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Alessandro Tich
Direttore responsabile
Bassanonet.it
Trinità dei Conti
L'Amministrazione comunale approva l'impegno di spesa per i canoni di affitto da pagare nel quinquennio 2019/23 alla parrocchia della Ss. Trinità per l'utilizzo del Teatro Remondini. Per un canone annuo di 67.100 euro
Pubblicato il 23-02-2019
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Quanto costa prendere in affitto un teatro - dove viene allestita la stagione di prosa, una parte del programma di Operaestate e non solo - in mancanza di un Teatro Comunale?
La risposta a questa domanda è contenuta in una determinazione dirigenziale dell'ente comunale, riguardante la “Convenzione d'uso tra il Comune di Bassano del Grappa e la parrocchia della Ss. Trinità per il Teatro Remondini” con “assunzione impegno di spesa per i canoni del quinquennio 2019/2023”.
È infatti scaduta la convenzione precedente che regolava l'utilizzo del Teatro per il triennio 2015/2017, prorogata quindi fino al 2018 “nelle more della stipula di una nuova convenzione”. Un nuovo accordo tra Comune e parrocchia, questa volta della durata di cinque anni, che è stato approvato con una delibera di giunta comunale dello scorso 5 febbraio e che adesso, come da determina del dirigente, è da sottoscrivere.

Un particolare della facciata della chiesa della Ss. Trinità a Bassano (foto Alessandro Tich)
Ebbene: la bozza di convenzione prevede che l'ente pubblico corrisponda alla parrocchia della Ss. Trinità un canone annuo di 55.000 euro più Iva al 22%, per complessivi 67.100 euro annuali. Che moltiplicati per cinque anni fanno complessivamente 335.500 euro.
La spesa, secondo le indicazioni del documento comunale, “sarà suddivisa proporzionalmente tra gli Assessorati alla Promozione del Territorio e della Cultura, alla Pubblica Istruzione, ai Servizi Sociali e la Segreteria del Sindaco, secondo una stima massima del fabbisogno di utilizzo di ciascun referato”.
Il nuovo canone di affitto a carico del Comune corrisponde ad un aumento di 10.000 euro annuali rispetto alla precedente convenzione. L'atto deliberativo di giunta del 19/5/2015 per la stipula con la parrocchia della convenzione triennale d'uso del Teatro fissava infatti per il 2015 un canone annuo di 57.096 euro, pari a un canone annuale netto di 46.800 euro più Iva al 22%, con aggiornamento annuale “al 100% della variazione Istat” e con l'impegno, da parte del concedente, di provvedere alla manutenzione e alla pulizia ordinaria del Remondini. L'impennata del canone per il nuovo quinquennio viene giustificata dall'aumento degli impegni a carico del concedente. In particolare, la parrocchia della Ss. Trinità dovrà mettere a disposizione una serie di impianti tecnologici (48 canali per il controllo delle luci di scena e attrezzature collegate, più altre strumentazioni) per un massimo di 10 utilizzi per la stagione di prosa invernale e di 20 utilizzi per la stagione del cartellone di Operaestate Festival, nonché l'impianto audio per un massimo di 10 utilizzi promosso dall'Assessorato alla Pubblica Istruzione e riservati alle scuole. L'impegno di spesa di 67.100 euro annui, a seguito della delibera di giunta del 5 febbraio scorso, è stato pertanto prenotato nei Bilanci comunali 2019/2020/2021/2022/2023.
Ecco dunque, egregi lettori, quanto costa prendere in affitto un teatro in mancanza di un Teatro Civico. Lo stesso utilizzo pubblico della struttura della Ss. Trinità, in vigore dal 2003, veniva significativamente implementato nel 2010 - dopo la chiusura del Teatro Astra, passato di proprietà - dal momento che, come è scritto agli atti, “l’Amministrazione Comunale di Bassano del Grappa aveva richiesto la possibilità di un uso maggiore del Teatro Remondini per le proprie attività sociali, istituzionali, di spettacolo e scolastiche, in assenza di un teatro comunale”.
Ora questo “uso maggiore” viene confermato e reiterato in pianta stabile, impegnando in questo caso, per la maggior parte, le casse della prossima Amministrazione comunale. Anche se dal cappello a cilindro dell'Amministrazione Poletto, in questa che è la fase delle magie che precedono la campagna per le amministrative, potrebbe spuntare all'improvviso una notizia importante in merito proprio al Teatro Astra. Il condizionale è assolutamente d'obbligo e al momento nulla di più è dato sapere. Ma potrebbe trattarsi, a beneficio dello spettacolo elettorale, di un colpo di scena.
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