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Nuovi capolavori esposti al Museo Remondini
Tra le opere esposte un autoritratto in acquaforte di Rembrandt e la prima acquaforte conosciuta al mondo, risalente al XV secolo
Pubblicato il 26-02-2009
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Il loro valore è inestimabile. Basta guardare le firme: Rembrandt, Durer, Canaletto, Gianbattista Tiepolo e Marco Ricci, solo per citarne alcuni.
Sono i capolavori dell'arte incisoria italiana ed europea, appartenenti alla ricchissima collezione di stampe ed incisioni dei Remondini, esposte da oggi nei grandi armadi lignei della “Sala del Tesoro” del Museo della calcografia e della tipografia Remondini a Palazzo Sturm in città.
I nuovi pezzi, provenienti dalle dotazioni del Museo Civico, sostituiscono le opere rimaste esposte nella stessa sala dall'inaugurazione del Museo remondiniano, avvenuta nel settembre del 2007.
L'autoritratto in acquaforte di Rembrandt esposto al Museo remondiniano
Tra le opere esposte, anche la prima acquaforte conosciuta al mondo: si intitola “Fontana d'amore” ed è stata realizzata da un anonimo autore del XV Secolo. Tra gli altri pezzi forti della collezione: l'autoritratto in acquaforte di Rembrandt e la preziosa “Melancolia” di Albrecht Durer. Il nuovo allestimento conferma la politica di rotazione delle opere attuata dalla direzione del Museo Civico in accordo con l'assessorato alle attività museali del Comune.
“Il visitatore non può dire: io in questo Museo ci sono già stato - ha commentato il direttore del Museo Biblioteca Archivio Giuliana Ericani - perché in queste sale cambia sempre qualcosa.”
“Il Museo Remondini è diventato un vero esempio di museo dinamico - ha rimarcato l'assessore comunale Luciano Fabris - dove viene messa in evidenza non solo la conservazione delle opere, ma anche l'approfondimento su temi sempre nuovi.”
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