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Rinascimento in bianco e nero

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Rinascimento in bianco e nero

Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it

Politica

Vamos a la playa

La “spiaggia di via Pusterla”, le “visite” ad Angarano dell’assessore Mazzocco, la terrazza “riservata” dello Sturm, il giornalino di San Vito, Teatro Astra e non solo: pletora di interrogazioni consiliari delle minoranze

Pubblicato il 28-06-2021
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Rinascimento in bianco e nero

Aaah, le interrogazioni consiliari... Sono sempre l’occasione per fare una piccola rassegna stampa su alcune tra le più pregnanti questioni dell’attualità amministrativa locale.
E in effetti, leggendo la pletora di interrogazioni (8 in tutto) protocollate dalle minoranze per il prossimo consiglio comunale di domani, martedì 29 giugno, sembra quasi di ripercorrere temi e problematiche emersi su articoli già pubblicati su Bassanonet nelle ultime settimane.
Tra queste, spicca inevitabilmente l’interrogazione sul crollo parziale del tetto del Teatro Astra, di cui però mi sono già occupato in precedenti articoli e che quindi in questa sede do già per conosciuta. Ma non mancano, tra le cose su cui le opposizioni chiedono chiarimenti, anche altre questioni interessanti.

La recinzione del cantiere della centralina di via Pusterla (foto Alessandro Tich)

Siete già muniti di pop corn? Bene. Allora possiamo incominciare.

Tra le questioni prese di mira dalle opposizioni interroganti, vi è la chiusura dell’area fronte Brenta di via Pusterla, conosciuta dai bassanesi e non solo come “spiaggia di via Pusterla”. Che viene descritta così: “Attrazione per i turisti, area dove sono stati girati film, organizzate manifestazioni culturali di successo, sempre utilizzata dai bassanesi come sito di accesso preferenziale al fiume Brenta dove godere di una vista esclusiva del Ponte di Bassano restaurato, continua inspiegabilmente a rimanere chiusa.”
Qui, come ben sapete, c’entra la centralina: la neverending story della centralina idroelettrica di iniziativa privata che interessa il canale tra via Pusterla e l’omonima isoletta. L’interrogazione ricorda che “a fine 2020 c’è stata una comunicazione della Regione Veneto (…) che riscontrava alla ditta privata che ha transennato l’accesso all’area Pusterla, come non ci sia alcun titolo autorizzativo valido per la costruzione di una centralina in quell’area. Ergo non dovrebbe esserci alcun cantiere almeno fino a quando non ci sarà il pronunciamento del Tribunale Superiore per le Acque Pubbliche previsto per fine anno 2021 primi mesi 2022.” Gli interroganti affermano che “fino a quel momento risulta evidente dalla nota della Regione Veneto che l’area deve essere libera e disponibile per i cittadini” e chiedono “perché l’amministrazione comunale non sia ancora intervenuta per rimuovere la recinzione abusiva che sta impedendo, anche per questa estate, l’accesso alla “spiaggia di via Pusterla” e l’utilizzo anche da parte della stessa amministrazione comunale dell’area”. Vamos a la playa.

Oggetto di interrogazione è anche l’“attenzione particolare” riservata dall’assessore alla Sicurezza Claudio Mazzocco ai commercianti ed esercenti di Borgo Angarano che avevano esposto il manifesto satirico contro il sindaco Pavan per la chiusura del Ponte in occasione del concerto “Omaggio a Ennio Morricone”. “Da organi di informazione e da testimonianze dirette - scrivono i consiglieri - abbiamo avuto notizia di assessori che nei giorni in cui prendeva le mosse questa protesta hanno fatto visita ai locali interessati esercitando pressioni affinché venissero rimossi volantini e vignette.” “Successivamente - proseguono - risulta che l’assessore alla Sicurezza abbia fatto nuovamente visita ad un pubblico esercizio della zona interessata, accompagnato da un’altra persona non identificata.”
Si chiede pertanto al sindaco, tra le altre cose, “se corrisponde a verità quanto scritto in premessa”, “per quali ragioni assessori e/o altri esponenti politici dell’amministrazione comunale, ritenendo veritiere le notizie di cronaca e le testimonianze dei diretto interessati, abbiano esercitato pressioni al fine di far rimuovere i messaggi di dissenso e protesta da negozi, bar e altro locali pubblici” e “chi sia la persona non identificata che ha accompagnato l’assessore alla Sicurezza in occasione della successiva visita, quale ruolo svolge in seno all’amministrazione comunale e per quali ragioni abbia accompagnato l’assessore”.
Oh, benon. E chissà che il nome dell’ex agente della Polizia Locale che ha accompagnato l’assessore in occasione della nota “visita” al gelataio dissidente, non venga finalmente reso pubblico dall’assessore stesso.

Tra i nodi che verranno al pettine nel prossimo consiglio comunale c’è anche quello della chiusura al pubblico, in occasione del medesimo concerto “Omaggio a Ennio Morricone” del 29 maggio, della terrazza di Palazzo Sturm, riservata in modo privilegiato ed esclusivo ad un gruppo di vips selezionati dal Comune. Le minoranze citano la determinazione dirigenziale n. 923/2021 che ha affidato, per una somma di 1610,40 euro Iva compresa, il servizio di allestimento della balconata. Un importo che si aggiunge ai 14.250 euro impegnati dalla giunta per l’organizzazione e le riprese televisive del concerto in questione.
Ma torniamo alla nostra balconata dello Sturm: per garantire la comodità e la riservatezza degli ospiti invitati, il servizio affidato ha compreso due addetti alla sicurezza certificati per il controllo ingressi nell’area riservata, due hostess per l’accoglienza ospiti, la stampa e affissione di due pannelli a telo per l’oscuramento del cancello d’ingresso, l’installazione di un impianto temporaneo audio e luci per la terrazza del Palazzo e il collocamento delle sedie previste per l’evento.
Citando ancora “gli organi di informazione” (Bassanonet, NdR), le opposizioni affermano di avere appreso “che la vigilanza esterna parrebbe essere stata garantita anche da un cordone di agenti della Polizia di Stato e della Polizia Locale, deducendo quindi che tale cordone di agenti si sia integrato al servizio di sicurezza privato affidato con determinazione dirigenziale”.
Si chiede pertanto al sindaco - tra le altre cose - “per quale motivo ha ritenuto opportuno privare bassanesi e turisti di uno dei pochi luoghi disponibili per assistere dal vivo (non su maxischermo) alla presentazione degli eventi celebrativi della restituzione del Ponte”, “chi è stato invitato e autorizzato ad assistere al concerto in modo riservato sulla balconata di Palazzo Sturm e con quali criteri sono stati selezionati gli invitati” e “quanto personale è stato complessivamente ingaggiato (o era comunque presente) per garantire la riservatezza e la sicurezza dell’evento sulla balconata”.
Sturmtruppen, edizione speciale.

Anche “San Vito Informa”, il giornalino di quartiere San Vito, finisce nella griglia di chiarimenti richiesti dalle minoranze. Come già scritto su questo portale, nell’ultimo numero del notiziario di quartiere un articolo dedicato alla ventina di richiedenti asilo ospitati nella villetta di via Monte Sabotino e gestiti dalla cooperativa Con Te ha “debordato” dalla pura informazione esprimendo considerazioni di critica nei confronti della passata amministrazione e a favore dell’amministrazione attuale. “L’impegno dei consigli di quartiere - lamentano le opposizioni - deve rimanere apartitico e apolitico, senza usare i giornalini di quartiere al fine della propaganda”. Da qui la richiesta “se l’amministrazione comunale ha intenzione di prendere una posizione contro l’utilizzo politico dei giornalini di quartiere” e “se ha intenzione di attuare iniziative per far sì che articoli di propaganda politica non vengano più pubblicati”.
Vito spericolato.

A proposito: fra le 8 interrogazioni che saranno presentate, una chiede lumi sui perché delle condizioni poste dal Comune per l’accettazione della proposta di donazione al Museo Civico dei due ritagli di tela, raffiguranti i due volti della Madonna e di un Pastore, attribuiti a Jacopo Bassano da un’expertise di Giuliana Ericani e al centro di un veemente braccio di ferro tra il presidente dell’Associazione Amici dei Musei e dei Monumenti Marcello Zannoni da una parte e, dall’altra, l’amministrazione comunale e la direzione museale.
Di più su questa cosa, in questo articolo, non scrivo. Ma mi riservo di dedicare prossimamente all’argomento - dei cui ultimi sviluppi, fino adesso, ho deliberatamente evitato di occuparmi - la mia documentata e particolarissima attenzione.



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