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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
La Trota della Quaresima
I Ristoratori Bassanesi scaldano i fornelli in vista dell'Asparago. E propongono una nuova rassegna, da qui fino alla vigilia di Pasqua, che invita alla riscoperta della Trota del Brenta
Pubblicato il 20-02-2016
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Dice il saggio che in tempo di Quaresima bisogna mangiar di magro.
40 giorni di quarantena gastronomica sospesi tra le prelibatezze dolciarie di Carnevale e i ben forniti menù delle Feste Pasquali. Il che, secondo i precetti, non vuol dire tanto astenersi dalle gioie del palato, quanto fare in modo di non eccedere con carni e grassi. Macellai e salumieri ringraziano.
I tempi d'oggi, ovviamente, sono assai meno sensibili alle prescrizioni culturali che imponevano soprattutto in passato, a partire dal Mercoledì delle Ceneri, di intraprendere un purificante mea culpa dello stomaco. Ma c'è anche chi, in chiave attuale, recupera e rilancia i dettami della tradizione.
La presentazione della rassegna gastronomica "La Trota del Brenta"
Si tratta del Gruppo Ristoratori Bassanesi, che già per consuetudine nel periodo di Quaresima curano maggiormente piatti e menù a base di pesce.
La novità di questo 2016 è l'attenzione focalizzata su uno dei prodotti unici del nostro territorio: la Trota del Brenta. Il gustoso pesce nostrano è infatti il protagonista della nuova rassegna gastronomica dell'affiatato gruppo dei ristoratori di Confcommercio.
La manifestazione culinaria, presentata al ristorante “Bauto” in via Trozzetti in città - con l'intervento, fra gli altri, del presidente del Gruppo Ristoratori Bassanesi Sergio Dussin e del vicepresidente Fiorenzo Zanon - accende così i riflettori sulla regina della fauna ittica locale.
Da qui e fino alla vigilia di Pasqua nei ristoranti del Gruppo (in particolare Al Camin, Al Pioppeto, Al Sole, All’Alpino, Belvedere, Milleluci, Villa Razzolini, Dalla Mena, Il Tinello, Melograno, Trevisani e Alla Stazione) vengono proposte delizie e leccornie che esaltano come ingrediente principale la squisita Trota delle nostre acque fluviali, declinata in molteplici sfaccettature studiate per l’occasione dagli chef dei locali aderenti.
Tra i vari manicaretti proposti dai menù si può trovare, ad esempio, la Trota del Brenta marinata all'aceto di mele con cipolla rosa di Bassano stufata, insalatina novella e patate dell'Altopiano. Oppure la
Zuppa di verdure con Trota del Brenta affumicata e scaglie di Parmigiano Reggiano
.
Altre sfide all'acquolina in bocca: Trotelle del Brenta in saor con cipolla di Tropea, uvetta passa e pinoli; Trota del Brenta gratinata al pistacchio di Bronte o Carpaccio di Trota del Brenta profumata all’arancia.
Altre portate degne di nota sono rappresentate dalla Trota del Brenta in carpione su polentina morbida; dal Cilindro di pasta fresca con trota del Brenta su vellutata di zucchine e dalla Trota del Brenta in crosta di mandorle con contorni di stagione.
Insomma: una proposta che sottolinea come mangiar di magro voglia anche dire mangiare bene.
Nell'occasione, la Trota assurge al ruolo di pre-asparago: dal momento che l'iniziativa dei Ristoratori, come già accadeva per la storica “Pesce e Pittura in Quaresima”, scalda i motori - o, per meglio dire, i fornelli - in vista della rassegna-top dell'anno gastronomico bassanese: l'immancabile “A Tavola con l'Asparago Bianco DOP di Bassano” che è giunta quest'anno alla 36sima edizione e che sarà ufficialmente presentata venerdì 18 marzo.
Nel frattempo gli intenditori possono deliziare le papille gustative con la Trota del Brenta. O, se volete, dea Brenta. Come preferite voi.
Riguardo al nome del nostro fiume, come ben si sa, è consueta ed accettata la declinazione sia al genere maschile che femminile.
La stessa cosa non si può invece dire per il suo prelibato pesce.
Il Trota, infatti, è tutta un'altra cosa.
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