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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Il buco col teatro intorno
Teatro cittadino: la lista civica Bassano per Tutti invita a considerare una via alternativa all’acquisizione dell’immobile dell’Astra. “Ora l’acquisto e il rifacimento non sono più vie percorribili”
Pubblicato il 23-02-2023
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Astra: il buco col teatro intorno.
La battuta non è mia, ma di un nostro affezionato lettore.
Dopo il nuovo cedimento dei giorni scorsi di una parte del tetto dello storico edificio di viale dei Martiri, si rinfocolano le discussioni e le polemiche sulle condizioni di un fabbricato che dovrebbe essere oggetto - verbo al condizionale quanto mai opportuno - di un accordo di compravendita tra l’attuale proprietà Zetafilm Srl e il Comune di Bassano del Grappa.
Le attuali condizioni del tetto dell’immobile dell’Astra (foto drone: Fulvio Bicego)
Ma c’è anche chi, a fronte dell’estenuante situazione che si sta trascinando sui destini dell’immobile del già Teatro Sociale, invita a voltare pagina.
È la lista civica Bassano per Tutti, che ha trasmesso al riguardo in redazione il comunicato stampa che pubblichiamo di seguito:
COMUNICATO
Un altro Astra
La lista Bassano per Tutti vuole esporre alcune considerazioni sul teatro Astra.
(A margine di ciò: è un peccato non essere mai informati per tempo nelle Commissioni, trattate sempre più spesso come conferenze stampa o perfino come colloqui privati. È il modo di fare di chi preferisce l'effetto sorpresa alla partecipazione democratica: noi crediamo nel contrario).
Secondo noi il Comune (nell'immediato dopoguerra e poi durante la parentesi Bizzotto) sbagliò a non avvalersi del diritto di prelazione per acquistare l'immobile, sul quale a suo tempo si potevano fare importanti ragionamenti.
Ora l'acquisto e il rifacimento non sono più vie percorribili, per molti e validi motivi: i costi sproporzionati, la difficoltà di arrivo e scarico di mezzi delle regie moderne, la capienza inferiore alle esigenze, la mancanza di spazio per le scene, la sicurezza degli accessi. Tutto già di per sé intuibile ma confermato dalla recente perizia.
A ciò si aggiungono le tristi notizie sul tetto degli ultimissimi giorni.
È una presa d'atto sofferta anche per noi; la Città è genuinamente legata al simbolo dell'Astra, ma non è la prima volta che Bassano abbandona un teatro: si veda il fu teatro Brocchi in vicolo Teatro Vecchio, o il politeama Donizetti.
Ne soffriremo, certo, ma sarà un dolore accettabile, un passaggio verso il futuro.
Ricordiamo che per questa eventualità sono già state formulate proposte rispettose del consumo di suolo e frutto di un iter partecipativo. Processi, questi, poco amati dall'Amministrazione Pavan e da tutta la sua maggioranza (vedasi San Lazzaro e Mazzini), quasi si pensasse che i cittadini possano esprimersi solo attraverso le elezioni.
In conclusione: crediamo vada ripresa in considerazione tutta l'area in esame (l'ascensore di Viale dei Martiri fino a ieri sembrava andare in coppia col teatro nuovo), usando meno dispendiosi studi di progettazione a scatola chiusa e più processi decisionali partecipativi: metodo quest'ultimo in cui Bassano per Tutti crede fermamente.
Bassano ha bisogno di un teatro. È giunto il momento di guardare alla città futura, perché questo deve fare la politica: affrontare i problemi - quelli veri - della cittadinanza e cercare soluzioni. Il teatro potrebbe essere il vero ascensore da offrire alla città: un ascensore per l’anima e per la bellezza. Ne abbiamo bisogno.
La lista civica Bassano per Tutti
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