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Schede sanitarie Ulss 3: “Un giudizio in chiaroscuro”

Pubblicato il 08-07-2013
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Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa, trasmesso in redazione dai Coordinamenti di Bassano-Marostica e dei Sette Comuni del Partito Democratico:

COMUNICATO

Foto: archivio Bassanonet


LE SCHEDE DI DOTAZIONE OSPEDALIERA E TERRITORIALE DELL’ASL 3 (I COORDINAMENTI DI BASSANO - MAROSTICA E DEI SETTE COMUNI DEL PARTITO DEMOCRATICO)

Dalla prima ipotesi di tagli lineari e ingiustificati alla sanità della nostra ASL, siamo giunti ad un risultato diciamo intermedio. Non del tutto negativo, ma neppure eccessivamente incoraggiante, per l’ospedale di Bassano Asiago e per il territorio.
I coordinamenti territoriali del PD di Bassano - Marostica e dei Sette Comuni danno un giudizio in chiaroscuro delle trasformazioni in vista, sapendo che tutto deriva dalla programmazione contenuta nel Piano Socio Sanitario emanato alcuni mesi fa dalla Regione. Il nostro ospedale è definito come spoke, ossia raggio, non uno degli hub, cioè punto di riferimento principale dell’organizzazione sanitaria: certo tutto deriva da là, e siamo consapevoli che gli ospedali hub sono quelli dei capoluoghi di provincia. Ma andiamo con ordine.

Tagli ai primariati: bene il salvataggio della Chirurgia Vascolare e del Laboratorio Analisi; un punto interrogativo sulla soppressione di quello dell’Anatomia Patologica. Chiediamo assolutamente che la messa in rete con Vicenza del lavoro del Primario, non comporti una riduzione della qualità del servizio (finora ben svolto) e un allungamento dei tempi di refertazione, altrimenti proprio non ci siamo. Nell’ASL 3 in definitiva perdiamo un primariato: oltre ad Anatomia Patologica perdiamo anche Chirurgia Generale di Asiago ed Ortopedia, ma guadagnamo l’apicalità del Pronto Soccorso di Asiago.

Posti letto ospedalieri e dotazioni territoriali: i massicci tagli degli anni scorsi si sono, per ora ridimensionati, anche se perdiamo 16 posti per acuti. Non possiamo chiaramente scendere sotto ai 3 posti per acuti per 1000 abitanti, anche perché la media provinciale è 3,2 e quella regionale è 3,5. Ma questo non può essere l’unico criterio, occorre anche considerare la distribuzione territoriale, e nella fattispecie, nella nostra ASL, la pianura e la montagna.
Non solo: occorre un ottimo servizio di day hospital, per sviluppare al massimo, l’assistenza giornaliera, quella che non necessita di ricovero, e che a Bassano e Asiago funziona egregiamente. Ancora: impossibile tagliare i posti letto se non si dota il territorio di quelle strutture intermedie in grado di assicurare l’assistenza ai post acuti, che sono soprattutto anziani e presentano fragilità evidenti e sempre più diffuse. Ci vuole insomma una riconversione territoriale della spesa, che finora però non si è sviluppata in modo adeguato. È corretto pertanto attivare i posti di ospedale di comunità (ne sono previsti 42, ai quali sottraiamo i 16 per acuti che perdiamo: ne guadagnamo 26): vedremo dove saranno distribuiti, e qui è assolutamente necessario monitorare lo sviluppo di queste strutture, da parte delle forze politiche e pure delle Amministrazioni locali, chiedendoci anzitutto se le risorse a disposizione sono sufficienti.

Medicina di gruppo integrata: la collaborazione fra medici di base, che, in associazione assicurano l’assistenza ai loro pazienti in modo continuativo, e vedremo se sarà per 24 ore al giorno e per 7 giorni alla settimana, come viene prospettato. Deve partire anche da noi, ed è necessaria una stretta collaborazione fra ASL e Amministrazioni locali, poiché gli spazi di lavoro per i Medici in gruppo devono trovare una collocazione adeguata, e rispondente alle necessità dei pazienti.

In conclusione, ci avviamo verso un invecchiamento generale della popolazione, dovuto all’aumento dell’aspettativa di vita, che comporta un incremento delle patologie croniche e delle disabilità: la programmazione sanitaria deve tenerne conto, anzitutto con il potenziamento delle strutture territoriali, senza tuttavia indebolire l’ospedale. Il nostro Partito è da sempre impegnato in un attento monitoraggio della gestione e dell’organizzazione sanitaria, e della sua evoluzione in rapporto al mutare della situazione ambientale.

I Coordinamenti del PD di Bassano Marostica e dei Sette Comuni

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