Pubblicità

Connessioni Contemporanee

Pubblicità

Connessioni Contemporanee

Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it

Politica

Squilli di tromba

A proposito di Manuela Lanzarin, Luciano Todaro e Dino Secco: i tre trombati eccellenti tra i candidati del Bassanese alle elezioni politiche

Pubblicato il 26-02-2013
Visto 5.405 volte

Pubblicità

Connessioni Contemporanee

Quella dei trombati, il giorno dopo le elezioni, è una categoria affollatissima. Perché esclusi i pochi eletti - nel vero senso della parola - che riescono ad approdare a destinazione (Parlamento, Regione, Comune), tutti gli altri compongono il variegato e insoddisfatto esercito di quelli che restano a casa.
La gran parte di loro, con le perversioni dell'attuale “Porcellum”, sono trombati in partenza: nominati e collocati in posizioni di lista infelici e costretti, sin dall'inizio, a comparire nell'elenco dei candidati come semplice riempitivo.
E poi ci sono loro: i trombati eccellenti, quelli che per varie ragioni - di curriculum o di ambizione politica, tradotta in una candidatura nei piani alti di lista - aspiravano a confermare o a fare il grande passo nei piani alti della politica romana. Un'esclusione "vip" dalle stanze del potere che, nel nostro territorio, riguarda in particolare tre candidati.

Manuela Lanzarin, Luciano Todaro e Dino Secco (foto: archivio Bassanonet)

Cominciamo, per cavalleria, con una donna: Manuela Lanzarin. Il suo orgoglio non ce lo darà mai a mostrare, ma è sicuramente la più delusa di tutti.
Deputato uscente della Lega Nord, forte di un'esperienza da prima della classe in fatto di presenze alle sedute parlamentari, è riuscita a sfuggire alla rottamazione padana messa in atto dai vertici tosiani che hanno fatto man bassa di candidature nel Veneto. Ma che non hanno evitato - a lei, che al congresso regionale del Carroccio non si era schierata con Tosi - un perfido sgambetto: quello di collocarla in una posizione di lista, al numero 8 al Senato, che le dava qualche teorica possibilità di elezione solo in caso di vittoria del Centrodestra nel Veneto, e di un alto numero di consensi della Lega (tradotto in numero di seggi all'interno del premio di maggioranza) nei confronti dell'alleato di coalizione PdL.
Come è andata a finire, lo sappiamo tutti: la Lega Nord, travolta come e più di tutti dal ciclone 5 Stelle, è rimasta al palo di un misero 4% nazionale e porta a Roma 37 parlamentari in meno, di cui 33 a Montecitorio. Tra questi non c'è la volitiva Manuela, volto simbolo di un Carroccio che col 10,95% al Senato in Veneto non può fare altro che leccarsi le ferite.
Anche Dino Secco si è preso una brutta scoppola: candidato al n. 6 della lista del PdL alla Camera in Veneto 1, dopo il treno per Venezia alle Regionali ha perso per un pelo anche quello per Roma. Un risultato che brucia proprio perché, durante l'estenuante spoglio delle schede di ieri notte, l'ex vicepresidente della Provincia è rimasto in odore di elezione fino all'ultimo: salvo poi farsi superare in extremis dalla candidata del PD, e deputata rieletta, Daniela Sbrollini.
Per Secco, come da lui stesso riferito in una nostra intervista, la candidatura alla Camera, con concrete chances di elezione, rappresentava il coronamento di una lunga militanza politica e amministrativa nel territorio: requisito che evidentemente, alla luce dell'esplosione grillina, non fa più presa agli occhi dell'elettorato.
Last but not least, Luciano Todaro. Già, proprio lui: il nostro mitico Sior Todaro brontolon. Portacolori del nuovo corso tosiano, era riuscito a conquistare uno scintillante posto n. 5 nella lista della Lega Nord per la Camera. In altri tempi sarebbe approdato a Roma ladrona senza colpo ferire. Ora il colpo, assieme a tutto il suo Partito in crisi di identità, glielo ha inferto l'elettorato.
Tre storie diverse, che riguardano tre personaggi di caratura politica diversa: ma per tutti e tre sono squilli di tromba assordanti.
L'unica che gioisce - per il traguardo personale, non certo per il risultato politico - è Rosanna Filippin, neo-senatrice PD, il solo candidato della nostra zona (assieme al collega di partito e marosticense di nascita, ma ormai “foresto” per carriera sindacale, Giorgio Santini) che alla fine approda in Parlamento.
A lei, e a tutti i suoi colleghi parlamentari, l'arduo e in queste ore apparentemente quasi impossibile compito di prendere in mano le sorti del Paese. Il vero problema è quello di vedere per quanto tempo resteranno in carica. Ma questa, ahinoi, è un'altra storia.

Pubblicità

Connessioni Contemporanee

Più visti

1

Attualità

22-08-2025

Odore di rivolta

Visto 10.942 volte

2

Attualità

21-08-2025

Il nostro tempo libero: fatto in serie?

Visto 10.329 volte

3

Cronaca

22-08-2025

DG News

Visto 9.934 volte

4

Politica

23-08-2025

Non ci resta che taser

Visto 9.753 volte

5

Attualità

19-08-2025

L’Italia balsamica

Visto 9.491 volte

7

Interviste

25-08-2025

Bene o male, il mondo in serie dei nuovi detective

Visto 1.724 volte

8

Calcio

24-08-2025

Bassano fuori dalla Coppa

Visto 1.683 volte

9

Musica

26-08-2025

All'AMA, brilla il sole nero dei Prodigy

Visto 708 volte

10

Cronaca

26-08-2025

Fermo restando

Visto 329 volte

1

Attualità

06-08-2025

Gran Dinale

Visto 17.723 volte

2

Politica

11-08-2025

Castellexit

Visto 16.746 volte

3

Attualità

07-08-2025

L’Ultimo Imperatore

Visto 15.094 volte

4

Attualità

08-08-2025

Pieve del 5Grappa

Visto 14.933 volte

5

Attualità

01-08-2025

Come ti Mozzo il cinema

Visto 14.547 volte

6

Attualità

31-07-2025

Alla Corte d’Appello

Visto 14.298 volte

7

Politica

18-08-2025

Scuola di polizzia

Visto 13.583 volte

8

Cronaca

06-08-2025

Attenzione: fragile

Visto 13.454 volte

9

Attualità

29-07-2025

Non è un Paese per vecchi

Visto 12.971 volte

10

Attualità

01-08-2025

La Corazzata Mozzemkin

Visto 12.365 volte

Connessioni contemporanee
Un dialogo col presente

4-11-18 Settembre 2025

3 appuntamenti in sala Martinovich a Bassano per parlare di Serie TV, Intelligenza Artificiale e dinamiche giovanili