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“Vivi il sogno”: aspettando la Partita a Scacchi 2022, parte a Marostica un intenso programma di eventi in anticipazione e accompagnamento al grande spettacolo di settembre

Pubblicato il 24-05-2022
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L’ultima edizione della Partita a Scacchi di Marostica a personaggi viventi si è svolta nel 2018. Sembra un secolo fa.
Ad allungare e dilatare la percezione del tempo è stata la teoria della relatività del Covid, che tutto ha bloccato, tutto ha rinviato e tutto ha sconvolto.
Ora, finalmente, si riparte: dopo quattro anni di stop obbligato (edizione 2020 sospesa e non recuperata nel 2021), il 9, 10 e 11 settembre prossimi la piazza a scacchiera più famosa del mondo ospiterà nuovamente la spettacolare rievocazione storica per la conquista della mano della Bella Lionora al nobil ziogo de li scachi.

Da sinistra: Maeva Bertollo e Agata Gusi, Oldrada e Lionora 2022 (foto Alessandro Tich)

“È il momento più magico per la città”, esordisce in conferenza stampa al Castello Inferiore il sindaco di Marostica Matteo Mozzo. E ne ha ben donde, visto che in occasione della Partita una pezzo della città stessa si “stralcia” dalla vita quotidiana per prepararsi, nel corso dell’estate, alla sontuosa e impegnativa rappresentazione.
La parola passa subito a Simone Bucco, presidente di quella Pro Marostica che ha l’onere e l’onore di organizzare il kolossal in costume d’epoca. Bucco inizia ringraziando l’amministrazione comunale che ha regalato alla Pro il magazzino per le proprie attività e per la sartoria della Partita e, nel farlo, si ferma un attimo per un groppo di commozione.
“Nonostante i tempi di crisi - afferma il presidente -, grazie agli sponsor abbiamo fatto investimenti importanti e vestito a nuovo le pedine della Scacchiera.” “Siamo stati inseriti nei grandi eventi della Regione Veneto, che ci ha dato un contributo - prosegue Bucco -. Oltre al patrocinio della Provincia abbiamo anche quello della Commissione Europea. Riguardo ai biglietti, più di due spettacoli su quattro sono già stati venduti e l’apertura delle vendite per il 2024 avverrà già durante la Partita di quest’anno.”
“L’organizzazione è immane, ripartire è stato uno sforzo pazzesco - rimarca il president -. Nel periodo del Covid molti volontari si sono ammalati anche di “divanite” e non è stato semplice tirare la gente di nuovo fuori di casa per prepararsi all’organizzazione della Partita.”
Un problema condiviso anche dalle altre Pro Loco, come conferma il presidente provinciale dell’Unpli Maurizio Carlesso: “La “poltronite” o “divanite” è una delle problematiche più grosse che abbiamo.”
Ma bando ai divani: è il momento di scaldare i motori in attesa della Partita 2022.
E lo si farà, come anticipa sempre Bucco, con una full immersion di eventi in anticipazione dello spettacolo in piazza: “Quest’anno abbiamo voluto dare qualcosa di più, con un percorso di accompagnamento al grande evento di settembre.”
Si chiama “Vivi il sogno” ed è un ricco programma di appuntamenti volti, da maggio ad agosto, a valorizzare la storia e la tradizione di una delle rievocazioni più celebri al mondo.

Tutti gli eventi si svolgeranno alle ore 17 nella Sala Consiliare del Castello Inferiore.
Si inizia sabato 28 maggio con “Marostica, la città e le mura nell’anniversario della loro costruzione”, nel 650^ anno dalla posa della prima pietra della cinta muraria scaligera, risalente all’anno del Signore (Cansignorio della Scala, in questo caso) 1372.
Interverranno i due “esperti del Rivellino” - leggasi il mio precedente articolo “Il gol del Rivellino” - Giuseppe Antonio Muraro, professore e accademico olimpico e Duccio Antonio Dinale, architetto e presidente della Compagnia delle Mura. Il primo parlerà dell’inizio della costruzione delle mura, il secondo dell’apparato difensivo della Marostica scaligera.
In conclusione il prof. Mario Scuro, altro storico aficionado delle mura, tratterà il tema “Il “Decreto Soragni” a tutela del centro storico di Marostica”.
Sabato 18 giugno sipario alzato su “Partita al nobile ziogo de li scacchi. Il copione sceneggiato di Mario Mirko Vucetich”. Maurizio Panici, regista della Partita a Scacchi, parlerà del copione sceneggiato dalla sua prima edizione ai giorni d’oggi, mentre Aristide Genovese “Didi”, che è l’araldo della Partita, reciterà le parti caratterizzanti lo spettacolo.
Terzo appuntamento, davvero particolare, sabato 25 giugno: “Checco, Luci e Mario raccontano le loro Partite a Scacchi”. Tre protagonisti della storia della Partita, oggi ultra ottantenni - Francesco “Checco” Chiminello, Luciano “Luci” Bagnara e Mario Artuso - racconteranno gli albori e gli aneddoti della celebre disfida a scacchi di Marostica.
Della serie: da non perdere.
Sabato 2 luglio si prosegue con “Longhella River” ovvero “Quelli della Partita”: spettacolo teatrale con gli attori e i personaggi della rievocazione, a cura di Carla Frigo.
Sabato 23 luglio sarà la volta della “Historia di Taddeo”, recita dedicata a sua eccellenza il Castellano Taddeo Parisio, scritta da Laura Primon e diretta da Giuseppe Ruffato.
Fin qui gli eventi previsti in Sala Consiliare.
Domenica 24 luglio il programma di “Vivi il sogno” proporrà “Zente d’arme, alè!”, dal famoso e perentorio comando del capo degli armigeri della Partita: dalle 15.30 in piazza Castello e al Castello Inferiore, spettacolo dei vessilliferi dei borghi e delle arti, accompagnati da trombe e tamburi e in più la scherma storica, il combattimento, gli arcieri e la dimostrazione di tiro con l’arco.
Infine dal 6 agosto al 18 settembre, nella sala mostre del Castello Inferiore, sarà allestita la mostra “La battaglia dei due re con finte schiere”, curata da Laura Sbicego e dedicata alla storia degli scacchi tra XIII e XVIII secolo nei libri della Biblioteca Bertoliana di Vicenza.

Ma torniamo ora, per finire, alla Partita a Scacchi 2022.
“Sarà l’edizione, se non la migliore di sempre e lo sarà, la più emozionante - anticipa Maurizio Panici, regista della rappresentazione -. È un “certificato identitario” di Marostica, che coinvolge la gente, esempio di cittadinanza attiva come pochi.” “Torneremo - aggiunge il regista - all’animo più profondo e più “romantico” della Partita.”
“In primis la Partita è qualcosa della città di Marostica - conferma l’assessore comunale al Turismo Ylenia Bianchin -, che porta ad avere un turismo e anche gesti di generosità come la donazione, presentata nei giorni scorsi, della Collezione Longo grazie alla quale sarà allestito il Museo degli Scacchi al Castello Inferiore.” “Questa partecipazione - continua l’assessore - viene vista e apprezzata da chi arriva da fuori, si vede veramente una città che cambia.”
E a proposito di #SiCambia (mi scusi sindaco di Bassano Elena Pavan se prendo in prestito il suo motto): come informa il presidente della Pro Marostica Simone Bucco, l’organizzazione ha deciso di non riconfermare nessun ruolo della Partita e di avere indetto i bandi per la selezione dei nuovi figuranti. “Il nostro obiettivo - spiega - è il cambiamento di almeno il 50% dei figuranti. Serve un ricambio generazionale, serve una leva giovane che nei prossimi anni prenda il nostro posto e porti avanti questo spettacolo.”
I bandi di selezione sono stati un successone: per le circa 80 dame della rievocazione si sono presentate più di 170 tra donne e ragazze, a fronte di 190 bambini per i 90 posti a disposizione. E non mancano le novità che sono anche segno dei nuovi tempi.
“Alcune donne che sono state escluse dalla selezione per le dame - rivela il vicepresidente della Pro Marostica Alessandro Rossi, Sandro per gli amici - faranno parte del gruppo degli armati.”
Per la prima volta nella storia della Partita a Scacchi, dunque, ci saranno anche le soldatesse.
Ogni marosticense o marostegano degno di tale nome ha preso parte almeno una volta alla rappresentazione come figurante e il sindaco Matteo Mozzo non fa eccezione: è stato un armato, prima balestriere e poi alabardiere, nelle edizioni dal 2004 al 2018, l’anno della sua elezione a primo cittadino.
“Spero che i giovani tornino a riavvicinarsi al mondo della Pro Loco - afferma il sindaco, memore della sua esperienza -. A me è successo quando avevo 15 anni, ero al mercato del martedì con mia mamma e ho incontrato Sandro Rossi che mi ha invitato a fare parte della Pro Marostica. Ho avuto l’opportunità di conoscere tante persone di varie età, di prendere anche parole quando serviva e di crescere.”
Zente scoltè: l’articolo è lungo e ora lo finisco. Ma non prima di ricordare che dal 16 agosto in piazza Castello inizieranno i lavori di montaggio delle strutture e dal 22 agosto partiranno le quotidiane prove dello spettacolo in piazza.
Come terminare degnamente? Mi viene in aiuto il libretto di Mirko Vucetich:
Viva San Marco, Marostega e Scachi!

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