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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
4 Punti di Sutura
La giunta mandamentale della Confartigianato di Bassano del Grappa, col presidente Sandro Venzo, incontra i sindaci del territorio. Proposti ai Comuni “4 Punti per lo Sviluppo” delle imprese e dell'economia locale. E riguardo ad Etra...
Pubblicato il 19-11-2016
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“Io capisco che voi sindaci non avete il potere di rimuovere i dirigenti comunali e se qualcuno non fa bene il suo lavoro non potete dargli una scarpata sui co...ni.”
Ho messo i puntini ben sapendo che, a questo punto, potevo anche riportare la parola completa. Ma il senso del messaggio è più che chiaro.
Non è per nulla “politicamente corretto” - com'è del resto nel suo stile - l'intervento del presidente del Mandamento di Bassano del Grappa di Confartigianato Sandro Venzo di fronte ai primi cittadini e assessori dei quindici Comuni dell'area di riferimento dell'associazione di categoria.

L'intervento del presidente del Mandamento di Bassano del Grappa della Confartigianato Sandro Venzo (foto Alessandro Tich)
Ma Venzo, appunto, non è un politico e usa liberamente termini che non sarebbero accettati all'Assemblea Generale dell'ONU.
L'occasione del colorito scambio di idee è l'annuale incontro, al ristorante Ca' 7 di Bassano, tra la giunta del Mandamento di Confartigianato e i pubblici amministratori del territorio.
La serata vede la partecipazione dei sindaci di Bassano del Grappa, Cassola, Rosà, Rossano Veneto, Romano d'Ezzelino, Pove del Grappa, Cismon del Grappa e Campolongo sul Brenta, più gli assessori delle altre municipalità.
Tutti invitati per ricevere e portarsi via il compito a casa: il “quaderno per il sindaco”, predisposto da Venzo e contenente “4 Punti per lo Sviluppo”, applicabili a livello comunale, a sostegno delle imprese locali.
Di seguito le quattro proposte che secondo Confartigianato possono incentivare lo sviluppo e la crescita dell'economia del territorio.
1 - Il Fondo di rotazione: un sostegno al credito per azioni di sviluppo a cui i Comuni possono partecipare, in base alle disponibilità, per favorire un volano di nuovi investimenti e di progetti utili all'economia delle nostre aziende.
2 - Incentivi ai privati per interventi di ristrutturazione e risparmio energetico.
3 - Una semplificazione della burocrazia: liberare le aziende (e i privati) da mille vincoli inutili. La qual cosa implica anche l'uniformità delle normative e dei regolamenti per le imprese dei singoli Comuni, ancora troppo disparitari.
“Se la Smart City è un obiettivo da raggiungere - si legge nel documento - riteniamo e chiediamo che i primi passi debbano essere mossi contro queste discrasie che per le aziende che operano nel locale sono delle vere e proprie zavorre.”
4 - Strumenti più innovativi per essere più efficienti e favorire il mercato locale. Si chiede che “le Amministrazioni comunali spingano con forza ad un processo di informatizzazione e digitalizzazione che possa rendere più agevole le attività dell'impresa ma anche del cittadino”.
“Chiediamo semplificazioni burocratiche e uniformità di regole nel territorio - incalza Venzo -. Da qui a cinque anni, dobbiamo ragionare su un asse pedemontano.”
Il presidente mandamentale di Bassano, affiancato dagli altri sei componenti di giunta (il vicepresidente Sergio Serradura e gli assessori Manuel Bernardi, Francesco Bisinella, Arnaldo Luigi Guglielmini, Carla Lunardon e Paola Zanotto), parla anche a nome dell'esercito di imprese che fanno parte della sua categoria: quasi 4000 nell'intero Mandamento.
“C'è un percorso obbligato da fare assieme - puntualizza - che vede i pubblici amministratori e i rappresentanti delle categorie economiche sulla stessa sponda, perché abbiamo entrambi il compito di favorire lo sviluppo e far crescere il nostro territorio.”
Venzo ricorda che nel comprensorio di Bassano, rispetto alla media vicentina, le imprese sono cresciute dello 0,7%. C'è ancora voglia di investire in loco, ma senza le facilitazioni della cosa pubblica non ci vuole niente a trasferire le attività, e quindi la produzione di ricchezza, in altri territori.
“Abbiamo tenuto duro - sottolinea -. Dal 2008 abbiamo fatto da servizi sociali, senza ricorrere a strumenti come la cassa integrazione. Il tessuto va tenuto in piedi con le imprese che ci credono.”
Intanto, per cominciare, ci sono i “4 Punti” proposti dalla categoria che necessitano del supporto e della collaborazione delle Amministrazioni comunali.
4 punti di sutura per cercare di ricucire lo scollamento tra le imprese private e la loro controparte pubblica.
E a proposito di parte pubblica: nell'occasione il presidente Venzo affronta anche il tema di Etra, diventato bollente proprio in queste ore e al netto delle inchieste giudiziarie riguardanti la multiutilty partecipata dai Comuni.
“Etra ha fatto 6 milioni di utile nel 2015 - afferma -. Una multiutility che fa utile non è più al servizio dei cittadini, ma è lì per fare cassa. Ho più volte chiesto il perché ma non ho ancora avuto risposte.”
Riguardo invece all'ipotesi di fusione di Etra con altre società del settore - al centro di un incontro dei sindaci in programma lunedì pomeriggio - ancora il presidente mandamentale di Confartigianato chiede ai sindaci del Comuni soci di Etra Spa “se ci sia già idea di un piano industriale e di una convenienza economica” per evitare che la fusione si risolva “in un poltronificio”.
Il sindaco Poletto chiarisce che nella riunione di lunedì “non si deciderà nulla”, ma ci sarà un confronto con degli esperti “per valutare le varie ipotesi”.
E solo dopo avere un quadro della situazione “si potrà eventualmente procedere” con una valutazione decisionale.
Il discorso sulla multiutility potrebbe essere ulteriormente approfondito.
Ma il sindaco di Mussolente Cristiano Montagner, presidente del Consiglio di sorveglianza di Etra, all'incontro con gli Artigiani non c'è.
Ed è un vero peccato.
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