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Brassaï. L’occhio di Parigi

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Brassaï. L’occhio di Parigi

Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it

Attualità

Buttati, prof!

Rafting sul fiume ma anche trekking, canoa e cicloturismo. In Valbrenta gli insegnanti delle scuole di ogni ordine e grado vanno a scuola di autostima. Per scoprire anche “le potenzialità formative e educative” degli sport in ambiente naturale

Pubblicato il 28-08-2014
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Brassaï. L’occhio di Parigi

Rafting, canoa, trekking, cicloturismo. Questa sì che è adrenalina: altro che verifiche da correggere o compiti da dare per casa. Già, perché gli iron men (o women) di turno saranno i docenti delle nostre scuole di ogni ordine e grado, oltre una sessantina, provenienti anche dal centro Italia.
Tutti insieme appassionatamente per partecipare al corso di aggiornamento gratuito per insegnanti “Seguendo il Fiume Brenta”: una due giorni sul fiume, in programma il 2-3 e il 4-5 settembre, ospitata in Valbrenta e organizzata dal centro di sport fluviali Onda Selvaggia di San Nazario in collaborazione con il consorzio turistico Vivere il Grappa.
Lo scopo dell'iniziativa - come sottolinea il bando di partecipazione - è quello di instillare nel corpo insegnante le potenzialità formative e educative degli sport in ambiente naturale, trasmettendo ai docenti “l'importanza che hanno queste attività sportive nei coinvolgere gli studenti per approfondire diverse materie di studio e non solo, visto che tali attività hanno in sé innumerevoli obiettivi di carattere sociale e pedagogico”. Con l'ulteriore e dichiarato obiettivo “di convincere tali insegnanti a portare nel nostro territorio gli alunni delle rispettive scuole”.

Fonte immagine: Onda Selvaggia / facebook

Va da sé che i docenti di storia, scienze naturali, materie letterarie e educazione fisica siano i primi destinatari delle suddette attività outdoor. Ma anche un insegnante di matematica, ad esempio, dopo una simile esperienza emozional-sportiva potrà far capire ai suoi studenti che la vita non è fatta solamente di ascisse e ordinate.
Il progetto - presentato oggi in conferenza stampa al Museo del Tabacco di Carpanè - prevede pertanto di percorrere in due giornate circa 40 chilometri del nostro fiume, da Primolano a Bassano del Grappa, a bordo di gommoni pneumatici condotti da esperte guide rafting attraverso un territorio “ricco di siti naturalistici, storici e culturali ancora scarsamente sconosciuti” ma che hanno, appunto, “enormi potenzialità didattiche e formative”.
In più, il fiume e il territorio circostante potranno essere scoperti - a scelta - anche in bicicletta (con escursione sulla Ciclopista del Brenta, con guide di Accademia MTB e AmiBike), a piedi (trekking sui sentieri storico-naturalistici della Valle e del versante del Massiccio del Grappa, accompagnati da guide naturalistiche riconosciute) e in canoa, con una lezione di canoa/kayak tenuta da maestri FICK.
E non è tutto: in programma anche visite al Museo del Tabacco e dei Recuperanti, al Covolo del Butistone e al Museo di Cismon, più stage e momenti formativi in aula sui temi “Canal del Brenta e il Massiccio del Grappa”, “Potenzialità delle attività Outdoor” e “Rafting, Canoa, Hydrospeed: alla scoperta del fiume”.
Al termine di ogni giornata, agli insegnanti partecipanti verrà consegnato un questionario “per monitorare l'apprendimento dei contenuti”: chi di verifica ferisce, di verifica perisce.
Non è solo l'approfondimento didattico, tuttavia, a rappresentare lo scopo della intensa due giorni. C'è anche l'aspetto “motivazionale”, dacché - come sottolineano i promotori - le attività proposte “sviluppano e stimolano la crescita nell'individuo che riesce, anche nel breve periodo, a conoscersi, a trovare strategia di autocontrollo e gestione delle situazioni fino a superare i propri limiti emozionali”. Insomma, una scuola “di autostima e di stima verso gli altri”:
“I risultati che si riescono ad ottenere durante lo svolgimento delle attività outdoor si concretizzano anche nella vita scolastica e famigliare poiché i meccanismi acquisiti possono facilmente essere adattati per il superamento delle difficoltà quotidiane”.
E allora buttati, prof! Dopo una discesa in gommone sulle rapide del Brenta cosa vorrai che sia affrontare il consiglio di istituto al rientro dalle vacanze estive?

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