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Etra investe 10 milioni nel Polo rifiuti di quartiere Prè. L'intera area sarà oggetto di un complessivo adeguamento normativo e funzionale che aumenterà la capacità dell'impianto del 30%, ma con miglioramento dell'assetto ambientale

Pubblicato il 03-11-2014
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Elena Pavan

Grosse novità in vista nel Polo rifiuti di Etra di quartiere Prè a Bassano del Grappa.
La società multiutility investirà nell'area 10 milioni di euro, finalizzati al potenziamento dell'impianto, alla migliore distribuzione degli spazi e delle attività, all'aumento della produzione di energia rinnovabile e - non ultima - a “una maggiore vivibilità per chi abita a ridosso dell'impianto”.
Ne dà notizia Etra con un comunicato stampa trasmesso in redazione, che pubblichiamo di seguito:

Foto: archivio Bassanonet


COMUNICATO

Bassano, 10 milioni di investimenti nel Polo rifiuti di quartiere Prè
Meno disagi per i residenti, più produzione di energia pulita, migliore lavorazione dei rifiuti

È un progetto grande, nei numeri e negli interventi, quello che porterà il Polo rifiuti in quartiere Prè a un complessivo adeguamento, normativo e funzionale.
I lavori, per una spesa di 10 milioni di euro, avranno come risultato il potenziamento dell’impianto bassanese con un aumento di capacità del 30% rispetto alla situazione attuale e, come corollari, il miglioramento del suo assetto ambientale, della distribuzione degli spazi e dell’organizzazione delle attività. Per i cittadini, dunque, un migliore servizio e maggiore vivibilità per chi abita a ridosso dell’impianto.
In progetto c’è l’aggiunta di una nuova area adiacente all’impianto, sul lato est, dove sorgerà un deposito con tettoia di 1.200 metri quadrati per proteggere i rifiuti in caso di piogge. La zona sarà attrezzata anche per il lavaggio dei camion che trasportano i rifiuti, con un impianto che consentirà di risparmiare il 50% di acqua.
E sempre in quest’area di espansione è prevista la realizzazione un nuovo capannone per lo stoccaggio e la triturazione del verde, allontanando così dalle abitazioni presenti lungo il confine ovest uno dei comparti più odorigeni dell’impianto.
«L’obiettivo di Etra - spiega Stefano Svegliado, presidente del Consiglio di gestione - è di recuperare la maggior quantità possibile di rifiuti riutilizzabili e ottimizzare i carichi degli automezzi, per ridurre i costi e gli impatti ambientali negativi connessi al trasporto dei rifiuti».
Il Polo di Bassano è un centro importante per la gestione dei rifiuti nel territorio servito da Etra soprattutto perché ospita più attività, distinte ma integrate tra di loro. Perciò deve essere efficiente, per rispondere a tutte le esigenze degli utenti.
A partire dall’impianto destinato al trattamento del secco non riciclabile, con recupero di materiali da cui ricavare energia termica, e del rifiuto umido, nei digestori, per la produzione di energia elettrica da biogas e di compost certificato.
Le modifiche previste per quest’area hanno lo scopo di ottimizzare il monitoraggio e il controllo dei vari processi: lo scarico dei rifiuti avverrà in una fossa, ricavata nelle aree esistenti, dove potranno essere stoccate 640 tonnellate di rifiuti in attesa di trattamento; nelle linee di lavorazione sono stati installati nuovi macchinari o sostituite parti degli esistenti (scambiatori, compressori…) per ottenere materiali più “raffinati”; un nuovo gasometro consentirà il migliore immagazzinamento del biogas prodotto nei digestori.
«Complessivamente - fa sapere Manuela Lanzarin, presidente del Consiglio di sorveglianza - la potenza dell’impianto è di 1.900 kWe. In tal modo, ipotizzando che l’intero impianto necessiti di 7.400.000 kWh, avremo un’eccedenza di 7.135.000 kWh, che sarà utilizzata nel vicino impianto di depurazione grazie a una linea elettrica di collegamento già realizzata da Etra, che andrà in funzione a breve».
A corredo di questi interventi, sono state previste alcune opere idrauliche per una corretta gestione delle acque piovane, del percolato e delle acque che si raccolgono sulle coperture. Sono in progetto nuove vasche di raccolta, un aumento dell’accumulo delle acque piovane e la costruzione di nuove reti di raccolta anche dei reflui generati dalle operazioni svolte nei nuovi impianti.
Così verrà garantito il pretrattamento delle acque inviate nei sistemi fognari in modo da rispettare le nuove scadenze previste dal Piano regionale di tutela delle acque.

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