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Attualità

Jacopo e il sergente

Presentati in Regione gli eventi della seconda fase di “Jacopo Bassano 500” e il premio letterario “Mario Rigoni Stern”. Il figlio dello scrittore: “Jacopo era il pittore più amato da mio papà”

Pubblicato il 23-02-2011
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Elena Pavan

“Jacopo era il pittore più amato da mio papà, aveva la riproduzione di un suo quadro in cucina, proprio davanti al posto dove si sedeva.”
Alberico Rigoni Stern - figlio del grande scrittore asiaghese scomparso nel 2008 - racconta così il grande legame affettivo tra il sergente nella neve e il generale della pittura bassanese di tutti i tempi. Due nomi eccelsi di due epoche diverse - Jacopo Bassano e Mario Rigoni Stern - che il destino ha voluto idealmente collegare in due distinte iniziative culturali, presentate congiuntamente a Palazzo Balbi a Venezia, sede della Giunta regionale del Veneto, dal vicepresidente della Regione Marino Zorzato e dai rispettivi promotori.
Il primo evento, strutturato in diversi appuntamenti, è la seconda fase di Jacopo 500: il triennio di celebrazioni per il Cinquecentenario della nascita del sommo artista bassanese.

La direttrice del Museo Civico di Bassano Giuliana Ericani, il vicesindaco e assessore alla cultura Carlo Ferraro e il vicepresidente della Regione Marino Zorzato

Un 2011 che produrrà il più importante corpus di contributi scientifici sull'opera del Da Ponte, e dei figli Francesco e Leandro, dai tempi della storica mostra del 1992.
A proporli sarà il convegno internazionale di studio “Jacopo Bassano: i figli, la scuola, l'eredità” che dal 30 marzo al 2 aprile, al Museo Civico di Bassano e nella Sala dell'Archivio Antico del Bo' di Padova, vedrà confluire 50 relatori dalle più importanti università e istituzioni museali italiane e straniere per presentare, con materiali inediti, gli ultimi studi sui diversi aspetti della produzione artistica dei Bassano: catalogo, iconografia, contesto storico, committenza, collezionismo e tecnica pittorica.
Altre scoperte saranno rese pubbliche nel percorso “I Bassano ai raggi X. Segreti nei capolavori del Museo”, dal 25 marzo al 3 luglio al Museo di Bassano: con l'esposizione delle radiografie - eseguite sui dipinti di Jacopo e figli negli anni passati e completate per questa occasione dagli esperti della Soprintendenza PSAD (patrimonio storico, artistico ed etnoantropologico delle province di Verona, Vicenza e Rovigo) - che rivelano il “dietro le quinte” del lavoro degli artisti, dalla tecnica esecutiva ai modi della pennellata fino ai “pentimenti” e relative variazioni in corso d'opera del dipinto.
“Un percorso critico e di ricerca - ha spiegato la direttrice del Museo bassanese Giuliana Ericani - che è frutto di un accordo di programma con la Soprintendenza e che presenta, attraverso le indagini radiografiche, cosa c'è sotto la pellicola pittorica. La sinergia con la Soprintendenza è il punto di partenza per una maggiore conoscenza tecnica delle opere dei Bassano.”
“I Bassano ai raggi X” sarà anche il titolo di un volume - curato dalla Soprintendenza PSAD e dedicato ai risultati della campagna di indagini radiografiche - che uscirà in occasione del convegno internazionale di studi. Uno speciale documentario, che riassume la ricerca sulle “lastre” di 28 dipinti, sarà inoltre proiettato in sala Chini al piano terra del Museo.
Il percorso “ai raggi X” proseguirà, sempre al Museo Civico, con la mostra contemporanea “Grandi maestri - X Rays” di Renato Meneghetti, artista bassanese con diverse Biennali alle spalle, che ha inserito la radiografia tra le sue tecniche espressive sin dagli anni '80.
Alla provocazioni di Meneghetti sarà inoltre dedicata “Aldilà dell'occhio”, una
mostra antologica a Palazzo Agostinelli con opere di pittura, scultura e video più due grandi installazioni a Palazzo Sturm e in Piazza Garibaldi.
Ciliegina sulla torta - trattandosi di incontri conviviali -: gli “Aperitivi con Jacopo”, tre serate dal 30 marzo al 1 aprile con degustazioni di prodotti tipici locali in Museo, in collaborazione con i baristi di Confcommercio e col Gruppo Ristoratori Bassanesi, precedute da performance e dialoghi sull'arte dei Bassano con storici dell'arte, attori, tecnici ed esperti.
“Il nostro obiettivo - ha affermato il vicesindaco di Bassano e assessore alla Cultura Carlo Ferraro - è il coinvolgimento della comunità, assieme a momenti di alta qualità scientifica e alla promozione presso un pubblico più vasto del nostro territorio, parlando delle sue espressioni culturali e artistiche.”
Promozione del territorio, attraverso la cultura, che su tutt'altro fronte riguarderà anche l'Altopiano di Asiago, con il secondo progetto presentato a Venezia: il “Premio Mario Rigoni Stern per la letteratura multilingue delle Alpi”, aperto agli autori di tutte le lingue dell'Arco Alpino e promosso da un comitato composto dalla famiglia Rigoni Stern, dall'associazione Ars Venandi e da altri enti e istituzioni del Veneto e del Trentino.
“Un premio - ha detto il vicesindaco di Asiago Roberto Rigoni - per mantenere viva la memoria di Rigoni Stern, che già vive con le sue opere.”
Il concorso - riservato a lavori editi di argomento alpino - si articolerà in sue sezioni, Saggistica e Narrativa, ognuna delle quali a cadenza biennale. Il concorso per i saggi avrà sede ad Asiago con premiazione negli anni dispari a partire dal 2011, mentre quello per la narrativa e la relativa premiazione si terranno a Riva del Garda (Tn) negli anni pari a partire dal 2012.
Le opere potranno essere scritte in tutte le lingue parlate sulle Alpi: compresi il ladino, il francoprovenzale, il friulano, il romancio, lo sloveno e altri idiomi di alta quota.
Proprio perché, come sottolineava Rigoni Stern, “la vita in montagna accomuna tutte le comunità dell'Arco Alpino, al di là delle differenze linguistiche”.
Seppur trattandosi di due progetti distinti, Jacopo 500 e il Premio Rigoni Stern avranno un punto ideale di contatto.
Accadrà mercoledì 30 marzo alle 19 al Museo Civico di Bassano, nella prima serata degli “Aperitivi con Jacopo”: l'attore Armando Carrara leggerà infatti la “Lettera a Jacopo”, scritta da Rigoni Stern, pubblicata nella raccolta “Aspettando l'Alba e altri racconti” e dedicata all'artista bassanese che tanto amava, e un cui emozionante passo è stato anticipato in conferenza stampa: “In tutti o quasi i tuoi dipinti c'è la luce della creazione, dell'alba sopra le montagne. Non c'è il sole radioso, ma quella luce che fa fremere il creato e lo fa nascere dal buio.”

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