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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Sul binario del centrodestra
Il senatore leghista Massimo Bitonci, candidato sindaco di Padova al ballottaggio, a Bassano per sostenere Federica Finco. L'incontro alla stazione ferroviaria. Finco: “Una stazione degradata, luogo di spaccio e di brutte frequentazioni”
Pubblicato il 05-06-2014
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Anche lui, l'8 giugno, concorre al ballottaggio: e non in una città qualsiasi, ma per il Comune di Padova.
Massimo Bitonci, capogruppo al Senato della Lega Nord ed ex sindaco di Cittadella, aspira dunque alla poltrona più alta di Palazzo Moroni e dovrà vedersela col sindaco uscente Ivo Rossi del centrosinistra che al primo turno, con una coalizione di 6 liste, ha ottenuto il 33,28% dei voti.
Bitonci, a capo di uno schieramento sempre di 6 liste, si è attestato al secondo posto 30,03%. Ora il senatore della Lega - in risposta agli apparentamenti di Rossi e per mirare al sorpasso - si è apparentato con il terzo più votato al primo turno Maurizio Saia, candidato sindaco di una coalizione di 8 liste sempre di area centrodestra, che porta in dote un consenso del 10,26%.

Massimo Bitonci con Federica Finco, Nicola Finco e alcuni candidati della coalizione alla stazione di Bassano (foto Alessandro Tich)
Nel frattempo, pur nel tourbillon di impegni degli ultimi giorni della campagna elettorale patavina, il candidato sindaco di Padova trova il modo di fare un blitz elettorale a Bassano - su invito della Lega Nord ed in particolare del consigliere regionale Nicola Finco - per esprimere il suo appoggio al candidato sindaco della coalizione di centrodestra Federica Finco.
Il luogo prescelto per la conferenza stampa dei due aspiranti primi cittadini è la stazione ferroviaria, considerata dai promotori dell'incontro un luogo-simbolo “del degrado di Bassano” ormai diventato, come osserva Nicola Finco, punto di ritrovo “della criminalità di spacciatori e accattoni”.
“Per noi la stazione è uno dei punti sensibili della città - dichiara Federica Finco -. Abbiamo sempre fatto le nostre conferenze stampa nei punti sensibili e in quelli abbandonati, come il Ponte o il Tempio Ossario. Questa è una linea che porta direttamente a Padova o a Venezia e abbiamo bisogno di rapportarci diversamente a Trenitalia. La stazione va messa in sicurezza per gli anziani e i disabili; questo è inoltre il punto di arrivo e di partenza di studenti e pendolari, ed è una stazione degradata diventata luogo di spaccio e di brutte frequentazioni.”
“Lei deve sapere - continua FF rivolgendosi a Bitonci - che qui a Bassano alla sera abbiamo i turni dell'illuminazione spenta. E' un disagio visto malissimo dai cittadini e non sono forme di risparmio che non aiutano la città. Dove la città si svuota, come nel caso del centro storico, arrivano le sacche di malavita. Dobbiamo potenziare l'accordo con le Forze dell'ordine e prevedere la presenza in stazione della Polizia locale con unità cinofile con cani antidroga.”
“Stabiliremo un collegamento diretto con Padova - rimarca il candidato sindaco di Bassano - per potenziare i rapporti culturali, essendo oggi Bassano isolata dal punto di vista culturale. Un collegamento che si rende necessario anche in vista delle manifestazioni del Centenario della Grande Guerra.”
Massimo Bitonci, che in un amarcord della sua infanzia rivela che avrebbe “potuto essere un bassanese” anche lui (“I miei stavano per prendere casa a Bassano”), inizia il suo intervento politico con un giudizio di bocciatura nei confronti dell'Amministrazione bassanese uscente: “In questi anni ho notato la mancanza di una Amministrazione comunale. E' un'Amministrazione che tira a campare, non si fa nulla.” E riguardo allo sviluppo dei rapporti tra le due città aggiunge: “Il turismo va potenziato, è quello che farò anche a Padova, è una risorsa importantissima. L'Amministrazione Finco sarà molto positiva.”
“La stazione - prosegue il senatore leghista - è la porta d'ingresso della città. L'Amministrazione comunale e le Ferrovie hanno il compito di metterla a posto in modo graduale e non come vedo anche alla stazione di Padova. A Cittadella qualche anno fa avevo già introdotto le unità cinofile, che Zanonato aveva mandato via e che erano state portate a Padova dall'assessore Saia, che sarà il mio assessore alla Sicurezza, utilizzandole in collaborazione coi Comuni contermini. La sicurezza è un modello integrato, è un compito attivo dell'Amministrazione, il sindaco ha responsabilità di P.S. e di P.G.”
“Ci ho messo un'ora e un quarto per arrivare da Padova a Bassano” - afferma ancora il candidato sindaco di Padova, giunto in auto, e non in treno, alla destinazione ferroviaria bassanese. “Assieme - aggiunge, rivolgendosi a Federica Finco - riusciremo a riprendere il progetto accantonato della nuova 47 da Padova a Bassano che confluisce nella Superstrada Pedemontana Veneta. E' un grande progetto, assieme riusciremo a portarlo avanti con gli altri sindaci.”
Stretta di mano finale tra i due ballottanti nelle rispettive città, con Federica Finco che ricambia l'endorsement a Bitonci sintetizzando il suo pensiero su quello che a suo dire è stato il deterioramento di Padova nell'era amministrativa Zanonato-Rossi: “A Padova hanno costruito un muro (il muro di via Anelli, NdR) in un'epoca dove invece i muri si abbattono. E alla stazione ferroviaria di Padova il degrado è ormai a livelli stratosferici.”
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