Connessioni contemporanee
Un dialogo col presente
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Redazione
Bassanonet.it
Pubblicato il 29-05-2023
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L’inaugurazione di uno dei più importanti impianti di biometano in Europa, svoltasi venerdì scorso a Schiavon, testimonia il grande dinamismo in campo energetico e dell’economia circolare che sta caratterizzando anche il tessuto produttivo vicentino.
L’impianto di Schiavon trasformerà, come anticipato nei giorni scorsi (www.bassanonet.it/economia/30662-il_metano_ti_d_una_mano.html), i reflui zootecnici di più di un centinaio di aziende agricole locali in energia rinnovabile e fertilizzante naturale.
Parterre delle grandi occasioni per la cerimonia inaugurale: hanno presenziato, oltre agli esponenti della politica regionale e locale, il presidente nazionale di Coldiretti Ettore Prandini, il presidente nazionale di Legambiente Stefano Ciafani, e Piero Gattoni, presidente del CIB-Consorzio italiano biogas.
Un momento dell'inaugurazione
«Nel Dopoguerra l’Eni ha fatto grande l’Italia con i combustili fossili, oggi è possibile aprire un altro grande percorso di sviluppo dal basso, producendo una parte dell’energia che serve al Paese direttamente dalla collaborazione tra l’agricoltura e l’industria», ha dichiarato il presidente del CIB.
Lo stesso presidente di Legambiente ha rimarcato l’importanza di una visione comune tra gli ambientalisti e gli agricoltori in campo energetico, ribadendo che «progetti come questo di Schiavon sono da replicare dove è possibile in tutta Italia».
Per Stefano Svegliado, amministratore delegato di Motta Energia e EBS, uno dei promotori industriali del nuovo impianto di Schiavon, «il nuovo sito farà da volano per tutte le iniziative di economia circolare del territorio».
Secondo il capo nazionale di Coldiretti, Ettore Prandini, «siamo di fronte ad un fiore all’occhiello dell’Italia, una dimostrazione che l’agricoltura diventa sempre di più un motore di crescita dell’economia nazionale, che dà occupazione e concorre ad uno sviluppo sostenibile».
L’agricoltura è anche nei numeri uno degli assi portanti del made in Italy: per dare una idea, il solo comparto agricolo veneto – dati del 2022 - vale ben 7,7 miliardi di euro.
Presente alla tavola rotonda di inaugurazione anche Roberto Marcato, assessore allo Sviluppo economico e all’Energia della Regione Veneto.
«È importante ricordare che un impianto come quello di Schiavon per il suo funzionamento non utilizza e non “spreca” mais. Non sarebbe certamente etico produrre energia, come fanno in altri Paesi europei, utilizzando il mais, ovvero una materia prima che deve essere utilizzata in prima misura per produrre cibo».
Luca De Carlo, presidente della commissione Industria, commercio, turismo, agricoltura e produzione agroalimentare del Senato, ha assicurato il pieno supporto governativo a tutte le attività collegate all’economia dell’agricoltura:
«Non serve fondare un partito degli agricoltori – ha chiosato il senatore veneto di Fdi – perché c’è già ed è al governo».
Presente a Schiavon, ma solo in videoconferenza, anche Francesco Lollobrigida, ministro dell’Agricoltura.