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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Bassano monta in bici
Adottato dall'Amministrazione comunale il Biciplan: il Piano Particolareggiato della Mobilità Ciclabile. Previsti 13 itinerari ciclabili per 62 km di viabilità riservata al transito delle biciclette: “Saranno come le linee del metrò”
Pubblicato il 26-02-2013
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“Il Biciplan non deve essere un piano per fare piste ciclabili, ma uno strumento tecnico-amministrativo-culturale che permette di muoversi in bicicletta.”
Chi lo afferma è l'ing. Francesco Seneci, della Netmobility Srl: la società di Verona a cui l'Amministrazione di Bassano del Grappa ha affidato la redazione del Biciplan, il Piano Particolareggiato per la Mobilità Ciclabile che da oggi ridisegna la viabilità su due ruote nel territorio comunale.
Inserito tra i piani attuativi del PMS (Piano della Mobilità Sostenibile) del Comune di Bassano, il Biciplan è stato formalmente adottato dalla giunta comunale ed è pertanto operativo, non dovendo passare - secondo la normativa ministeriale sui Piani Particolareggiati del Traffico - all'approvazione del consiglio comunale.
Foto Alessandro Tich
“Il Piano - specifica l'assessore alla Mobilità Andrea Zonta - è stato già presentato in seduta congiunta alle commissioni consiliari Urbanistica e Lavori Pubblici. I consiglieri di maggioranza e di opposizione ne sono dunque a conoscenza.”
“Si tratta di uno strumento di pianificazione, e non un di progetto esecutivo” - chiarisce subito l'assessore. Nel senso che il Biciplan dà le indicazioni “su dove vanno fatte le piste ciclabili e come vanno fatte”: la realizzazione della nuova rete di mobilità su due ruote, tuttavia, sarà effettuata a step intermedi, secondo le priorità che saranno individuate e le risorse a disposizione.
Il nuovo Piano per la Mobilità Ciclabile, nella sua impostazione generale, prevede una rete di 62 km di tratti stradali adibiti al transito delle biciclette. Di questi, 16 km sono costituiti dalle piste ciclabili già esistenti, che necessitano comunque di una riqualificazione, oppure già programmate o in fase di realizzazione. Altri 36 km sono composti dall'introduzione di nuove piste e soprattutto di corsie ciclabili, più convenienti e separate dalla carreggiata con un'apposita striscia gialla. 10 km circa, infine, sono costituiti da itinerari su strada a basso traffico, comprendenti le previste “isole ambientali” a zona 30, dove la bassa velocità imposta ai mezzi motorizzati facilita la promiscuità di auto e biciclette.
La rete ciclabile disegnata dal Piano è strutturata in linee radiali che convergono verso il centro storico, nel raggio di 5 chilometri. Su queste linee sono stati ricavati 13 itinerari che, come spiega l'ing. Seneci, “sono stati costruiti come linee del metrò”: ciascuno con un suo colore indicativo e un'apposita segnaletica che rinvia alle altre linee ciclabili. Previsti inoltre due anelli ciclabili concentrici di collegamento: il primo attorno alle mura cittadine, il secondo - più esterno, e che comprende anche via Aldo Moro e il Terzo Ponte - concepito come “una circolare che unisce i quartieri”.
L'intervento prioritario sarà quello sulle intersezioni, per la messa in sicurezza degli incroci. Un intervento specifico, inoltre, riguarderà il centro storico che oggi, in vari punti - sia in direzione nord-sud che est-ovest - può essere attraversato in bicicletta, ma a rischio di trasgressione alle norme del codice della strada (sensi unici, divieti di transito ecc.), con spiacevoli conseguenze di responsabilità in caso di incidente. In primavera sarà quindi attuato uno studio specifico che porterà all'istituzione, nel cuore della città, di percorsi preferenziali riservati ai ciclisti. Con la dichiarata necessità di potenziare le rastrelliere davanti ai negozi, fino all'ipotesi di realizzare una vera a propria ciclostazione.
Non si tratta di un Piano di rilevanza secondaria per la città: il Biciplan, tenendo conto di tutti gli interventi pianificati nei 13 itinerari, ha infatti un costo complessivo di 5 milioni euro. L'assessore Zonta rassicura: “Ci accontentiamo di spendere molto meno, ma di dare alla città l'opportunità di muoversi in bicicletta.”
Alcuni interventi sono già in cantiere o in fase di progetto esecutivo: le due nuove corsie ciclabili in viale Pecori Giraldi e il completamento delle piste di via Passarini in Quartiere Firenze e di via Carpellina vicino all'Ospedale.
“Bisogna fare comunicazione sui percorsi - rimarca Zonta -. Le piste esistono, serve allestire adeguatamente una nuova segnaletica di ciclabilità.”
La redazione del Biciplan di Bassano del Grappa si è avvalsa inoltre dei consigli e delle indicazioni della commissione tecnica di Tuttinbici Fiab Bassano, ovvero della sezione locale della Federazione Italiana Amici della Bicicletta.
“Attraverso il Biciplan - commenta una nota della Fiab bassanese - la città di Bassano può di fatto investire maggiormente sull'economia locale, sul cicloturismo valorizzando la cultura e l'enogastronomia, sulle “piccole” opere meno invasive delle “grandi” opere in fase di realizzazione nel nostro territorio già cementificato e usurpato ma più utili ai cittadini, sulla salute dei suoi abitanti riducendo l'inquinamento e stimolandoli al movimento.”
“Infine - conclude la Fiab - per noi la cosa più importante è dare la possibilità all'utenza debole ed in particolare ai bambini e ai ragazzo di muoversi in autonomia; solo in questo modo potranno essere adulti che sceglieranno mezzi di spostamento alternativi all'auto.”
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