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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
La Guerra di Luca
Luca Lotti, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega alle commemorazioni del Centenario della Grande Guerra, a Bassano: “Previsto il restauro dei luoghi e monumenti e il Tempio Ossario si può inserire in questo filone”
Pubblicato il 18-05-2014
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L'incontro col sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Luca Lotti, organizzato dai Giovani Democratici del Bassanese, è convocato alle ore 17 al Caffè dei Libri in città. L'atteso (nel senso letterale del termine) ospite si fa però aspettare per quasi un'ora, finché l'auto che lo porta a Bassano - condotta dal deputato e segretario regionale del Partito Democratico, il bellunese Roger De Menech - non viene finalmente “segnalata” all'ingresso del centro storico.
E neanche a farlo apposta, l'onorevole e chauffeur per l'occasione De Menech, contattato al telefono dalla collega senatrice Rosanna Filippin, fornisce “a vista” la geolocalizzazione della sua vettura arrivata quasi a destinazione: “Siamo davanti a una grande chiesa coi mattoni rossi.”
Neanche a farlo apposta, appunto: perché quella grande chiesa coi mattoni rossi - ovvero il Tempio Ossario e quindi la questione della sua riapertura - rappresenta come noto uno dei grandi temi, ripresi con insistenza soprattutto da alcune parti politiche in questa campagna elettorale, correlati alle celebrazioni del Centenario della Prima Guerra Mondiale.
La senatrice Rosanna Filippin, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Luca Lotti e il candidato sindaco Riccardo Poletto (foto Alessandro Tich)
Anche Riccardo Poletto, candidato sindaco della coalizione di centrosinistra, ha inserito nel suo programma la proposta di candidare Bassano come “città italiana dove celebrare i Cent'anni della Grande Guerra”. Un'ambizione che non può fare a meno della riapertura al culto popolare, alla pietà dei famigliari e alle visite turistiche del Tempio dove riposano i resti di oltre 5500 caduti degli eventi bellici del '900.
“Bassano 2015/2018. Cent'anni di storia per guardare avanti” è il titolo dell'incontro che i boys del PD di Bassano presieduti da Antonio Fiorese hanno promosso per un confronto sulle prospettive concrete delle celebrazioni del Centenario della Grande Guerra in chiave bassanese.
E Luca Lotti, esponente del PD, è l'uomo-chiave con cui parlarne: oltre alla cruciale delega all'Editoria, da un mese circa il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio detiene per il governo anche la delega alle commemorazioni del Centenario della Grande Guerra. Arrivare a lui significa arrivare al vertice di Palazzo Chigi: toscano come Renzi, di Montelupo Fiorentino, Lotti è stato ed è infatti il più stretto collaboratore del premier, di cui è già stato capo di gabinetto alla Provincia e al Comune di Firenze.
L'arrivo in via Gamba del “braccio destro” del Presidente del Consiglio non coincide però ancora con l'inizio dell'incontro pubblico, a cui parteciperà tra gli altri - arrivando con quasi mezz'ora di ritardo rispetto all'ora di ritardo già accumulata - anche la deputata e capolista alle europee del Partito Democratico Alessandra Moretti. Perché Lotti, dopo le foto di rito per la stampa, viene accompagnato in un angolo riservato del Caffè dei Libri dove lo attendono il vicesindaco e assessore alla Cultura Carlo Ferraro e il presidente del Comitato Celebrazioni Storiche nel nome del Grappa Nino Balestra, con i quali l'ospite di governo si intrattiene a colloquio assieme al candidato sindaco Poletto. Un colloquio “strategico”, molto probabilmente, per esprimere in separata sede al sottosegretario le istanze della città circa il suo ruolo e i suoi monumenti da recuperare nell'imminenza delle commemorazioni dell'evento bellico che si protrarranno fino al 2018.
“Le intenzioni del governo - esordisce Luca Lotti parlando finalmente al pubblico - sono quelle di elaborare a partire dal prossimo mese il programma di organizzazione sui territori delle commemorazioni. Dal 2015 il Centenario riguarderà anche l'Italia. Noi ci siamo posti un tema, che è quello della conoscenza dei fatti, sul quale collabora un Comitato composto dai più importanti professori di Storia contemporanea. Gli studenti non conoscono la Storia perché a casa non si sono più i nonni che la raccontano. Abbiamo quindi individuato due filoni: il primo è portare nelle scuole il racconto della Prima Guerra Mondiale, che cosa è stata e perché è avvenuta. A settembre presenteremo al Festival di Venezia un film realizzato dai governi precedenti che racconta la guerra non solo in maniera didattica ma anche illustrativa, e che sarà quindi destinato alle scuole, per portare i ragazzi a vivere i luoghi della Grande Guerra.”
“Il secondo filone - prosegue il sottosegretario di governo - è storico-culturale. La commemorazione diventa occasione culturale per far vivere il nostro, il vostro territorio. Questo governo si pone l'obiettivo di dare l'opportunità che dalla guerra si possano far vivere i nostri territori dal punto di vista turistico.”
“C'è poi un terzo filone - aggiunge - che è quello del restauro fisico dei monumenti e dei luoghi collegati alla Prima Guerra Mondiale. Partiremo dal Sacrario di Redipuglia, dove il 2 giugno ci sarà la manifestazione di apertura del Centenario col presidente Napolitano e con un concerto diretto da maestro Muti.”
“Su questo filone - conclude Lotti - si può inserire il Tempio Ossario, che è una delle questioni più sentite del vostro territorio. Sono convinto che si possa inserire nel percorso della Grande Guerra e si possano trovare i fondi necessari al completamento del suo restauro. Mi auguro di tagliare il nastro con chi mi auguro che sia il prossimo sindaco di Bassano.”
Il riferimento esplicito, ovviamente, è per Riccardo Poletto che nel suo intervento afferma: “Una città non si sceglie la collocazione geografica e non si sceglie la collocazione storica. Ma che Bassano sia geograficamente e storicamente al centro di un territorio è un dato di fatto. Di conseguenza deve avere un ruolo di primo piano nella partecipazione alle celebrazioni.”
“Noi vogliamo giocare questa carta - dichiara ancora il candidato sindaco - con lo sviluppo del territorio, uscire dai libri e andare sui luoghi, rivolgendoci a scuole e turisti con un marketing territoriale sul piano storico.”
Poletto lancia anche un'altra proposta: “Realizzare a Bassano un Festival di alto livello, come il festival della Filosofia di Modena o il Festival dell'Economia di Trento. Bassano può ambire a un Festival della Storia Contemporanea, a cadenza almeno biennale.”
“Bassano deve avere un ruolo nel Centenario - conclude Poletto - non solo per il Tempio Ossario e per il Monumento ai Caduti. Sulla Grande Guerra dobbiamo diventare un museo naturale all'aperto. Pensiamo in parallelo a cosa fare sul Grappa. Prendiamo a modello la Francia per quello che ha saputo fare sui territori dello sbarco in Normandia per sviluppare un percorso analogo anche nei nostri luoghi.”
Ergo: Bassano propone, Governo Renzi recepisce. La nostra città, a giudicare dall'intervento del sottosegretario Lotti, può costruire quindi un “filo diretto” con la stanza dei bottoni del Centenario in vista delle prossime celebrazioni.
Con un'ulteriore “vicinanza”, sotto il profilo dei progetti di valorizzazione storico-turistica del territorio finanziabili dall'Europa, annunciata dall'aspirante europarlamentare Moretti.
Per cui concludiamo, rovesciando l'ambito politico, con la stessa domanda finale del nostro articolo sulla Caserma Montegrappa e la coalizione di centrodestra: sarà così anche se il prossimo sindaco di Bassano non si chiamerà Riccardo Poletto?
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