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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
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Finanziamento a pioggia
Maltempo, emergenza frane e smottamenti: a Marostica oltre 5,5 milioni di euro per il ripristino del territorio comunale. Il sindaco Mozzo: “Il Comune sarà chiamato a sostenere un carico di lavoro straordinario, mai avuto prima, dal dopoguerra”
Pubblicato il 12-06-2025
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Arriva a Marostica un finanziamento a pioggia.
Ma non fraintendiamo: si tratta di oltre 5 milioni e mezzo di euro (per l’esattezza 5.530.000 euro), stanziati dallo Stato a beneficio del Comune e destinati al ripristino del territorio comunale colpito e danneggiato da frane e smottamenti a seguito delle eccezionali precipitazioni dell’anno scorso.
Si tratta di risorse fondamentali che copriranno l’intera stima dei danni subiti dal patrimonio pubblico comunale e consentiranno inoltre un importante intervento sul viadotto di San Luca, infrastruttura strategica per la viabilità del territorio.
Sindaco e vicesindaco in conferenza stampa
Lo hanno annunciato, in conferenza stampa, il sindaco Matteo Mozzo e il vicesindaco Valentino Scomazzon.
Nel corso dell’anno 2024 - come riferiscono i dati Arpav - a Marostica sono caduti circa 1.575 mm di acqua di cui quasi mille concentrati in 60 giorni.
Il grado massimo di emergenza, con conseguente crisi idrogeologica, si era verificato il 21 maggio con ben 183 mm di pioggia caduti in una sola mattinata dopo quasi un mese di importanti precipitazioni, mettendo in stress tutta la cintura idraulica territoriale (Longhella e reti scolari secondarie).
Tuttavia, grazie a cinque anni di interventi finanziati dal Comune di Marostica in collaborazione con altri enti regionali per 2 milioni di euro, sono state evitate situazioni ben più drammatiche.
Contestualmente, la città scaligera ha registrato ben 75 frane, conseguenza non solo dell’evento meteorologico estremo di maggio, ma anche di ulteriori mesi segnati da allerte rosse continue. Prova ne sia che il COC (Centro Operativo Comunale) è rimasto attivi per 46 giorni consecutivi, quasi il doppio della media prevista per eventi simili, a testimonianza della gravità della situazione affrontata.
Nella sfilza di ringraziamenti per il contributo straordinario assegnato al Comune di Marostica, l’amministrazione comunale esprime la propria gratitudine, tra gli altri, “al commissario straordinario per l’emergenza Nicola Dell’Acqua per l’assistenza nelle verifiche e nella rendicontazione ministeriale, al Ministero dell’Economia e al ministro Giancarlo Giorgetti per lo stanziamento dei fondi generali, al Ministero dell’Interno di Matteo Piantedosi che li ha riassegnati al Ministero della Protezione Civile di Nello Musumeci per l’equa ripartizione delle risorse attraverso la Protezione Civile Nazionale.”
Tutto chiaro fin qui, con tutto ‘sto giro di assegnazioni e riassegnazioni ministeriali?
Mi auguro di sì.
Rimane ancora da reperire circa un milione di euro, già oggetto di specifica richiesta, necessari a coprire ulteriori spese sostenute dal Comune in fase di emergenza e a completare alcuni ulteriori interventi sul viadotto di San Luca.
L’amministrazione comunale “proseguirà a fare tutto il possibile per reperire ulteriori fondi, ricordando che questo contributo straordinario di oltre 5.530.000 euro che si somma ai già 50.000 euro ottenuti pochi mesi fa, equivale al bilancio pluriennale di un comune di 15.000 abitanti”.
Entro la fine dell’anno, oltre a tutte le opere già cantierate o in corso di appalto, saranno da approvare i progetti esecutivi e avviare le gare su più di quindici siti principali nel quale sono previsti la messa in sicurezza dei corpi frana mediante l’uso di micropali, reti paramassi, chiodature e terre armate e in alcuni casi vere e proprie briglie in cemento armato.
A questi si aggiungeranno tra i 18 e i 20 cantieri secondari per opere idrauliche di regimazione delle acque e ripristino dei fondi stradali.
“Con questi interventi - commenta il sindaco Matteo Mozzo - il Comune sarà chiamato a sostenere un carico di lavoro straordinario, mai avuto prima, dal dopoguerra, paragonabile a quello di un Comune con oltre 30.000 residenti. Per questo dovremo cercare soluzioni sul potenziamento di personale comunale, con nuove assunzioni tramite concorso nonostante le ben note difficoltà che gli enti pubblici stanno affrontando.”
Di conseguenza, avverte il sindaco, “per almeno 24 mesi non sarà possibile prendere in considerazione nuove opere pubbliche, se non quelle già progettate, finanziate o in corso di appalto e che quindi non possono essere fermate o interrotte”.
“Questo risultato - aggiunge il vicesindaco Valentino Scomazzon - rappresenta un passo importante per il futuro della nostra comunità, ma siamo pienamente consapevoli che i prossimi mesi richiederanno ulteriori sforzi, determinazione e spirito di collaborazione. Ci attende un periodo impegnativo, durante il quale saranno necessari sacrifici da parte di tutti. Sono certo, tuttavia, che la cittadinanza di Marostica saprà affrontare questa sfida con responsabilità e senso civico, come ha sempre dimostrato di saper fare.”
Insomma: nell’azione amministrativa viene data priorità assoluta al ripristino e alla sicurezza del territorio, e su questo non ci piove.
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