Ultimora
6 Nov 2025 18:27
Investita da un camion, morta 55enne a Verona
6 Nov 2025 18:23
A Verona 'Beauty in Action', le Olimpiadi salutano con Bolle
6 Nov 2025 17:54
Camion investe pedone, morto un 55enne a Verona
6 Nov 2025 17:36
Uno stadio due sfide,al Bentegodi in campo anche Verona Women
6 Nov 2025 17:33
'Dire, fare, amare' una borsa finanzia la fondazione Cecchettin
6 Nov 2025 16:52
Fiamme nel Vicentino, incendio ai magazzini Munari
6 Nov 2025 22:57
Europa League: Glasgow Rangers-Roma 0-2
6 Nov 2025 21:11
Due ragazzini investiti a Milano in diversi incidenti, uno è molto grave. È caccia a un pirata
6 Nov 2025 21:03
Europa League: in campo Glasgow Rangers-Roma 0-0 DIRETTA
6 Nov 2025 20:56
Europa League: in campo alle 21 Glasgow Rangers-Roma 0-0 DIRETTA
6 Nov 2025 20:45
I primi 100 giorni di Mamdani, 200 legali contro Trump
6 Nov 2025 20:31
Nancy Pelosi si ritira. Trump: 'Gran cosa per gli Usa'
Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Trattato di Parcheggiologia
Il “principio del minimo sforzo” applicato nel parcheggio di un'autovettura al Prato 2 a Bassano
Pubblicato il 06-09-2013
Visto 3.857 volte
Ho deciso: quando ne avrò il tempo e il modo, dovrò scrivere un trattato di Parcheggiologia.
Di cosa si tratta? E' una nuova scienza che studia la psicologia e le abitudini del parcheggio, con particolare riferimento al significativo habitat stradale di Bassano del Grappa.
Come l'Etologia studia il comportamento degli animali nel loro ambiente naturale, così la Parcheggiologia analizza l'istinto primordiale dell'Homo Sapiens Movens, e cioè dell'uomo che si muove al volante di un'automobile, nei confronti del suo contesto di riferimento: una nicchia ecologica costituita da strisce blu a pagamento assolutamente da evitare e da strisce bianche gratuite assolutamente da occupare.
Foto Alessandro Tich
Neanche queste ultime, tuttavia, rappresentano sempre e comunque l'opzione prioritaria dell'Homo Movens bassanese.
Questa mattina, infatti, ho parcheggiato la mia macchina al Prato 2, il parcheggio gratuito ex “Annette” collocato a ridosso di via S. Anna e di Prato Santa Caterina, a due passi dal centro storico. Non ho avuto problemi a parcheggiare l'auto: c'erano posti liberi a volontà. Al Prato 2, del resto, eccezion fatta per le mattine di mercato, uno spazio libero a strisce bianche lo si trova praticamente sempre.
Ma ecco che, mentre mi apprestavo ad uscire dal posteggio, è arrivata un'auto il cui conducente, pur vedendo l'ampia disponibilità di parcheggi, si è fermato proprio accanto all'uscita e ha fatto manovra per lasciare la vettura - come vedete nella nostra foto - in area non consentita, attaccata al muretto e al paletto di delimitazione, a un metro dall'uscita medesima.
L'Homo Movens in questione, un baldo giovanotto, si è quindi incamminato in direzione del centro senza neppure lo sforzo di percorrere quella qualche decina di metri in più che avrebbe dovuto fare a piedi nel caso avesse parcheggiato regolarmente.
Un comportamento interessante - condiviso, ad esempio, da altri frequentatori motorizzati del centro che per non consumare troppo le suole delle scarpe ambiscono a lasciare l'auto in Ztl a tutti i costi - e per questo degno di studio.
Ci viene incontro, in tal senso, un raffronto con la stessa Etologia e il suo “principio del minimo sforzo”: gli animali, per arrivare al cibo e all'acqua e conservare le energie necessarie all'approvvigionamento, fanno il percorso più semplice e meno dispendioso.
Da cui la prima legge, appunto quella del minimo sforzo, della Parcheggiologia bassanese: ogni metro risparmiato, rispetto alla destinazione in centro storico, è un soldo guadagnato.
Meditate gente, meditate.
Più visti
Imprese
01-11-2025
Crisi d'impresa in Veneto: Il 36% delle aziende pronte a chiudere (o cedere)
Visto 5.992 volte
Attualità
21-10-2025
Syncro System celebra 65 anni di attività con una giornata di festa
Visto 11.689 volte




