Pubblicità

Opera Estate Festival

Pubblicità

Opera Estate Festival

Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it

Attualità

Cassola istituisce il cimitero per i feti abortiti

La giunta Pasinato, su proposta del sindaco, delibera di individuare uno spazio cimiteriale, a Cassola e a San Zeno, per i “bambini mai nati”. Con trasporto e inumazione a carico del Comune. Istituito anche il “Registro dei bambini mai nati”

Pubblicato il 07-11-2013
Visto 4.864 volte

Pubblicità

Opera Estate Festival

Non è il primo caso in Italia: iniziative del genere sono già state messe in atto in città come Roma, Monopoli in Puglia e anche nella renziana Firenze.
Ma quanto deciso dalla giunta comunale di Cassola - con una delibera, come sottolinea un comunicato stampa del Comune, “fortemente voluta dal sindaco Silvia Pasinato” - è destinato comunque a far rumore.
L'Amministrazione cassolese ha infatti approvato l'individuazione di un apposito spazio cimiteriale, sia nel cimitero di Cassola che in quello di San Zeno, riservato ai “bambini mai nati”.

Il municipio di Cassola (foto: archivio Bassanonet)

“Così, infatti, da oggi - prosegue la nota stampa comunale - si chiamano a Cassola quelli che la legge definisce freddamente con il termine di “prodotti abortivi”. A Cassola l’Amministrazione sceglie, dunque, di consentire una degna sepoltura anche a quei piccoli morti di aborto per i quali, sotto le 28 settimane, la sepoltura è prevista per legge solo su richiesta delle madri.”
Ma non è tutto: la giunta comunale ha deciso di andare oltre scegliendo di istituire anche il “Registro dei bambini mai nati” e arrivando addirittura a farsi carico delle spese funebri. “Il servizio di inumazione - si legge nella delibera - spetterà al Comune per i genitori residenti nel Comune” ed inoltre “il costo del servizio di trasporto, quantificato in presunti 500 euro annui, sarà a carico del Comune”.
“È mio dovere, come amministratore comunale - commenta il sindaco Silvia Pasinato -, impegnarmi a riportare fra noi anche quei valori etici e morali che fanno parte della nostra cultura e della nostra tradizione di vita cristiana. Approfitto del ruolo di sindaco per fare anche questo: dare una scossa, scuotere le coscienze. Sento di avere il dovere di impegnarmi affinché nel mio piccolo, anche io, possa cambiare qualcosa su un tema così importante quale quello del rispetto della vita umana.”
“Questa delibera - prosegue il primo cittadino - nasce così: mi sono state fornite alcune informazioni in merito a cosa accade oggi ai feti abortiti e ai limiti imposti dalla legge con cui devono scontrarsi i genitori desiderosi di fare una sepoltura ai loro figli. Trovo agghiacciante che la legge definisca un feto senza vita al di sotto le 27 settimane di gestazione un “prodotto abortivo”. È agghiacciante per come da cristiana sono cresciuta e lo è per l'ambiente cristiano in cui viviamo che venga data tale definizione ad un esserino che fino a qualche istante prima viveva dentro il corpo di una donna. 
Ancora peggio mi sono sentita quando ho compreso che il “bambino mai nato” viene trattato come un rifiuto e in quanto tale smaltito.”
“Per questo - afferma ancora il sindaco -, ho proposto alla giunta del Comune di Cassola di intervenire: abbiamo cambiato il termine “prodotto abortivo” con bambino mai nato, abbiamo individuato nei cimiteri comunali le aree dove dare degna sepoltura ai bambini che non riescono a venire al mondo, abbiamo scelto che sia il Comune, dietro richiesta dei genitori, ad accollarsi le spese per il trasporto e la sepoltura della salma e abbiamo istituito presso l'ufficio dello stato civile il Registro dei bambini mai nati.
Proprio quest'ultima scelta va nel senso di riconoscere la vita fin dal primo momento del concepimento e di riconoscere il concepito come parte della nostra comunità.”

“Credo che l'attività di un sindaco - conclude Silvia Pasinato - non si debba fermare alle opere pubbliche, alla sicurezza, a far quadrare i conti: ho l'onore di lavorare al servizio della comunità di Cassola e desidero farlo portando anche quello che come persona sento sia giusto. In questo atteggiamento nasce la scelta fatta dalla giunta: dare pieno riconoscimento della vita che c'era per i bambini mai nati, dare un modo per rimanere vicini ai loro genitori, assieme ai quali sono una famiglia.
 Non diamo per scontato che uno stato laico vada sempre bene, non diamo per scontato che se è stato deciso così, allora va bene lo stesso. Come persone ci dobbiamo impegnare di più affinché i valori etico morali della nostra tradizione cristiana siano nelle nostre azioni e nelle nostre scelte, dalle più semplici alle più complesse.”

Pubblicità

Opera Estate Festival

Più visti

1

Attualità

11-06-2025

Aria di Gaza

Visto 11.382 volte

2

Attualità

09-06-2025

Tempio da perdere

Visto 9.812 volte

3

Politica

10-06-2025

Justice League

Visto 9.724 volte

4

Attualità

10-06-2025

Tant’è Viero

Visto 9.415 volte

5

Attualità

12-06-2025

Finanziamento a pioggia

Visto 8.083 volte

6

Attualità

13-06-2025

Humanum Est

Visto 7.837 volte

7

Attualità

14-06-2025

Poste Germaniche

Visto 3.646 volte

8

Interviste

09-06-2025

Resistere: inaugurazione giovedì della nona edizione

Visto 3.471 volte

9

Attualità

14-06-2025

Gaza a Colori

Visto 3.177 volte

10

Magazine

12-06-2025

Accesi i riflettori, su Resistere

Visto 3.044 volte

1

Attualità

11-06-2025

Aria di Gaza

Visto 11.382 volte

2

Attualità

20-05-2025

Imperscrutabili

Visto 11.243 volte

3

Cronaca

23-05-2025

Tetto in fiamme, paura a Solagna

Visto 10.922 volte

4

Politica

23-05-2025

Castellan & Garfunkel

Visto 10.815 volte

5

Attualità

26-05-2025

H demia

Visto 10.637 volte

6

Attualità

21-05-2025

Vacanze Romane

Visto 10.552 volte

7

Politica

04-06-2025

La Pedemontata

Visto 10.501 volte

8

Attualità

16-05-2025

Caro Sergio ti scrivo

Visto 10.445 volte

9

Attualità

27-05-2025

Io, Robot

Visto 10.279 volte

10

Attualità

23-05-2025

Voci di corridoio

Visto 10.277 volte