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Rinascimento in bianco e nero

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Rinascimento in bianco e nero

Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it

Attualità

Il futuro è adesso

Dalla storia in danza di Lady D alla musica al litio, passando per Socrate. A Bassano del Grappa, con la nuova edizione di B.Motion, l'invasione dei nuovi linguaggi della scena contemporanea internazionale e nazionale

Pubblicato il 17-08-2017
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Rinascimento in bianco e nero

Il Festival nel Festival? Sta per arrivare. Precisamente da martedì prossimo 22 agosto.
Per una full immersion nel nuovo che avanza in campo performativo che durerà fino al 5 settembre. Trasformando in spazi artistici d'avanguardia diversi luoghi del centro storico di Bassano del Grappa. Oramai, di anno in anno, ci siamo abituati a questa autentica Babele di artisti internazionali e nazionali che arrivano in città per dare sfogo ai nuovi codici interpretativi della danza e del teatro. E da quest'anno anche della musica.
Con performance trasgressive, poco convenzionali, sorprendenti e talvolta sconvolgenti, mai scontate e in quanto tali innovative. È lo spettacolo che si trasfigura in inedite esplorazioni del corpo, della parola e del suono, nel segno delle più attuali e provocatorie sensibilità artistiche e culturali dei tempi che stiamo vivendo.

Candy’s Camouflage di Chris Haring/Liquid Loft, in scena il 24 agosto

Per il pubblico assistere agli eventi in cartellone appare quasi come una sfida, chiamato com'è a percepirne il non sempre agevolmente comprensibile valore sperimentale e a coglierne i non sempre semplici ed immediati messaggi espressivi.
D'altronde B.Motion, il segmento di Operaestate Festival dedicato ai nuovi linguaggi della scena contemporanea, non è una proposta “facile”. Non potrebbe esserlo, non è nel suo Dna. Ma la cosa interessante è che si tratta di tutto, fuorché di una rassegna “per pochi”. Fa già parte del senso comune: quello che ci rende consapevoli che dalla seconda metà di agosto ai primi di settembre, nei luoghi-palcoscenico di Bassano, accade ogni anno qualcosa di diverso, inusuale e irripetibile. La qual cosa suscita interesse, attenzione e curiosità. Col risultato di coinvolgere, ad ogni edizione, pubblici fidelizzati e molto diversi.
Anche quest'anno B.Motion si presenta con numeri importanti: 160 artisti, 60 performance, 20 prime nazionali, 80 operatori internazionali. Il nuovo cartellone mette a fuoco il lavoro d’indagine svolto in questi anni per far emergere una nuova generazione di artisti che fanno dell'originalità il loro marchio di fabbrica.
La rassegna si conferma anche punto di riferimento per la ricerca artistica a livello internazionale con il riconoscimento da parte dell’Unione Europea che premia la città di Bassano con 16 progetti assegnati nell’ambito della ricerca artistica nella danza contemporanea. Il tutto per il tramite del CSC/Centro per la scena contemporanea di Bassano: generato dal Festival, attivo tutto l’anno con programmi di residenza, formazione e sostegno ai talenti più innovativi.
E proprio da un progetto europeo parte B.Motion Danza 2017, con le sei nuove creazioni in prima nazionale, il 22 e 23 agosto, nate dal progetto “Pivot Dance”.
Dal 22 al 27 agosto la danza si farà specchio del presente ospitando esperienze artistiche provenienti da ogni parte del mondo. Anche attraverso speciali rappresentazioni commissionate dal Festival. È il caso del progetto “Stabat Mater” che porterà la danza nelle chiese sconsacrate bassanesi attraverso le poetiche di tre diversi autori come il cileno Pablo Leyton, che lavora con il gruppo di danzatori di Dance Well, l’olandese Hilde Hebers, e l’inglese Patricia Okenwa.
La danza di B.Motion sarà tinta principalmente di rosa. Fortissima è infatti la presenza femminile in questa edizione, a partire dalla coreografa israeliana Yasmeen Godder con lo storico “Two Playful Pink”, danzato da Francesca Foscarini. Ma anche la giapponese Satchie Noro che a passo di danza trasforma un Tir come fosse un origami o le italiane Chiara Frigo (nel nuovissimo “Himalaya Campo Base”) e Silvia Gribaudi con “R.Osa” interpretato dalla travolgente Claudia Marsicano, l'irlandese ribelle Oona Doherty, e il ritorno della canadese Melanie Demers. Da sottolineare anche la storia di Lady D in danza, raccontata dal duo formato da Marta Navaridas e Alex Deutinger, proponendo con originale ironia la complessa relazione tra privacy e notorietà della principessa inglese.
Per il Teatro, dal 28 agosto al 2 settembre, la scena si farà invece jukebox d’autore, ovvero “un altare pagano della pop music” che pur traendo spunti anche dal passato è soprattutto un inno alla contemporaneità. Dal “Socrate Sopravvissuto” degli Anagoor, gruppo leader del teatro d’innovazione che guarda alla classicità; all’opera rap dedicata ad Andrea Pazienza dai Fratelli Dalla Via, fino all’eterna domenica dei Controcanto Collettivo e alla sofferta drammaturgia di Lucia Calamaro, tra le più importanti autrici italiane contemporanee.
Da non perdere i grandi nomi come Tagliarini/Deflorian che in “Il cielo non è un fondale” riflettono sul valore dei sogni; o i Babilonia Teatri che portano avanti la loro parola “popolare” anche nel loro “Pedigree” e i premiati della nuova edizione del Premio Scenario (Valentina dal Mas, Barbara Berti, The Baby Walk e Shebbab met Project), insieme ai giovani finalisti di Amor Vacui, che in “Intimità” riflettono sulle relazioni contemporanee.
A chiudere la sezione, prima una “Lady Gaga” clownesca (la Super Ginger di Stivalaccio Teatro) e poi una vera hit pop degli anni ’80: “Tropicana”, canzone allegra (ma che parla in realtà di un’apocalisse) che dà il titolo anche al nuovo spettacolo di Frigo Produzioni, con l’esuberante Claudia Marsicano.
Debutto infine per la Musica contemporanea, per la prima volta presente nel cartellone di B.Motion, affidandone l’apertura il 3 settembre alla straordinaria artista canadese Mykalle Bielinski, che in “Gloria” abbraccia il pubblico tra musica elettronica, videoproiezioni e performing art. A seguire l’ipnotico progetto elettroacustico “Litio” di Boccardi/Bretoni/Mongardi, che dà vita ad un suono abrasivo oltre ogni convenzione.
Per concludere due autentici sperimentatori del suono contemporaneo come Giovanni Lami in BIAS ed Enrico Malatesta con “Belabor Acoustic Percussion #01”, che esplorano le relazioni tra suono, spazio e movimento.
Durante B.Motion saranno inoltre attivi laboratori, workshop, incontri di approfondimento, conferenze, corsi aperti al pubblico, masterclass per professionisti e meeting sui nuovi progetti europei. Per una rassegna, come sottolineano gli organizzatori, “che guarda al futuro”. Ma a giudicare dai contenuti annunciati in cartellone, il futuro è già adesso.

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