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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Leggenda Metropolitana
A Bassano gira la falsa voce del “fallimento” del multisala Metropolis, chiuso per le disposizioni anti-Covid. La proprietà costretta a intervenire: “Siamo vivi e vegeti, riapriremo e speriamo che ciò accada il più presto possibile”
Pubblicato il 02-03-2021
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Per un multisala che si chiama Metropolis Cinemas, può anche capitare di diventare argomento di leggende metropolitane. Ed è quello che sta accadendo da varie settimane a Bassano, dove il tam tam del “passaparola di strada” sta facendo girare insistentemente la voce che il cinema multisala di via Cristoforo Colombo sia “fallito” o “stia per fallire”.
Ma si tratta solamente di un fake film, vale a dire di una fake news applicata al campo delle proiezioni cinematografiche. Come per tutti i cinema e sale proiezioni dell'Italia intera anche il Metropolis ha dovuto chiudere i battenti per le restrizioni imposte dai decreti anti-Covid ai luoghi di intrattenimento del pubblico, come avverte anche un avviso affisso su tutte le vetrine del multisala (“Chiuso fino a nuove disposizioni”) che non comunica di certo la fine di un'attività, ma solo l'attesa di una futura riapertura.
Eppure i falsi rumors sul presunto fallimento del multicinema bassanese stanno continuando a rincorrersi. Al punto che la proprietà della società di gestione Metropolis Cinemas Srl è stata costretta nei giorni scorsi a pubblicare un post, sulla pagina Facebook del multisala, di smentita alle dicerie che stanno girando.

Foto Alessandro Tich
“Ci stanno giungendo tante voci secondo cui il Metropolis sarebbe fallito o in fallimento.. - scrive il post -. All’inizio avevamo deciso di ignorarle ma ora cominciano ad essere sempre più numerose, perciò ci tenevamo a dirvi che NON È VERO.” “Siamo vivi e vegeti - prosegue il messaggio sul social - e non vediamo l’ora di riaprire le porte delle nostre sale con la passione che ci ha sempre contraddistinto, sperando sia il più presto possibile, e sperando che ci veniate a trovare in tantissimi.” “Aiutateci a condividere questo post il più possibile - conclude la comunicazione - in modo da riuscire a far tacere questo brutto pettegolezzo, che ci fa male al cuore solo a sentirlo.”
Certamente, per il multisala bassanese, analogamente a tutti i cinema in Italia, questo è un periodo durissimo. La struttura è chiusa dalla metà dello scorso ottobre e una quindicina di dipendenti sono in cassa integrazione. Ma ciò vuol dire tutto, fuorché la volontà di dichiarare fallimento e abbandonare la nave.
“Abbiamo deciso di pubblicare il post perché all'inizio era cominciata a circolare questa voce, ma non ci avevamo dato troppo peso - conferma a Bassanonet il contitolare di Metropolis Cinemas Srl Luca Proto -. Nel frattempo abbiamo continuato l'attività di streaming con la piattaforma “Io resto in sala” alla quale abbiamo aderito. Il contatto con il pubblico abbiamo sempre cercato di mantenerlo e siamo sempre stati “vivi”. Tuttavia negli ultimi tempi il nostro personale addetto alla comunicazione ci ha segnalato che le voci di un presunto “fallimento” dei Metropolis Cinemas stavano arrivando in modo sempre più insistente e quindi si è ritenuto di pubblicarlo.”
La stagione cinematografica 2020-inizio 2021 è stata quella che è stata e la società di gestione ha dovuto inevitabilmente far fronte ai pochi alti e ai tanti bassi di uno dei settori maggiormente colpiti dalle misure anti-pandemia.
“La prima volta che abbiamo chiuso è stato il 23 febbraio 2020, con le disposizioni governative che anticipavano il primo lockdown - continua Proto -. Poi nel giugno 2020 abbiamo riaperto, tra i pochi, anche se si riapriva in perdita. L'estate è stata abbastanza faticosa, in settembre il film di punta “Tenet” è andato bene, poi a metà ottobre abbiamo dovuto chiudere di nuovo.”
“Nel 2020 abbiamo perso l'80% del fatturato rispetto al 2019 - aggiunge il nostro interlocutore -. E a settembre, il mese che nell'anno è andato meglio, abbiamo registrato comunque un -70% di incassi rispetto al settembre dell'anno prima. Il pubblico certamente si può chiedere, visti questi numeri, perché non siamo in difficoltà. Il primo motivo è che abbiamo comunque beneficiato anche noi dei ristori dello Stato. Il secondo è dovuto al fatto che nel cinema il costo maggiore, pari a quasi il 50%, è dato dal noleggio dei film. Il resto dei costi riguarda il personale e le spese tecniche come il riscaldamento e il rinfrescamento delle sale. Pertanto il costo più importante nei mesi di chiusura ovviamente non c'è stato. Il Covid ha portato anche al congelamento dei mutui, la nostra società va bene ed è quindi più facile negoziarli.”
Intanto la società di gestione è già in “modalità riapertura”, qualunque sarà la data in cui ciò verrà finalmente concesso per provvedimento governativo.
“Quando riapriremo - prosegue il contitolare del Metropolis - saranno mantenute le stesse misure che avevamo già adottato nella riapertura estiva: massimo del 50% dei posti occupati in sala, congiunti vicini, gli altri seduti ad almeno un metro di distanza, obbligo di mascherina. Il ricambio d'aria nelle sale, poi, lo abbiamo sempre fatto. Intanto le misure saranno queste, nella speranza che in Italia la situazione migliori e che si vada avanti con le vaccinazioni.” “Siamo ben coscienti che la risposta del pubblico sarà graduale - conclude Luca Proto -. Quando riapriremo non ci aspettiamo che la gente ritorni “in massa” a vedere i film. Ma la gente avrà voglia di socialità. Il cinema riavrà i suoi spettatori.”
Dunque sugli schermi del Metropolis siamo nella fase di un lungo e forzato intervallo, non dei titoli di coda.
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