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Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
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Attualità

Coro Seduto

Casa di Riposo: sindacati sul piede di guerra contro il rincaro delle rette e la “de-pubblicizzazione” dell’Isacc. Martedì 28 febbraio alle 18.30 sit-in di protesta davanti al municipio di Bassano

Pubblicato il 25-02-2023
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Se c’è una cosa che non mi fa riposare in questi giorni, è la vicenda della Casa di Riposo.
Un caso che sta infiammando il clima politico nell’amministrazione comunale di Bassano del Grappa a livelli di riscaldamento globale.
E che soprattutto nell’ultima settimana ha generato una impetuosa cascata di notizie a catena.

La sede di Residenza Pazzaglia-Basso-Sturm della Casa di Riposo (foto Alessandro Tich)

Riprendiamo in mano un attimo il calendario.
Ad aprire le danze, lunedì scorso 20 febbraio, sono state le minoranze con il comunicato di annuncio dell’Ordine del Giorno protocollato per il prossimo consiglio comunale di martedì 28 febbraio, avente ad oggetto “Attuale disagio dell’Istituto Servizi Assistenziali Cima Colbacchini”, con richiesta al CdA dell’Isacc “di rimettere anticipatamente il mandato ricevuto al fine di promuovere il più rapidamente possibile un cambio di rotta” e al sindaco e alla giunta “di fare tutto ciò che è in loro potere per risolvere la difficile situazione che si è venuta a creare con l’accumularsi dei problemi e delle mancate o insufficienti soluzioni”.
Poi, mercoledì 22, è stato il turno della maxi conferenza stampa del sindaco Elena Pavan affiancata dall’assessore al Sociale, dai tre capigruppo di maggioranza della Lega, di #PavanSindaco e di Forza Italia-Cittadini di Bassano e dalla presidente della IV commissione consiliare Sociale nella quale l’amministrazione di Bassano ha dichiarato la propria sfiducia nei confronti dei tre componenti rimasti nel CdA della Casa di Riposo, con contestuale invito a dimettersi non potendo i membri del CdA essere rimossi dal sindaco.
Ieri, venerdì 24, i taccuini dei cronisti hanno rischiato la fusione nucleare per lo tsunami di dichiarazioni del CdA dell’ente, e del presidente Clemente Peserico in particolare, in replica alle accuse del sindaco, per la presentazione “della reale situazione della Casa di Riposo in relazione al suo futuro” e per la conferma dei tre membri rimasti nel Consiglio di Amministrazione di rimanere al proprio posto fino al termine del mandato.
E per quanto riguarda oggi, il bello - come leggerete nel prossimo articolo che pubblicherò - deve ancora arrivare.
Intanto la concitata vicenda si arricchisce di un ulteriore aggiornamento.
Oggi è infatti giunto in redazione un comunicato stampa congiunto dei segretari generali di CGIL Vicenza, CISL Vicenza e UIL Vicenza nel quale viene annunciato un sit-in di protesta per martedì prossimo 28 febbraio, alle 18.30, davanti al municipio di Bassano del Grappa, in concomitanza con l’inizio dei lavori del consiglio comunale.
Un sit-in per esprimere le varie voci di dissenso sull’attuale situazione dell’ente cittadino di accoglienza e di assistenza per gli anziani: Coro Seduto.
Nel comunicato i vertici sindacali ribadiscono la propria presa di posizione contro la gestione della Casa di Riposo, i “rincari inauditi alle rette” e la prospettiva di “privatizzazione” ovvero “de-pubblicizzazione” dell’istituto, come dal testo che segue:

COMUNICATO

Casa di Riposo ISACC di Bassano del Grappa:
CGIL CISL UIL, insieme alle categorie che rappresentano lavoratori e pensionati,
organizzano un sit-in di protesta il 28 febbraio, alle 18.30,davanti al Municipio di Bassano del Grappa


In occasione del Consiglio Comunale fissato alle 18.30 del 28 febbraio 2023, CGIL CISL UIL Vicenza, insieme alle categorie che rappresentano lavoratori e pensionati, hanno indetto un sit-in di protesta, davanti alla sede comunale, per la grave situazione della Casa di Riposo ISACC di Bassano del Grappa.
Le dichiarazioni pubbliche emerse negli ultimi giorni, da parte dei diversi attori politici coinvolti nella vicenda, danno la rappresentazione plastica di una situazione arrivata ormai ad un punto di rottura, che a nostro avviso riguarda non solo la conduzione politica dell’IPAB, ma anche la sua direzione organizzativa.
Riteniamo stiano venendo meno i pilastri per cui questa Amministrazione, anche nella sua parte Dirigenziale, possa continuare a condurre la struttura.
L’ISACC ha applicato rincari inauditi alle rette, unici in tutto il territorio vicentino.
E questo mentre alcuni servizi agli ospiti venivano a mancare, venivano trasformati a pagamento o appaltati, con conseguente riduzione di quella qualità dell’assistenza, un tempo riconosciuta da ospiti e familiari.
Il Presidente persevera nell’affermare che il costo del personale è eccessivo, che parte del personale è “reticente”, lasciando mano libera poi ad una gestione organizzativa a dir poco discutibile.
Serve smetterla di cavillare sulla differenza tra “privatizzazione” e “de-pubblicizzazione”, mentre la realtà è una sola, vale a dire che si vuole fare cassa sul costo del lavoro, sulle condizioni di chi eroga il servizio. E questo mentre vi è carenza di organico e un clima organizzativo interno sempre più pesante. Questo ci indigna, anche conoscendo lo sforzo posto in essere dai professionisti, che ogni giorno prestano la loro opera nelle strutture Sturm e Villa Serena.
Se CdA e Dirigenza vogliono “conquistarsi il personale”, serve un vero, profondo, radicale cambio di passo. Serve smetterla di considerare e trattare il personale come un costo da abbattere. Serve rendersi conto che la qualità delle condizioni di vita delle persone che risiedono all’interno della struttura dipende in larga parte da una buona organizzazione del lavoro di assistenza. Lavoro che deve essere valorizzato, favorendo un clima organizzativo sereno e dignitoso.

RIBADIAMO ANCORA UNA VOLTA

- Il nostro fermo NO ad ogni forma di privatizzazione/de-pubblicizzazione del servizio pubblico
- NO ai rincari delle rette
- SÌ ai servizi e prestazioni agli ospiti che non prevedano pagamenti aggiuntivi
- SÌ a forme di razionalizzazione delle spese di acquisto o gestione aggregata con altre IPAB per favorire economie di scala
- NO a esternalizzazioni nascoste dietro la difficoltà di reperire personale


Vicenza, 25 febbraio 2023

I Segretari Generali
CGIL Vicenza Giampaolo Zanni
CISL Vicenza Raffaele Consiglio
UIL Vicenza Enrico Bianchi

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