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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Il Partito dell'Asparago
Candidati in evidenza alla cerimonia di premiazione della 79^ Mostra Concorso dell'Asparago Dop di Bassano, vinta da una produttrice di Cassola. E il presidente di Coldiretti Cerantola si appella ai politici per tutelare i prodotti locali dagli OGM
Pubblicato il 22-04-2014
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Che sia agricola oppure elettorale, sempre di campagna si tratta.
E così, la tradizionale Mostra Concorso dell'Asparago Dop di Bassano in piazza Libertà - giunta quest'anno alla 79^ edizione e organizzata a poco più di un mese dal voto per le elezioni europee ed amministrative - vede l'intervento sul palco, nel consueto parterre delle autorità, di alcuni notabili direttamente interessati all'appuntamento con le urne del 25 maggio.
Ci sono gli europarlamentari uscenti Sergio Berlato e Mara Bizzotto: entrambi aspirano a riconquistare un seggio europeo. Con la novità di Berlato - a Bruxelles e Strasburgo già da tre legislature, e deputato europeo uscente del gruppo Ppe-FI - che dopo essere stato escluso dalle candidature di Forza Italia tenta l'euro-poker tra le file di Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale.

Le autorità sul palco della 79^ Mostra Concorso dell'Asparago in piazza Libertà a Bassano (foto Alessandro Tich)
C'è anche il sindaco di Pove del Grappa Orio Mocellin, invitato a parlare al microfono dal leggendario presidente dell'Associazione Tutela Asparago Dop di Bassano Piergiorgio Bizzotto in nome del consolidato trinomio “sparasi, ovi e oio”. Anche Mocellin è della partita: alle amministrative del suo Comune, a capo della civica “Pove di tutti”, tenterà il bis.
Persino Luca Maria Chenet, il candidato più “chiacchierato” della pre-campagna elettorale in città, compare sul palco delle autorità pur non essendo più il presidente di Confcommercio Bassano, associazione che nell'occasione ha delegato in propria rappresentanza il nuovo vice presidente vicario Nico Cattarin.
Chenet presenzia infatti tra gli ospiti istituzionali dell'evento - e come tale ha preso anche parte in mattinata alla giuria del concorso, con tanto di stola bianca attorno al collo - in veste di rappresentante della Confraternita dell'Asparago Bianco di Bassano Dop che lo ha nominato tra i suoi “confratelli”, alla cena inaugurale della rassegna dell'Asparago dei Ristoratori Bassanesi alle Cantine Maculan di Breganze, appena una ventina di giorni fa.
Qualche altro candidato sparso alle amministrative bassanesi, sia di centrodestra che di centrosinistra, fa capolino tra il pubblico della cerimonia di premiazione: anche se piove (la pioggia poi “grazierà” i presenti dopo qualche minuto) un giro in piazza per farsi vedere non fa mai male.
Ce n'è quanto basta per formare l'ipotetico Partito dell'Asparago, formazione trasversale accomunata dalla vicinanza politico-programmatica dei suoi aderenti nei confronti dei destini del turione bassanese.
Ma la vera lista in corsa oggi è quella del programma della manifestazione: il conferimento dei premi ai migliori concorrenti selezionati tra i produttori dei 21 mazzi di Asparago bianco Dop in concorso, seguito dalla degustazione al pubblico del risotto di asparagi preparato nello stand del Gruppo Ristoratori Bassanesi, nei secoli fedele alla promozione del prodotto principe dell’agricoltura del nostro territorio.
Piergiorgio Bizzotto, presidente dell'Associazione che tutela il marchio Dop, nel suo intervento introduttivo sottolinea la necessità, per garantire futuro del prodotto, di favorire ai giovani l'ingresso nell'agricoltura: “Abbiamo bisogno di ricambio.”
“Si dice Asparago di Bassano, ma qui di solito vincono gli asparagi di Rosà o di Cassola, perché l'Asparago di Bassano è l'Asparago del territorio - rileva il sindaco Stefano Cimatti-. In questi cinque anni ho visto una crescita enorme, i due consorzi sono diventati uno. E poi i ristoratori, i rapporti con le scuole, l'affiatamento di tutti gli attori in campo. Speriamo di intraprendere simili percorsi anche con altre colture, di altri periodi dell'anno, perché abbiamo bisogno di sempre più turismo.”
Parola con cui concorda il vicesindaco di Rosà Manuela Lanzarin: “E' un segnale di comunità che vuole investire sui prodotti locali e le eccellenze del territorio.”
E che in fatto di controlli e di tutela del prodotto non si scherzi, lo conferma Gianluca Fregolent, dirigente dell'Ufficio Repressione Frodi dei Prodotti Agroalimentari di Conegliano, emanazione del Ministero delle Politiche Agricole: “Per noi del ministero il lavoro è quello di valorizzare l'Asparago di Bassano Dop. Ai consumatori chiedo di preferire gli asparagi col bindello che ne certifica la provenienza. E' la garanzia di un prodotto certificato dal disciplinare di produzione e dai controlli e dalla serietà di chi lo produce e di chi lo fa certificare.”
“La tipicità e la salubrità vanno garantite - dichiara Sergio Berlato -. Un plauso agli imprenditori, che devono spesso combattere contro le avversità della burocrazia che non sempre aiuta. Ma come abbiamo visto c'è anche una buona burocrazia per valorizzare il prodotto, a tutela del reddito e anche del territorio, grazie alla manutenzione quotidiana ad opera degli agricoltori.”
“L'impegno delle istituzioni, dai Comuni al Parlamento Europeo - afferma Mara Bizzotto - deve essere a tutela dei produttori ma anche dei consumatori. Non sempre l'Unione Europea va in questa direzione. Serve l'impegno di tutti noi contro tanti altri Paesi che non vorrebbero che ci fosse questo controllo.”
Nico Cattarin, per Confcommercio Bassano, sembra quasi lanciare un messaggio ai futuri assessori all'Urbanistica della città e del circondario: “Più spazio all'agricoltura, non cementificare ulteriormente il territorio e tutelare il prodotto.”
Sergio Dussin, presidente dei Ristoratori Bassanesi, rimarca il proficuo rapporto instaurato con i giovani grazie alla rassegna Asparagi&Vespaiolo, dando appuntamento al “Camin” il 30 aprile per il concorso tra le Scuole Alberghiere impegnate nelle “giovani ricette con l'Asparago”.
Mentre Martino Cerantola, presidente provinciale di Coldiretti, lancia un appello ai politici presenti: “I consumatori sono al nostro fianco, perché sanno che utilizziamo il prodotto del nostro territorio. Abbiamo il marchio Dop, non vogliamo assolutamente l'OGM a danneggiare tutte queste eccellenze del territorio.”
“Buon risotto a tutti” - conclude, o anzi pensa di concludere il sempre imprevedibile presidente dell'Associazione a Tutela dell'Asparago Piergiorgio Bizzotto, che si dimentica di dare inizio alle premiazioni del concorso, ovvero del motivo per il quale siamo tutti qui riuniti.
Risata generale, poi il cerimoniale della 79^ Mostra Concorso dell'Asparago Bianco di Bassano Dop viene ripristinato. Salgono sul palco i dieci migliori produttori classificati dalla giuria. E la signora Luisa Parolin di Cassola fa l'en plein: con i due mazzi presentati in mostra vince infatti sia il 1° che il 2° premio. Sul podio, al terzo posto, un'altra produttrice: Milva Griggion di Rosà.
Si conferma la tradizione, come già pronosticato dal sindaco: sarà anche l'Asparago di Bassano, ma i mazzi più belli e meglio confezionati provengono ancora una volta dai Comuni contermini.
A proposito: e il Partito dell'Asparago? Ne riparliamo, a Dio piacendo, nel 2019.
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