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L'identikit
Dopo le dimissioni di Giovanna Ciccotti, Bassano si interroga sul futuro assessore che subentrerà all'incarico. E intanto il presidente dei commercianti Borriero traccia un auspicabile profilo del futuro responsabile di Turismo e Cultura
Pubblicato il 23-02-2017
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Poche, ma sentite parole. Nel Day After dell'annuncio delle dimissioni dell'assessore comunale bassanese Giovanna Ciccotti, il presidente della delegazione comunale di Bassano del Grappa di Confcommercio Alberto Borriero ha trasmesso una breve nota di commento alle redazioni, nella quale traccia il profilo che - dal punto di vista dell'associazione dei commercianti - dovrebbe avere la figura che subentrerà nelle deleghe dell'assessore dimissionario.
Come noto, Giovanna Ciccotti detiene (non scriviamo ancora “deteneva” perché rimarrà formalmente in carica fino al passaggio di consegne con il suo sostituto in giunta) le deleghe alla Cultura e alla Promozione del territorio. Un giro di parole, quest'ultimo, che sostanzialmente significa “Turismo”. Anche la parola “sostituto”, scritta al singolare, va ancora presa con il beneficio di inventario. Perché i due referati retti in questi due anni e mezzo dall'autrice dello strappo - benché giustificato da “motivi personali e di famiglia” - potrebbero essere affidati separatamente, in una logica di rimpasto, a due diversi amministratori: l'assessore subentrante, che sarà comunque in quota rosa, e un volto già noto della giunta attuale.
Ma tutto ciò fa parte del consueto gioco, amato soprattutto dai media, del toto-assessore. Questo è il momento delle considerazioni sulle possibili caratteristiche, per il bene della città, dell'assessore che verrà.
L'assessore dimissionario Giovanna Ciccotti con il sindaco Riccardo Poletto (fonte immagine: Città di Bassano del Grappa/Facebook)
“Apprendiamo dalla stampa - scrive Borriero nel suo sintetico comunicato - la notizia delle dimissioni dell’Assessore Giovanna Ciccotti, un importante tassello che funge da fulcro tra turismo, commercio e territorio.”
“Ci aspettiamo che, vista la vocazione turistica della nostra città ed in considerazione della nuova gestione del polo museale - conclude il presidente dei commercianti di Bassano -, questo vuoto venga colmato al più presto con una figura di spessore, esperienza e lungimiranza, meglio se slegata da logiche di partito.”
Riteniamo che Alberto Borriero abbia semplicemente espresso il punto di vista della sua categoria senza ardire di voler “influenzare” la nomina del futuro nuovo componente del governo cittadino, dal momento che il sindaco Riccardo Poletto ha il potere di scegliere i suoi collaboratori di giunta in piena autonomia.
Ma un sindaco deve anche essere in grado di “ascoltare” la città e non potrà perlomeno non considerare come degne di valutazione le motivate istanze espresse dal referente della altamente rappresentativa categoria economica del territorio.
C'è però un aspetto, tra le indicazioni delineate da Borriero, che difficilmente potrà trovare riscontro nella realtà. E cioè l'auspicio che la nuova figura in predicato di entrare nella stanza dei bottoni sia possibilmente “slegata da logiche di partito”. La nomina di un assessore, fosse anche esterno, dipende infatti sempre dai delicati equilibri che regolano la vita interna, non immune da tensioni e da reciproci giochi di forza, della maggioranza. Che a Bassano deve sempre e comunque fare i conti con il ruolo dominante del Partito Democratico.
Lo vediamo anche dalle dichiarazioni sulla stampa di queste ore. L'assessore dimissionario Giovanna Ciccotti era in quota “PiùBassano”, ma il capogruppo della civica di maggioranza Bruno Bernardi ha già fatto sapere che la sua lista non rivendica, a priori, il diritto di prelazione per occupare la poltrona ormai di fatto vacante. Lasciando intendere che un'eventuale presa in carico del Partito Democratico di uno o di entrambi i referati strategici per la “Bassano turistica” non provocherebbe crepe in seno alla maggioranza.
E l'identikit tracciato dal presidente dei commercianti - a leggere “tra le righe” - sembra essere proprio l'opposto del profilo di Giovanni Cunico: il “giovane falco” del PD bassanese dato tra i papabili per il subentro nelle deleghe (se non altro per il referato al Turismo) della Ciccotti, nei confronti della quale l'esponente renziano della giunta Poletto non ha nascosto di avere avuto scarso feeling e diversità di vedute proprio nel campo della promozione turistico-culturale della città. E il quale, in più di un'occasione legata alla promozione del territorio (vedasi, ad esempio, la fiction "Di Padre in Figlia"), ha svolto il ruolo di frontman dell'Amministrazione comunale al posto della meno presenzialista e assai più "defilata" collega di giunta.
Sempre dal fronte della Confcommercio, il presidente degli Albergatori Roberto Astuni si auspica invece che “Cultura” e “Turismo” vengano gestiti, a seguito della ridistribuzione delle deleghe in giunta, da due figure diverse.
“Il Turismo, rispetto alla Cultura, è più legato al business - afferma Astuni -, è regolato da una legge regionale e deve confrontarsi con le istituzioni turistiche come l'OGD, ovvero l'Organizzazione di Gestione della Destinazione. Serve un assessore che segua la tematica con piena competenza, rapportandosi costantemente con i cosiddetti portatori di interesse.”
Le ricette, insomma, non mancano. Ma alla fin fine sarà il cuoco oppure il medico Poletto (a secondo di che tipo di ricetta si tratta) a decidere.
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