Connessioni contemporanee
Un dialogo col presente
4-11-18 Settembre 2025
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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Pubblicato il 09-06-2025
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Tra le varie storie infinite dell’attualità cittadina di Bassano del Grappa, ce n’è una più infinita di tutte, iniziata più di una quindicina di anni fa e rimasta sempre in sospeso in una coltre di oblio: è la storia del Tempio Ossario, in eterna attesa della ripresa definitiva e della conseguente conclusione dei lavori di ristrutturazione, affidati alla nebulosa gestione statale delle Onoranze ai Caduti del Ministero della Difesa.
Negli ultimi anni le visite al Tempio sono state comunque sempre garantite, dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12 e dalle 13 alle 17 e il sabato dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18.
Ma, Houston, abbiamo un problema.
Foto Alessandro Tich
Durante il ponte di inizio giugno, che comprendeva la Festa della Repubblica di lunedì 2 giugno, il Tempio Ossario ha chiuso le sue porte per mancanza di sorveglianza.
Lo segnala e se ne rincresce, con una nota trasmessa in redazione, il Comitato “Amici del Tempio Ossario”, costituitosi spontaneamente qualche anno fa per la tutela e la valorizzazione del monumento.
Secondo il Comitato, la mancata apertura della chiesa che custodisce le spoglie di oltre 5000 Caduti della Grande Guerra rappresenta “un campanello d’allarme per la memoria storica” e “un triste capitolo nella storia della tutela dei luoghi di memoria”.
“Il gruppo “Amici del Tempio Ossario” ha da tempo lanciato appelli alle istituzioni affinché si attivino per garantire la tutela e la valorizzazione di questo importante spazio - afferma il comunicato -. Tuttavia, le richieste sono rimaste per lo più inascoltate. La chiusura del Tempio è un chiaro segnale della scarsa attenzione e della mancanza di impegno da parte delle amministrazioni pubbliche nei confronti di un luogo che rappresenta una parte fondamentale della nostra identità collettiva.”
“Nonostante il rammarico per questa situazione, il gruppo esprime fiducia nell’incontro avuto con il sindaco di Bassano Nicola Finco - prosegue il testo -. Durante questo incontro, il sindaco ha mostrato disponibilità a collaborare per il progetto “Adotta un milite” e ha avviato contatti con gli uffici romani per raccogliere risorse necessarie alla tutela del Tempio. Questa iniziativa rappresenta un passo importante, ma è fondamentale che venga accompagnata da azioni concrete e tempestive.”
“La chiusura del Tempio Ossario - continua la nota - ha lasciato cittadini e visitatori di fronte a porte chiuse, negando l’accesso a un luogo che dovrebbe essere un rifugio di memoria e rispetto. Negare l’ingresso a questo spazio significa, in effetti, spegnere una parte della nostra storia, un atto che non può passare inosservato.”
“Pertanto, è imprescindibile che le istituzioni prendano provvedimenti urgenti per garantire la sorveglianza e l’apertura continua del Tempio Ossario. La memoria dei Caduti non deve essere sacrificata per questioni burocratiche o per l’inerzia amministrativa. Ci auguriamo che questa ennesima chiusura possa fungere da catalizzatore per un cambiamento reale e per un impegno concreto da parte delle autorità competenti.”
“Il 13 maggio scorso ricorreva l’anniversario numero 91 dall’inaugurazione, un anniversario che però è passato nella più totale mancanza di attenzione - conclude il Comitato -. Invitiamo tutti a unirsi a noi nel richiedere con forza che il Tempio Ossario di Bassano del Grappa possa tornare a essere un luogo di accesso e onore, come merita. La memoria storica è un patrimonio di tutti e deve essere preservata e celebrata.”
Ma quella delle “porte chiuse al Tempio Ossario” non è una questione limitata al recente ponte del 2 giugno.
Un foglio affisso al portone d’ingresso del sacrario di piazzale Cadorna avvisa infatti che il Tempio rimarrà chiuso anche per l’intera settimana in corso: da oggi, lunedì 9 giugno, fino a sabato 14 giugno.
I motivi ufficiali della chiusura settimanale non sono dati sapere, ma tant’è.
Vero è che la cosa accade nell’indifferenza generale, che di conseguenza va recuperata una presa di coscienza per “garantire la sorveglianza e l’apertura continua” del monumento e secondo il “campanello d’allarme per la memoria storica” lanciato dal Comitato, non c’è Tempio da perdere.