Ultimora
26 Nov 2025 18:40
Milano-Cortina, accesa ad Olimpia la fiaccola dei Giochi
26 Nov 2025 17:27
Ciclista muore dopo scontro con auto nel Bellunese
26 Nov 2025 17:18
Scontro auto-autobus, un morto e un bambino di due ann ferito
26 Nov 2025 13:38
Frode fiscale, sequestrati 33 milioni di euro e 34 indagati
26 Nov 2025 12:43
A Padova diagnosi precocissime per il tumore al polmone
26 Nov 2025 12:39
Biennale: Wang Shu e Lu Wenyu direttori artistici Architettura
26 Nov 2025 23:10
Sparatoria a Washington, colpiti due soldati della Guardia Nazionale
26 Nov 2025 22:59
Champions League: Atletico Madrid-Inter 2-1
26 Nov 2025 22:53
Champions League, Francoforte-Atalanta 0-3
26 Nov 2025 21:14
Sparatoria vicino alla Casa Bianca, colpite almeno tre persone
26 Nov 2025 20:59
++ Sparatoria vicino a Casa Bianca, diverse persone colpite ++
Ha vinto il Golden Globe come miglior attore e molto probabilmente vincerà nuovamente nella notte del 27 febbraio l’Oscar tanto atteso. Colin Firth con Il discorso del re sancisce una volta per tutte la sua bravura e la sua eleganza recitativa già ammirata in A single man (che gli era valsa la Coppa Volpi a Venezia) e La ragazza con l’orecchino di perla.
In questo film, che attraversa più generi –dalla commedia al drammatico su uno sfondo storico e biografico- non solo interpreta un balbuziente, ma un balbuziente costretto, suo malgrado a diventare re.
Il film entra infatti con eleganza nelle vicende private del principe Alberto, duca di York, futuro re Giorgio VI, mostrandoci le sue paure e le sue ansie nel parlare in pubblico, e facendo luce sui traumi infantili e i rapporti famigliari che le hanno causate. Nel mezzo, la storia: la morte di Giorgio V, l’abdicazione per amore di Edoardo VIII, l’avvento di Hitler fino alla dichiarazione di guerra alla Germania nel 1939, discorso che dà il titolo al film.
Accanto a Firth, un sorprendente Geoffry Rush, che interpreta il logopedista che, dopo innumerevoli tentativi a vuoto, lo aiuterà a sconfiggere la paura e l’ansia di parlare in pubblico.
L’incontro-scontro, la complicità e gli alterchi fra i due in cui si contrappongono la freddezza inglese del duca di York all’umanità e l’intelligenza australiana dello specialista danno spazio e campo per mostrare la bravura dei due attori. A far loro da spalla, e da padrone, una Helena Bonham Carter ( Elizabeth Bowes-Lyon) che riesce a farsi notare anche senza lo zampino del marito Tim Burton.
Il tutto è incorniciato da una fotografia perfetta con inquadrature non convenzionali e sorprendenti, scenografie eleganti e raffinate quanto i costumi e le musiche ed un finale patriottico che riesce a colpire e commuovere oltre i confini inglesi. Tutto è dunque perfettamente in armonia, ora mancherebbe solo l’Oscar.
Il 27 novembre
- 27-11-2023TanGerin Dream
- 27-11-2023Vicenza di uccidere
- 27-11-2021Ai confini del virus
- 27-11-2021La Disfida di Bassano
- 27-11-2020Clamori in corso
- 27-11-2018Il lato destro della Luna
- 27-11-2017God Save the Bridge
- 27-11-2017Pina, Jacopo e Canova
- 27-11-2015L’Islam presunto
- 27-11-2013Lasciati all'oscuro
- 27-11-2013Tares, l'inutile “Sì”
- 27-11-2013Terzini di fascia
- 27-11-2012Rosà, i dubbi da spazzare
- 27-11-2010Union Forex: attività abusiva. Oltre 200 risparmiatori a rischio
- 27-11-2009Opere e progetti sul territorio
- 27-11-2009Il deserto dei Tartari
- 27-11-2008Bassano “vietata”
- 27-11-2008Crisi economica: parla la città
Più visti
Elezioni Regionali 2025
16-11-2025
Renzo Masolo: “Il mio impegno è quello di fare comunità”
Visto 24.362 volte
Elezioni Regionali 2025
10-11-2025
Elena Pavan: “Sono pronta a rimettermi in gioco”
Visto 20.350 volte
Elezioni Regionali 2025
14-11-2025
Andrea Nardin: “Mi propongo non per quello che prometto ma per quello che ho fatto”
Visto 19.944 volte
