Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
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Attualità

Chi fa per tre

Quando la cultura si fa glamour. Considerazioni a margine della seconda edizione della rassegna “Resistere” a Bassano, conclusasi ieri e organizzata dalle tre sorelle Manfrotto con la Libreria Palazzo Roberti

Pubblicato il 19-06-2017
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Chi fa da se fa per tre, dice il noto proverbio. Ma chi fa per tre riesce a fare molto di più. Almeno nel caso della Libreria Palazzo Roberti di Bassano del Grappa, di cui sono titolari le tre sorelle Lavinia, Lorenza e Veronica Manfrotto.
Per il secondo anno consecutivo le tre sisters, assieme allo staff della Libreria, hanno organizzato la rassegna culturale di incontri “Resistere”, con grandi nomi invitati ed arrivati in città, e i numeri danno loro ragione.
Quattro giorni di rassegna, nove incontri, ventuno ospiti, 7.500 spettatori. Tanto di cappello. Sono numeri che a Bassano è difficile raggiungere.

Lorenza, Lavinia e Veronica Manfrotto

Ma la formula di “Resistere” è di quelle acchiappa-popolo: sono infatti tutti incontri a ingresso libero, in alcuni tra i più significativi luoghi del centro storico, con personaggi da copertina. Tutti big - come abbiamo già avuto modo di scrivere in sede di presentazione della rassegna - del circo mediatico, letterario, culturale, intellettuale, giornalistico, imprenditoriale ed economico contemporaneo.
Non c'è un vero e proprio filo conduttore del programma, se non un generico richiamo al suo titolo. Ogni pezzo da novanta sul palco della rassegna interviene per parlare del tema che lo rappresenta e, se del caso, del suo ultimo libro al riguardo. Con il contestuale rito della fila per l'autografo delle copie del volume a fine incontro. Succede sempre così ed è una cosa normale: del resto una libreria, oltre ad organizzare manifestazioni di eccellenza come questa, deve soprattutto vendere libri.
Dopo l'affollata anteprima dello scorso 4 maggio con il celebre scrittore francese Daniel Pennac, la Big-Parade di “Resistere” 2017 - svoltasi da giovedì 15 a domenica 18 giugno - ha quindi visto confluire a Bassano, per la gioia degli appassionati dei selfie con i volti noti della televisione e non solo, i seguenti personaggioni: Vittorio Sgarbi, Luciana Littizzetto, Oscar Farinetti, Dacia Maraini, Alan Friedman, Ferruccio De Bortoli, Antonio Caprarica. Assieme a loro altri nomi importanti, anche se più conosciuti ai salotti culturali che non a livello di notorietà popolare, come Ernesto Galli Della Loggia e Mario Isnenghi.
In più due personalità “emergenti”, rispettivamente, della letteratura e del giornalismo italiano come Silvia Avallone e Alessandra Sardoni.
Si è discusso di politica, di economia, di giornalismo, di arte, ma anche di libri e di letteratura, senza farsi mancare un sorriso: quello di Luciana Littizzetto che nello spettacolo di piazza Libertà ha raccolto nella prima serata più di tremila persone.
Passando alla storia per le due ironiche domande secche lanciate sul palco, a inizio serata, al giovane assessore comunale Giovanni Cunico (“L'hai già fatta la cresima?” e “Come andrà a finire col Ponte?”).
La rassegna, inoltre, si è avvalsa del patrocinio della Città di Bassano del Grappa, del sostegno di un pool di partner e di sponsor e della presenza dei due quotidiani cartacei locali come Media Partner. Una scelta che se da una parte, solitamente, garantisce la copertura dell'intero programma di un evento sulle testate giornalistiche prescelte, dall'altra mette a disagio gli altri organi di informazione.
Per questo, cari lettori, non avete letto articoli su “Resistere” su Bassanonet, eccezion fatta per i due pezzi liberamente dedicati agli incontri con Vittorio Sgarbi e con Oscar Farinetti dalla nostra brava e sempre puntuale Laura Vicenzi. Ma tant'è, e ce ne occupiamo in questa sede ora che la rassegna è conclusa.
Bisogna dare atto a Lavinia, Lorenza e Veronica Manfrotto di avere centrato ancora una volta l'obiettivo, facendo in modo che “la libreria più bella d'Italia” - come è ormai apprezzata da tutti la Libreria Palazzo Roberti - sia diventata un punto di riferimento nazionale per questo tipo di manifestazioni. A ciò contribuiscono anche i ben 70 incontri con gli autori, quasi tutti di spicco, organizzati nel corso dell'anno in libreria.
“Non possiamo che essere orgogliose e soddisfatte di questa nuova edizione” - commentano le tre sorelle, autrici di un programma qualificato, nato da una impegnativa attività di relazioni con autori e case editrici.
“Il pubblico - continuano - è accorso numeroso e attento alle nostre proposte e l’immagine che ci portiamo nel cuore è quella di luoghi sempre affollati, nonostante le temperature elevate di questi giorni, di lunghe code per un autografo degli autori, di molte persone con un libro in mano per scoprire una nuova storia.”
“Se la nostra rassegna - concludono - è riuscita ad incuriosire, affascinare, aprire nuove riflessioni, allora l’obiettivo è stato raggiunto. Il nostro scopo inoltre era quello di animare la nostra città, di darle visibilità attraverso la notorietà degli ospiti e di contribuire a renderla meta di un turismo consapevole.”
“La rassegna - afferma il comunicato stampa conclusivo di “Resistere” - ha arricchito di nuove idee il clima culturale della città, con l’aggiunta di un po’ di glamour di personaggi di spettacolo noti al grande pubblico e, soprattutto, agli appassionati lettori che hanno avuto l’imperdibile occasione di incontrare dal vivo alcuni fra i maggiori autori del panorama italiano.”
Quando la cultura si fa glamour, dunque, il risultato è garantito. Merito anche di un programma appositamente concepito per richiamare i grandi numeri.
E se proprio dobbiamo trovarci un piccolo neo, questo ha riguardato l'incontro al Chiostro del Museo Civico con Dacia Maraini. La quale, nell'occasione, si è intrattenuta in un piacevole dialogo, stimolato da Francesco Chiamulera, con la prorompente giovane scrittrice Silvia Avallone. Ma trattandosi di una delle più grandi scrittrici italiane ed europee del secondo '900 e di questa prima parte di Terzo Millennio, forse Dacia Maraini avrebbe meritato un incontro a lei esclusivamente dedicato.
Ma queste, probabilmente, sono fisime da giornalisti. La rassegna si archivia con grande successo e apprendiamo che l'appuntamento del 2018, con la terza edizione di “Resistere”, è già in cantiere. Chi fa per tre fa per molti: sull'esempio delle sorelle Manfrotto, dobbiamo aggiornare il proverbio.

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