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Santa Chiara
La direttrice dei Musei Civici di Bassano Chiara Casarin in visita al Museo dell'Automobile Bonfanti-Vimar. Un incontro conoscitivo in funzione del progetto del futuro Polo Museale bassanese
Pubblicato il 25-02-2017
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“In ventisei anni non abbiamo mai avuto un dirigente dei Musei Civici nel nostro Museo.”
La sottolineatura dell'architetto Massimo Vallotto, presidente del Museo dell'Automobile Bonfanti-Vimar, la dice lunga sul significato della visita ricevuta nei giorni scorsi nella attuale sede dell'istituzione museale privata in via Torino a Romano d'Ezzelino.
Ad aggirarsi tra le auto d'epoca esposte nel padiglione, ma soprattutto tra le numerose testimonianze di invenzioni, di record e di primati tecnico-scientifici della “Galleria del Motorismo, Mobilità e Ingegno Veneto - Giannino Marzotto” è stata infatti la direttrice dei Musei Civici di Bassano del Grappa Chiara Casarin. Invitata dallo stesso Vallotto che, nell'occasione, le ha fatto volentieri da Cicerone.
La direttrice dei Musei Civici Chiara Casarin al Museo dell'Automobile assieme al presidente Massimo Vallotto (fonte immagine: Facebook)
Non una semplice visita di cortesia: il tour della dirigente di via Museo alla scoperta del Museo dell'Automobile è stato infatti motivato da una presa di conoscenza del patrimonio espositivo del Bonfanti-Vimar (oggi “messo in vetrina” solo in minima parte) in vista della futura realizzazione del Polo Museale Santa Chiara a Bassano.
Bisogna certamente tener conto che quello della dottoressa Casarin è un incarico a termine: scadrà infatti alla scadenza del mandato dell'attuale Amministrazione comunale.
Difficile, se non improbabile, che assista al taglio del nastro del primo stralcio del complesso museale - completamente allestito in quella che sarà la parte del Museo di Storia Naturale - nell'area dell'ex monastero delle Clarisse nonché ex caserma Cimberle Ferrari.
In più, la collocazione del Bonfanti-Vimar nel futuro Polo Museale Culturale bassanese è più lungi a venire, essendo compresa nel secondo stralcio per il quale devono essere ancora reperiti i finanziamenti.
Tuttavia, la faccia privata della medaglia ha sempre ritenuto di supportare la faccia pubblica nel promuovere la consapevolezza della validità del progetto d'insieme del complesso espositivo che verrà. E ora - per la prima volta - un dirigente dell'ente pubblico esce dal proprio ufficio per andare a dialogare e a confrontarsi con la parte privata, e non viceversa.
Un altro “colpo” messo a segno dalla responsabile dei Musei Civici che in un batter d'occhio ha rovesciato gli schemi della conduzione della struttura museale comunale.
Uno stile grazie al quale la direttrice Casarin, chiamata semplicemente “Dir” dai suoi ammiratori su Facebook, ha scalato velocemente le classifiche della popolarità in città.
Riuscendo nell'incredibile impresa - a Bassano del Grappa - di far luccicare tutto quello che fa, tacitando fino ad oggi il sempre attivissimo Partito dei Mai Contenti. Non un cenno di polemica sulle sue iniziative e anzi complimenti a profusione, tutti a respirare l'“aria nuova” che trapela tra i dipinti di Jacopo e le installazioni di arte moderna nel chiostro di San Francesco. La sua prima conferenza in Museo, dedicata a un tema ostico ai più quale “L'Arte Contemporanea 100 anni dopo”, è stata super-affollata. Segno di un sentiment con la città pronta a dichiararla “Santa subito”. Santa Chiara, per l'appunto: ma guarda che coincidenza.
“La visita della direttrice al Museo dell'Automobile è stata il frutto di un dialogo iniziato un mese dopo il suo insediamento, in un percorso di condivisione delle comuni partite in campo riguardanti il Polo Santa Chiara - spiega e conferma Massimo Vallotto -. Si è dimostrata aperta e curiosa, con un feeling verso i comuni obiettivi. Ha visitato il Museo per capire qual è la nostra missione. Non immaginava di vedere quello che ha visto, sfatando il luogo comune “solo macchine”.”
“Per noi è confortante come motivazione ulteriore per costruire il Polo nella sua interezza - continua il presidente del Bonfanti-Vimar -. Il prossimo passo, che noi stiamo caldeggiando, è quello di fare un incontro che sia organizzato dalla Pubblica Amministrazione per spiegare alla cittadinanza una volta per tutte il progetto, a cominciare dal Museo di Storia Naturale che è l'unico al momento finanziabile. Spiegando che non è la “mostra degli animali impagliati”. Continuare ad alimentare questo luogo comune sarebbe una cosa deleteria.”
“Se l'accordo col MuSe di Trento sarà concretizzato - aggiunge - l'obiettivo delle 100mila persone all'anno al Polo Santa Chiara è raggiungibile, ovvero un quinto dei visitatori del MuSe e in sinergia con lo stesso. Sarà importante che anche il direttore del MuSe Lanzinger venga a Bassano per dare la sua testimonianza. Da parte nostra pensiamo a un Museo dell'Automobile 4.0, con allestimenti contemporanei e ambientazioni emozionali..”
“È un puzzle che si sta finalmente ricostruendo - conclude Massimo Vallotto -. La direttrice Casarin lo ha colto.”
E mentre al cantiere alla ex Cimberle Ferrari le ruspe della Vardanega stanno effettuando il proseguimento dei lavori del primo stralcio, dalla controparte privata viene dunque lanciato l'invito al Comune affinché prenda in mano la situazione e di sua sponte promuova una campagna di illustrazione definitiva del progetto del Polo Museale alla città.
Che “Dir” alla fine? Santa Chiara, pensaci tu.
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