Pubblicità

Rinascimento in bianco e nero

Pubblicità

Rinascimento in bianco e nero

RedazioneRedazione
Bassanonet.it

Magazine

E Chiurato fa tremare la terra ad "Arte?Luce"

Nuova performance dell'artista marosticense. Tre lampadari di zucchero "sbriciolati" come in un terremoto

Pubblicato il 27-09-2009
Visto 2.945 volte

Pubblicità

Rinascimento in bianco e nero

Porta il nome del tragico terremoto cinese TANGSHAN la nuova performance dell’artista marosticense Marco Chiurato, presentata giovedì sera scorso a Longa di Schiavon in occasione della mostra “Arte?Luce” organizzata da LUCE+ per festeggiare i 10 anni di dedizione nel settore dell'illuminazione
La serata ha visto protagonisti 10 artisti che hanno giocato con il tema della luce creando opere d’ingegno e creatività, riscuotendo consensi e apprezzamenti positivi da tutti i più di quattrocento presenti.
A Chiurato è stata riservata un’ala del piano superiore dello spazio dell’esposizione dove ha esibito tre sontuosi lampadari di zucchero, come è di consueto per la maggior parte delle sue opere, che a metà serata, al suono inquietante del sottofondo musicale e al trambusto delle macerie, sono stati fatti cadere dall’artista, sbriciolandosi in mille pezzi, che rapidamente si sono sparpagliati nella stanza e tra la gente.

Un momento della performace. Foto Alessandra Schiarante

La luce riflessa dai bianchi lampadari decorati un secondo dopo si è trasformata in ombra silenzio e desolazione, e Chiurato è riuscito a cogliere la sottile linea che divide il chiarore e le tenebre, come sempre rapendo gli sguardi basiti degli spettatori.
Fortuna-sfortuna vuole che un acquirente fosse interessato ai lampadari firmati dall’artista, e che gli avesse offerto ben 50.000 euro, ma si sa, l’arte non è amica del portafogli.

TANGSHAN

Luce: frammenti e parvenze di forza, purezza e vita.
L’uomo ha saputo catturarla, creando opere perfette in grado di emanarla e diffonderla.
Le luci dei lampadari si intrecciano così in una città carica di pulsioni vitali,
un turbinio di iridescenze, un continuo pullulare di fugaci lampi e bagliori.
Ore 03,42.
Mentre il rombo fulmineo e inatteso implode, i lampadari collassano e si infrangono al suolo
spargendo non più luce, ma una fitta oscurità, terrore, angoscia, urla, sgomento.
Nel buio che lo accerchia, l’uomo raccoglie alla cieca
i cocci delle proprie opere e della propria esistenza,
rassegnato e vinto, avvolto dal muto silenzio dei morti.

prefazione di Francesca Scomparin

Più visti

1

Attualità

22-04-2024

La storia siamo noi

Visto 11.543 volte

2

Politica

19-04-2024

Campagnolo per tutti

Visto 10.672 volte

3

Politica

19-04-2024

Van der Finco

Visto 10.161 volte

4

Politica

21-04-2024

Fort Zen

Visto 10.061 volte

5

Politica

22-04-2024

Euroberto

Visto 9.733 volte

6

Attualità

21-04-2024

Norwegian Wood

Visto 9.693 volte

7

Attualità

24-04-2024

Coffee Freak

Visto 6.719 volte

8

Lavoro

20-04-2024

Cottarelli in cattedra allo Scotton

Visto 6.234 volte

9

Politica

24-04-2024

E.R. - Zen in prima linea

Visto 5.678 volte

10

Attualità

25-04-2024

Belli Ciao

Visto 4.226 volte

1

Politica

06-04-2024

Teatro Verdi

Visto 14.245 volte

2

Politica

05-04-2024

Mazzocco in campagna

Visto 13.050 volte

3

Attualità

08-04-2024

La Terra è rotonda

Visto 12.466 volte

4

Attualità

22-04-2024

La storia siamo noi

Visto 11.543 volte

5

Attualità

15-04-2024

Signori della Corte

Visto 11.512 volte

6

Politica

07-04-2024

Gimme Five

Visto 11.503 volte

7

Attualità

27-03-2024

Dove sito?

Visto 11.493 volte

8

Politica

12-04-2024

Cavallin Marin

Visto 11.147 volte

9

Politica

09-04-2024

Carraro in carriera

Visto 11.022 volte

10

Politica

03-04-2024

Pavanti tutta

Visto 10.857 volte