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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
H demia
Inaugurata al centro socio sanitario Mons. Negrin la sede dell’associazione H, che dal rischio di chiusura ora ha intrapreso il passaggio al Terzo Settore. Il presidente Nereo Cuman: “Fino a ottobre scorso non avevamo neanche un tavolo”
Pubblicato il 26-05-2025
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È vero: c’è il tavolo sul dimensionamento scolastico, il tavolo di marketing territoriale, il tavolo di coordinamento delle categorie economiche, il tavolo delle politiche giovanili, il tavolo delle associazioni femminili, il tavolo di lavoro per l’ex Caserma Montegrappa, ci sono anche i tavoli tematici della lista civica è il Momento, eccetera.
A Bassano abbiamo più tavoli dell’Ikea.
Ma c’è anche chi fino a poco fa un tavolo non ce l’aveva nemmeno.

Foto Alessandro Tich
Si tratta dell’associazione H, che si chiama così dalla lettera dell’alfabeto che indica l’Ospedale.
Il suo scopo sociale, da quasi cinquant’anni a questa parte, è quello di agevolare economicamente le famiglie dei dipendenti dell’Ulss (prima Ulss 3, ora Ulss 7 Pedemontana) e di altre strutture e associazioni di carattere socio sanitario attraverso una scontistica che viene applicata in numerosi esercizi commerciali e di servizi del comprensorio convenzionati con l’associazione stessa.
Reduce da un periodo di crisi che ne minacciava addirittura la chiusura dopo quasi cinque decenni di onorata attività, dallo scorso 21 ottobre l’associazione H è guidata da un nuovo direttivo che si è letteralmente rimboccato le maniche per riportarla a galla.
Il nuovo presidente di H è Nereo Cuman, già ben noto alle nostre cronache per altri motivi e cioè come referente territoriale di categoria degli operatori NCC (Noleggio Con Conducente).
Diciamo quindi che Cuman ha preso idealmente il volante per condurre l’associazione nuovamente in carreggiata assieme agli altri componenti del direttivo: la vicepresidente Anita Zilio, la segretaria Vittoria Parise e i consiglieri Paolo Scalco, Gabriele Bergamin e Gabriele Polo.
E adesso il sodalizio ha finalmente anche una sede, messa a disposizione dall’Ulss 7 nella palazzina adiacente all’ingresso “con la sbarra” del centro socio sanitario Mons. Negrin.
Si tratta del nuovo punto d’incontro con gli associati e con il territorio: la sede sarà aperta al pubblico il lunedì dalle 10 alle 12 e il giovedì dalle 16 alle 18.
Non può mancare quindi una sobria ma significativa cerimonia di taglio del nastro, con l'intervento del direttore sanitario dell’Ulss 7 dott. Antonio Di Caprio, con la presenza tra le file del pubblico dell'ex sindaco ed attuale consigliere comunale Elena Pavan, con la benedizione del sacerdote di Marostica Don Domenico Marini e con l’onore delle forbici affidato a Mario Benacchio, che dell’associazione H è stato uno dei soci fondatori.
“L’associazione H è nata nel 1978, quando l’Italia stava crescendo economicamente ma la difficoltà delle famiglie dei dipendenti era sempre particolare, quindi per arrivare alla fine del mese era dura - spiega il presidente Nereo Cuman -. Un manipolo di persone all’interno dell’allora Ulss 3 decise di formare un’associazione e di coinvolgere i commercianti, tutti coloro che con un po’ di buona volontà si potessero mettere a disposizione per effettuare una scontistica sugli acquisti dei prodotti in cambio di una pubblicità.”
“Negli anni l’associazione aveva riservato la tessera esclusivamente ai dipendenti dell’Ulss - prosegue il presidente -. Quindi medici, paramedici, infermieri, amministrativi, eccetera. Poi con il tempo è stata allargata. Ora sono coinvolti anche tutti i dipendenti delle Case di Riposo che fanno capo all’Ulss 7 e tre importanti associazioni come la Croce Rossa Italiana, l’AVO - Associazione Volontari Ospedalieri e l’AIS - Associazione Italiana Soccorritori.”
“L’unica cosa che diversifica i dipendenti dai volontari delle associazioni è che una volta andati in quiescenza non possono più avere la tessera - aggiunge -. Un cavillo su cui stiamo lavorando nello statuto per vedere se sarà possibile modificarlo. Ma non dipende da me, in questo momento.”
“Anche perché noi abbiamo in atto, tra l’altro, il passaggio al Terzo Settore che ci obbliga a diventare praticamente un’azienda - precisa Cuman -. Abbiamo i nostri commercialisti e dovremo attenerci a determinate regole.”
Un gran bell’upgrade, come direbbero quelli che parlano figo, soprattutto per un sodalizio che stava rischiando seriamente l’estinzione.
“Fino all’autunno scorso era un momento tragico per l’associazione che si stava sciogliendo perché non c’era più nessuno che aveva la volontà di portarla avanti - riferisce il presidente -. Pensiamo solo che l’anno scorso, prima dell’avvento del nostro direttivo, sono cambiati due direttivi. Uno, addirittura, è durato 24 ore. Questo gruppo di persone che adesso hanno preso in mano l’associazione è riuscito a portarla ad oggi, nel giorno in cui con felicità andiamo a inaugurare, con l’aiuto dell’Ospedale di Bassano e dell’amministrazione dell’Ospedale, questa sede.”
Qual è l’importanza di avere una sede fisica in cui svolgere la propria attività?
“Noi fino a ottobre scorso non avevamo neanche un tavolo - risponde The President -. Bravi quelli che l’hanno gestita prima di noi, perché non avevano né un tavolo né un computer. Era una situazione difficile perché a ottobre c’erano 2.426 iscritti, oggi sono circa 2.800. E l’Ospedale ci ha concesso questa opportunità in sostituzione dell’AIS che era in questa sede fino a un paio di mesi fa.”
“Abbiamo preso la palla al balzo e ora abbiamo un po’ tutto - conclude Nereo Cuman -. E soprattutto la grande volontà di portare avanti l’associazione. Non solo per la scontistica ma per una cosa per me fondamentale: l’associazione riprenderà a fare attività socio culturale.”
Insomma, sarà una specie di H demia.
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