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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Tutti insieme separatamente
La surreale atmosfera dell'inaugurazione della giostrina inclusiva in quartiere San Vito a Bassano
Pubblicato il 25-02-2018
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A volte a Bassano del Grappa accadono delle cose molto belle ma, contemporaneamente, anche molto strane. È il caso dell'inaugurazione della giostrina attrezzata per i bambini diversamente abili nell'area comunale di via Col Moschin in quartiere San Vito.
Si tratta di una cosa molto bella perché per la prima volta nella nostra città è stato realizzato un “gioco da parco” accessibile ai bambini con disabilità motoria come la simpatica Beatrice, l'ispiratrice dell'iniziativa, che con radiosi sorrisi e con la gioia negli occhi partecipa al momento inaugurale.
Ma è anche una cosa molto strana, per l'atmosfera festosa e al contempo surreale nella quale si svolge l'incontro pubblico che porta al taglio del nastro.
Foto Alessandro Tich
Tutti insieme separatamente. Da una parte, la consigliera di quartiere più televisionata di Bassano Stefania Pontarolo, prima promotrice del progetto della giostrina e autoproclamatasi deus ex machina della situazione. Dall'altra, il presidente del consiglio di quartiere San Vito Ezio Calmonte e gli altri componenti del direttivo, che della giostrina hanno seguito tutto l'iter, proponendone la collocazione - senza essere ascoltati - nell'area verde del parco Pistorello e trovando nel Comune un interlocutore non sempre pronto nel fornire le risposte.
Le due opposte facce della stessa medaglia rappresentata appunto dal consiglio di quartiere che la prima, pur facendone parte, ha dichiaratamente accusato di mancato supporto al progetto della giostrina e che i secondi hanno invece difeso nel replicare come sono andate realmente le cose, sottolineando la ripetuta assenza della Pontarolo alle riunioni di quartiere. Cane e gatto costretti, nell'occasione, a condividere lo stesso territorio. Ma sempre a debita distanza l'uno dall'altro per evitare, con accorta strategia, incontri ravvicinati del terzo tipo.
Preceduta da un'inaudita diatriba mediatica di cui al nostro articolo precedente, la breve cerimonia inaugurale del gioco inclusivo richiama, oltre alla Tv che ha fatto propria la campagna pro giostrina a San Vito, un nutrito intervento di cronisti e anche della Tv locale concorrente. Roba che neanche l'inaugurazione del primo stralcio del Polo Museale Santa Chiara. Al momento dei discorsi - secondo una scaletta priva di accordi preventivi - è proprio Stefania Pontarolo a condurre le danze, mettendosi al centro del gruppo a fianco del sindaco Poletto, esprimendo i ringraziamenti a chi di dovere e dando la parola all'autorità di turno. “Per me è una vittoria, oggi”, dichiara apertamente.
A un certo punto la “pasionaria di San Vito” richiama persino all'ordine il presidente del consiglio di quartiere e cioè il suo presidente (“Signor Calmonte, per favore...”) che mentre lei sta parlando dice qualcosa, forse a voce un po' troppo alta, al suo vicino di fila nonché vicesindaco Roberto Campagnolo. Calmonte, in questo e negli altri momenti della alquanto singolare cerimonia, gestisce la situazione con aplomb anglosassone.
L'inaugurazione della giostrina per tutti è un momento di esaltazione del lato egalitario-solidale-inclusivo-sostenibile dell'attività dell'Amministrazione comunale, nel quale solitamente il sindaco Riccardo Poletto dà il meglio di se stesso. Confermandolo anche in questa circostanza. “Il consiglio comunale - afferma il primo cittadino - abbiamo approvato una mozione sull'universal design delle opere pubbliche e cioè su un design che sia accessibile a tutti. San Vito inaugura la prima struttura ludica con queste caratteristiche. Strutture analoghe saranno realizzate anche in altri quartieri per far sì che i parchi giochi siano il più possibile universali.”
I dettagli dell'annuncio sono affidati al vicesindaco e assessore alla Cura urbana Roberto Campagnolo. Il quale rende noto ai presenti che le prime due ulteriori giostrine attrezzate per i bimbi disabili, di maggiori dimensioni in quanto previste in spazi più grandi, saranno collocate in Parco Ragazzi del '99 e ai Giardini Parolini.
Sulla realizzazione della giostrina all inclusive di San Vito esprime il proprio plauso anche l'assessore al Sociale Erica Bertocello, che nel presenziare all'inaugurazione esce dalla sua aura di invisibilità. “Questo intervento è nelle nostre corde”, sottolinea il parroco don Enrico Bortolaso. E viene concessa la parola anche al presidente di quartiere Ezio Calmonte. “Il consiglio di quartiere ritiene giusto partire con i bambini - dichiara -. Nei prossimi mesi seguiremo anche gli adulti. Faremo una passeggiata con due persone in carrozzina che ci indicheranno dove fare il lavoro, da segnalare al Comune, per rendere agibili le nostre strade anche per queste persone. Il Quartiere San Vito cercherà di diventare un quartiere uguale per tutti.”
Con il taglio del nastro preceduto dalla benedizione del parroco si taglia anche la tensione, attenuata dai sorrisi di circostanza. La giostrina, dopo l'ultimo assalto del circo mediatico, è pronta ad accogliere i suoi piccoli utilizzatori. Si rompono le righe, ciascuno per la propria e dalla propria parte, si rende onore al buffet predisposto dal quartiere e si dà spazio all'animazione dei coloriti clown della Compagnia del Naso Rosso.
La giornata inaugurale lascia da parte i sottintesi confronti tra gli esponenti del mondo degli adulti e diventa finalmente una festa solo per i bambini.
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