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Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
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Attualità

Para bailar la Rampa

Approvato dalla giunta bassanese il Piano Triennale dei Lavori Pubblici per un importo complessivo di oltre 9,5 milioni. Tra le opere inserite anche la rampa mobile fra Prato S. Caterina e viale dei Martiri, dal costo stimato di 300mila euro

Pubblicato il 24-10-2018
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Elena Pavan

Para bailar la Rampa se necessita una poca de gracia. 300mila euro, per la precisione.
A tanto ammonta la previsione di spesa inserita dall'Amministrazione comunale di Bassano del Grappa per la realizzazione della rampa mobile fra Prato Santa Caterina e viale dei Martiri, destinata a bypassare le discese ardite e le risalite lungo la faticosa scalinata della salita Gerhard Ott, frequentata via di accesso pedonale tra il principale parcheggio gratuito della città e il centro storico.
Si tratta del famoso “tapis roulant”, parallelo alla scalinata e utilizzabile anche da carrozzine e passeggini, che nei giorni scorsi - come da annuncio all'assemblea del quartiere Margnan-Conca d'Oro e come da articolo sul Giornale di Vicenza - il sindaco Riccardo Poletto ha anticipato quale possibile soluzione per consentire ai pedoni di affrontare l'erta, soprattutto in ascesa, senza più produrre acido lattico.

Foto Alessandro Tich

Una versione riveduta e corretta dell'eterna proposta della scala mobile sullo stesso punto, che ha attraversato nei decenni varie Amministrazioni senza mai approdare ad un progetto concreto, fino a che, ancora nei primi anni 2000, non è arrivato il veto della sempre severa Soprintendenza ai Beni Ambientali per insormontabili vincoli paesaggistici. Mentre sul meno impattante “tapis roulant”, a detta del primo cittadino, la stessa Soprintendenza “ha dimostrato un'apertura”. Da qui il nuntio vobis polettiano riguardante l'ipotesi che il nastro mobile pedonale sulla ripa erbosa sottostante a viale dei Martiri venga preso seriamente in considerazione.
A dire il vero, e questa volta sul Corriere del Veneto, il vicesindaco Roberto Campagnolo si è affrettato qualche giorno dopo a comunicare che sta prendendo corpo anche l'idea del “taxibus a chiamata”, alternativo alla rampa. Ovvero un servizio analogo a quello che Svt, Società Vicentina Trasporti, sta già svolgendo a Vicenza: una sorta di bus navetta che collegherebbe la zona Conca d'Oro-Margnan al centro storico, con tanto di fermate, e che verrebbe a prenderti su prenotazione tramite un'apposita App o messaggio telefonico, con uno scambio di informazioni da digitare: orario e fermata da cui l'utente vuole partire (messaggio in uscita), conferma partenza e tempo d'attesa per l'arrivo del taxibus (messaggio in entrata). Davvero un'ipotesi degna di una Smart City, se non fosse per il fatto che la fascia di utenza a cui questo tipo di servizio si rivolge è prevalentemente la popolazione anziana. Per Campagnolo si tratta comunque di un'idea “più semplice e meno dispendiosa da realizzare rispetto all'installazione di un tapis roulant”.
Già: ma sul richiamo dei mezzi pubblici a Bassano del Grappa, e di bus navetta e “Pollicini” in particolare, potremmo disquisire per ore. E poi il tappeto trasportatore, vale a dire la rampa mobile per superare il dislivello tra il Prato e il centro, per il cittadino sarebbe aggratis: vuoi mettere la differenza?
Comunque sia, anche su questo tema riguardante la mobilità urbana da parte dell'Amministrazione siamo alla fase degli annunci. Ma con un elemento di “fattibilità” in più. Proprio la “rampa mobile fra Prato Santa Caterina e viale dei Martiri” è stata infatti inserita tra le varie opere del Programma Triennale dei Lavori Pubblici 2019/2021, approvato con apposita delibera dalla giunta comunale e attualmente sottoposto alla fase delle osservazioni e controdeduzioni prima della sua approvazione definitiva.
Importo complessivo dei lavori inclusi nello schema del Programma Triennale: 9 milioni e 545mila euro. Stima dei costi per l'intervento del tappetino scorrevole: appunto 300mila euro, 50mila dei quali da mettere a bilancio nel primo anno (2019) e 250mila nel secondo (2020). Tutto ciò non significa che l'opera sarà certamente realizzata: è facoltà delle Amministrazioni, nel corso del proprio mandato e per determinati motivi, non avviare dei lavori per quanto già compresi nel programma degli interventi. Ma intanto, per così dire, il Comune di Bassano mette ufficialmente in cascina l'idea e se la tiene in serbo, rimandando comunque la palla alla prossima Amministrazione. Anche perché, la prossima primavera, il voto dei bassanesi ricorderà a tutti che il mondo è fatto a scale: e vedremo, senza l'ausilio di corsie mobili, chi scende e chi sale.

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