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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Area che ben
Presentato il progetto dell’Area Urbana Pedemontana: tredici Comuni lungo l’asse della SPV aspirano ad “attuare nuove politiche di promozione e sviluppo omogeneo del territorio”
Pubblicato il 25-03-2022
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Ara che ben, cantavano gli incommensurabili Pitura Freska.
Basta aggiungerci una “e” e “Ara” diventa “Area”. Area che ben: adesso abbiamo anche la supercittà pedemontana, o aspirante tale. Ufficialmente si chiama Area Urbana Pedemontana, ne fanno parte tredici Comuni collocati sull’asse viario della Superstrada Pedemontana Veneta e in questa fase l’iniziativa si trova allo stadio di “candidabilità”: il riconoscimento ad Area Urbana regionale, cioè, sarà oggetto di una proposta di candidatura indirizzata alla Regione Veneto.
Questa mattina i sindaci e assessori dei Comuni interessati, affiancati dal presidente della Provincia di Vicenza Francesco Rucco, hanno presentato il progetto in una conferenza stampa en plein air sul Ponte di Bassano. Successivamente l’amministrazione di Bassano ha trasmesso in redazione un comunicato stampa al riguardo, che riceviamo e pubblichiamo volentieri. Anche perché il comunicato contiene una parola che notoriamente adoro e che non sentivo più dagli anni ruggenti del mai decollato progetto del marchio d’area Territori del Brenta: stakeholders.
I sindaci oggi sul Ponte
COMUNICATO
Area Urbana Pedemontana
- Due sole Città, oltre al capoluogo, indicate come candidabili per la provincia di Vicenza; Bassano e Schio.
- Un numero massimo di undici Comuni da coinvolgere per ogni candidatura. Con possibilità di derogare a tredici se validamente motivato.
Da questi criteri si è cominciato a lavorare per far nascere un'idea di unico progetto che unisse i due Comuni candidabili, in un'ottica di andare a sviluppare un territorio che già dimostra grandi affinità e che è caratterizzato dal passaggio della SPV. Tredici Comuni, dunque, da Valdagno a Mussolente, con Bassano del Grappa a fare da capofila, si candidano ad Area Urbana regionale proponendo una nuova chiave di lettura in termini di programmazione e di sviluppo per questo importante settore regionale.
Gli enti interessati – Bassano del Grappa, Schio, Breganze, Cassola, Colceresa, Malo, Marostica, Mussolente, Rosà, Sarcedo, Thiene, San Vito di Leguzzano, Valdagno – sono collocati dal punto di vista geografico lungo l’asse di passaggio della Pedemontana Veneta, ma non è solo questa caratteristica ad avere fatto emergere la volontà di concorrere alla proposta della Regione del Veneto che permetterebbe, dopo avere ottenuto il riconoscimento di Area Urbana, di elaborare una specifica strategia integrata di Sviluppo Urbano Sostenibile attraverso un percorso di co-progettazione in collaborazione con la Regione stessa e secondo le indicazioni della Commissione UE e delle Amministrazioni Centrali.
L’ “Area Urbana Pedemontana” – questa la definizione scelta - rappresenta nel suo complesso un autentico patrimonio dal punto di vista socio-economico.
220.165 abitanti in 363,87 km2 collocati lungo un asse ideale dove sono concentrare realtà importantissime in ogni ambito, con punte di eccellenza nei settori dei distretti commerciali e industriali e in ambito scolastico/formativo.
Bassano del Grappa e Schio, le realtà di maggiore dimensione, sono inoltre capofila di due progetti di Innovation Lab nei propri territori e siedono allo stesso tavolo provinciale all’interno del progetto SAD, Servizi di Aggregazione Digitali, nato nel 2021, a dimostrazione che anche il tema della digitalizzazione unisce le due realtà.
Il passaggio della Pedemontana Veneta ha offerto la possibilità di ragionare in modo innovativo rispetto al passato, evidenziandone le potenzialità di sviluppo, ma anche di mitigazione; una occasione che i Sindaci non si sono lasciati sfuggire e che si appresta a diventare una opportunità strategica.
Essere identificati come Area Urbana permetterebbe di attuare nuove politiche di promozione di un territorio ricco, vasto, diversificato, diviso fra due ambiti dal punto di vista ambientale: le terre di pianura e le terre di collina/montagna. Nel quadro generale rientrano inoltre temi come istruzione, lavoro, famiglia, terzo settore, politiche sanitarie, sviluppo omogeneo.
Negli ultimi anni alcune esperienze di collaborazione sono già state testate, innanzitutto in ambito sanitario, ma anche nel settore della Polizia locale e negli scambi di esperienze istituzionali. Le opportunità offerte in ambito scolastico e formativo con la presenza di ben 4 cittadelle degli studi (Bassano, Schio, Thiene e Valdagno) raccontano poi di una comunità sempre più integrata.
Nel progetto sono già stati coinvolti i principali stakeholders dei territori, a partire dalla Camera di Commercio, le associazioni di categoria, le parti sociali; tutti hanno condiviso il valore di questa sfida che interessa principalmente lo sviluppo sostenibile e quindi lo sviluppo produttivo, del settore manifatturiero e dei settori energetici che oggi sono di primaria visibilità, ma che hanno bisogno di essere sviluppati in contesti ampi. Certamente non solo comunali.
Quando si analizzano le realtà rurali e ambientali, in un'ottica di riqualificazione del territorio, le risorse idriche, lo sviluppo intelligente, le attenzioni al sociale e alle parti più deboli della nostra società, si parla di una visione del futuro, pertanto le esperienze maturate in modo analogo, ma in zone diverse, acquisiscono maggiore forza se pianificate in modo omogeneo, in un’unica area.
“Gli ultimi anni ci hanno insegnato a lavorare insieme e a sottolineare il fatto che abbattere le separazioni è fondamentale per individuare nuove linee di sviluppo in ogni ambito, compreso quello istituzionale – spiega il Sindaco Elena Pavan – quella dell’Area Urbana Pedemontana è una grande sfida, che vede uniti due territori che storicamente, per vari motivi, anche legati alla difficoltà e ai tempi di spostamento, finora non lo erano mai stati in maniera così pregnante. Bassano si pone come capofila di un progetto che per alcuni aspetti rappresenta una novità assoluta, ma conferma la convinzione che il dialogo e il confronto sono fondamentali per chi amministra il bene pubblico”.
“Vedo in maniera molto positiva la volontà manifestata da tutti di lavorare insieme – sottolinea il Sindaco di Schio Valter Orsi – che va a superare barriere spesso presenti più nell’immaginario che nel territorio. La volontà di aggregarsi nasce dalla consapevolezza che l’unione fa la forza e che le divisioni devono lasciare i palazzi a beneficio di una visione più ampia. Lavorare nell’ottica di una sola grande area, ragionando sul suo sviluppo e sulle potenzialità, in particolare in un’ottica di sostenibilità, è una delle sfide più importanti che gli amministratori e i territori devono porsi. Si tratta di avviare nuovi percorsi su tematiche che, inserite nell’Agenda ONU 2030, vanno ben al di là dei singoli mandati amministrativi dei singoli Comuni, siamo dunque chiamati a costruire un nuovo modo di pensare quest’area. Abbiamo condiviso la posizione di capofila in Bassano del Grappa in un'ottica di grande collaborazione, concordando un lavoro corale che ci vedrà a fianco degli altri Comuni facenti parte del progetto e di tutti i Comuni del territorio interessati al passaggio della Pedemontana Veneta, ma anche delle realtà territoriali, economiche e sociali, le cui rappresentanze dovranno essere parte integrante di una cabina di regia”.
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