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Brassaï. L’occhio di Parigi

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Brassaï. L’occhio di Parigi

Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it

Attualità

Drive-in Bassano

Due o tre cose sulla proposta dei commercianti di rimodulare la ZTL e ripristinare la transitabilità del centro storico alla sera

Pubblicato il 29-12-2018
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Brassaï. L’occhio di Parigi

Era da un bel pezzo che non scrivevo della ZTL in centro storico a Bassano.
L'argomento è in qualche modo sempre presente nel sentimento comune della città, ma avendoci ormai da anni fatto il callo la questione è uscita da tempo dalle cronache di attualità cittadine. Senonché, nella conferenza stampa di fine anno di ieri, la delegazione bassanese di Confcommercio ha riesumato improvvisamente il tema, ponendolo tra i punti principali dell'attività sindacale dell'associazione di categoria.
L'Ascom bassanese, in sostanza, chiede all'Amministrazione comunale di rimodulare alcuni aspetti della Zona a Traffico Limitato, per armonizzarla meglio con la viabilità degli altri quartieri e fare in modo che il salotto cittadino “riprenda ad essere un quartiere” e non una sorta di Fort Apache che lancia all'esterno l'immagine distorta di una parte di città “sempre chiusa alle auto” a prescindere. In realtà, come ben sappiamo, la ZTL diventa attiva in determinati giorni (giovedì e sabato di mercato, il sabato pomeriggio e tutta la domenica e festivi) e quotidianamente in determinati orari (la sera dalle 20.30 e fino alle 5.30 del mattino successivo). Si tratta sicuramente di una ZTL imperfetta che soprattutto il giovedì e il sabato mattina, durante il mercato settimanale, lascia scoperte alcune zone di ambiguità nelle vie di transito veicolare non occupate dalle bancarelle. Ma che presenta anche situazioni ai confini della realtà, come il varco elettronico di via Roma, perennemente guasto. O che consente furbate persistenti tramite il varco non elettronico con divieto di accesso di piazzetta Zaine che permette di entrare abusivamente in via Vittorelli, fino a piazza Garibaldi, senza colpo ferire. E in quanto tale, chiederne dei correttivi o delle migliorie, anche se per l'ennesima volta nel corso degli anni, non è certamente un'istanza peregrina.

Foto Alessandro Tich


Quello che tuttavia colpisce, dal punto di vista cronistico, è la proposta dei commercianti di recuperare la transitabilità del centro storico alla sera, consentendo il libero accesso ai mezzi motorizzati anche dalle 20.30 in poi. Almeno per alcuni periodi dell'anno, se è vero che, come affermato dai vertici cittadini dell'associazione di categoria, “la ZTL di sera, d'inverno, non serve a nessuno.”
Poniamo dunque il caso che la transitabilità serale alle piazze e vie limitrofe venga ripristinata, anche solo nella stagione fredda. Non può che conseguirne la fatidica e inevitabile domanda: per andare e soprattutto per parcheggiare dove?
È risaputo che in centro storico-area ZTL i parcheggi a strisce bianche non esistono e quelli a strisce blu, che dopo le 19.30 sono gratis, sono disponibili col contagocce: un pugno di buchetti in via Marinali e un altro pugnetto in via Barbieri, per quello che al momento mi ricordo al volo.
E allora i casi, come spesso accade, sono due. O di sera entro con l'auto in centro storico solo per “attraversarlo” e tagliare la strada in direzione del Terraglio-Prato Santa Caterina-resto della città o viceversa, e in questo caso non aumento di certo la clientela dei bar e degli altri pubblici esercizi aperti by night, oppure varco le piazze e le vie contermini con la mia quattro ruote perché lì voglio fermarmi per bere un drink o mangiarmi una pizza. Ma non essendoci più di poche dita di parcheggi disponibili in questo fazzoletto urbano, sarò costretto comunque a cercare un posto auto serale-notturno e preferibilmente gratis al di fuori dell'attuale area ZTL (piazza Terraglio, piazzale Trento, via Verci, viale dei Martiri, Prato 1 e Prato 2, eccetera), a meno di non parcheggiare alla sborona davanti al plateatico dell'esercizio pubblico. Ci potranno anche essere nuove vie di entrata, coi semafori dei varchi che al buio ritornano a luce verde, ma per fermare la macchina nel cuore del cuore della città non c'è via d'uscita.

E allora mi chiedo a cosa realmente servirebbe - venendo incontro alla richiesta della Confcommercio - trasformare il centro storico di sera in un rifrequentato Drive-in, essendo stati tolti tutti i posteggi che una volta, nei tempi che furono, consentivano di parcheggiare senza problemi persino in piazza Libertà. Senza tenere conto del fatto che comunque la Zona a Traffico Limitato non esclude e anzi consente il transito dei mezzi di tutti i residenti e autorizzati e quindi il centro storico rimane un “quartiere” a tutti gli effetti. La cosa incredibile è che continuiamo ad occuparci di questo apparente problema come se a poche decine e centinaia di metri dalle piazze mancasse ogni forma di vita parcheggiante sulla Terra.
Nei giorni scorsi il noto e sempre attivissimo esercente di vicolo Bastion Federico Parise si è preso la briga di conteggiare tutti i posti auto disponibili nei parcheggi in centro storico (collocati per la stragrande maggioranza in zona extra ZTL) e nell'immediata cintura esterna. Lo ha fatto per un'inserzione a pagamento, fatta pubblicare su un quotidiano regionale, intitolata “Parcheggiare a Bassano” e finalizzata ad invogliare i lettori da fuori a visitare la nostra città senza il patema di non sapere dove lasciare l'auto, con l'indicazione del tempo di percorrenza a piedi (da 30 secondi a 10 minuti) da e per il centro, la segnalazione dei parcheggi “free” e di quelli a pagamento e aggiungendo, per questi ultimi, anche lo schema del costo orario.

Il risultato del pallottoliere di Parise, per quanto si tratti della semplice ricognizione di una situazione di fatto che è davanti agli occhi di tutti, è sorprendente.
Centro storico: 200 posti auto. Parcheggio “Le Piazze”: 500 posti. Parcheggio Prato Santa Caterina (Prato 1): 294 posti. Parcheggio Sant'Anna (Prato 2): 170 posti. Parcheggio Angarano: 110 posti. Parcheggio Largo Parolini: 50 posti. Metropark: 150 posti. Parcheggio Villaraspa: 100 posti. Centro Giovanile: 90 posti. Parcheggio Cadorna: 279 posti. Viale De Gasperi: 80 posti. Parcheggio Gerosa: 350 posti. Fanno oltre 2300 posteggi che in varie forme consentono la sosta a pochi passi o a pochi minuti dalle piazze della città.
Per carità: magari per qualcuno la distanza da fare a piedi tra il Parcheggio Gerosa e il centro storico (alcune centinaia di metri) equivale al Cammino di Santiago di Compostela, ma per la maggior parte si tratta di parcheggi a ridosso delle ex mura medievali.
Ed è la conferma del fatto che l'accessibilità al salotto cittadino, anche col rosso della ZTL, è ampiamente provvista di spazi di sosta anche molto vicini. Se poi aggiungiamo la circostanza che la stessa Ascom bassanese chiede al Comune di mantenere la promessa di rendere gratuito il parcheggio “Le Piazze” in orario serale e notturno, dalle 19.30 in poi, ecco che si profila all'orizzonte un nuovo tempio urbano della sosta free a un attraversamento pedonale di distanza da via Jacopo da Ponte.
Il Drive-in Bassano è già sufficientemente, e anzi abbondantemente dotato di posti e luoghi dove far riposare il motore del nostro automezzo mentre ci ritempriamo dalle fatiche della giornata sorseggiando uno spritz. Basta accettare l'enorme sforzo di fare quattro passi per compiere il tragitto dal volante al bicchiere. Riaprire al traffico veicolare le piazze e dintorni dopo che su Bassano del Grappa è calata la sera e per le sole esigenze degli operatori del commercio sarebbe una soluzione che, così com'è strutturato e organizzato oggi il cuore della città, non vale un tubo di scarico.

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