Ultimora
27 Nov 2025 19:13
A Vicenza una mostra per celebrare il gioiello italiano
27 Nov 2025 17:57
Incidente nel Padovano, morto un uomo di 81 anni
27 Nov 2025 17:07
Sparò a un ladro, la sindaca di Rovigo lo riceve in Comune
27 Nov 2025 15:38
L'Università di Padova celebra Meneghetti e la Resistenza
27 Nov 2025 15:28
Chiello torna sul palco, tour nei club nel 2026
27 Nov 2025 15:24
Calcio: Verona; ancora out Serdar, vigilia tesa verso il Genoa
28 Nov 2025 05:56
Trump, stop all'immigrazione dai Paesi del Terzo Mondo
28 Nov 2025 05:54
Spento dopo quasi 48 ore il violento incendio di Hong Kong
28 Nov 2025 02:06
Trump, morta una delle due Guardie Nazionali ferite
28 Nov 2025 02:02
Trump, Tom Cruise è l'ultima vera star del cinema
27 Nov 2025 23:12
Europa League: la Roma piega il Midtjylland, ma è in ansia per Konè
27 Nov 2025 22:45
Bologna-Salisburgo 4-1 e Fiorentina-Aek Atene 0-1 DIRETTA e FOTO
Laura Vicenzi
Giornalista
Bassanonet.it
Alti e bassi, detti tra donne
La stagione teatrale bassanese ha portato in scena in due serate, al Remondini, il dramma da Pulitzer di Albee
Pubblicato il 28-03-2024
Visto 4.810 volte
È andato in scena al Teatro Remondini, in due serate, Tre donne alte, testo datato fine Novecento del drammaturgo americano Edward Albee, una produzione firmata Teatro dell’Elfo.
Nell’ultima settimana di marzo, la stagione teatrale bassanese, realizzata in collaborazione con Arteven, ha proposto per il suo settimo titolo in programma un testo celebre, vincitore anche il Premio Pulitzer nel 1994.
La pièce drammatica, diretta da Ferdinando Bruni, figura di primo piano della storia dell'Elfo dalla sua fondazione, ha visto protagoniste sul palco Ida Marinelli, Sara Borsarelli e Denise Brambillasca, in scena con loro Stepan Haban. In rappresentazione, le tre età della donna in una sorta di trittico per accostamento e compenetrazione, un classico delle arti figurative, sia declinato al maschile che al femminile, espresso con altri linguaggi.
da Tre donne alte (foto di Laila Pozzo)
La bella scenografia, curata da Francesco Frongia, ricca di panneggi e tutta in toni neutri e chiari, ha accolto il pubblico già abitata da tre figure femminili, anch’esse chiare e vagamente somiglianti, biondo bianche, lattee o rese angeliche. Sulla sinistra un grande e fastoso lampadario, a illuminare la camera da letto — più tardi lo si ritroverà steso a terra — e sulla destra il grande quadrante di un orologio senza lancette, che finirà poi appeso al soffitto: spazio e tempo già messi in torsione, ad assecondare il racconto.
In apparenza, i ruoli dei personaggi sono ben definiti: si tratta di una vecchia signora acciaccata e confusa, interpretata con maestria da Ida Marinelli; della sua badante, una donna sui cinquant’anni dai toni dimessi, piena di disincanto eppure amorevole (Borsarelli); infine di una giovane avvenente e “alta” segretaria di un avvocato, che con fare spiccio sventola all’aria delle carte da firmare (Brambillasca).
Le tre donne un po’ dialogano un po’ si danno al soliloquio, fittamente — niente di strano, siamo in gineceo del resto.
A condurre le danze è la signora novantenne, vestita con cura e ben ingioiellata, che ricorda e non ricorda ad alta voce fatti e persone passati e presenti della sua vita, entrando e uscendo dal bagno in siparietti da casa di riposo. A un certo punto ricomparirà con un braccio fasciato al collo, infragilita, diventata di vetro, e poco più avanti il primo atto si concluderà con lei sdraiata sul letto, vittima di un malore.
Nel secondo atto la donna ricompare in scena in duplice veste: inferma, immobile nel letto di morte e il suo doppio invece molto vitale, impegnato a conversare con le altre. Si svela subito il gioco delle parti di Albee: messe affiancate in contemporanea ci sono tre età della stessa donna. Gli uomini importanti di cui parlano a tre voci le interpreti sono in realtà lo stesso uomo — un tale basso e infedele, che però sapeva farle ridere; il figlio che nominano, e che compare educato e curato in scena, è quello che la più giovane avrà, che la cinquantenne ha fatto fuggire e che la signora anziana in qualche modo ha ritrovato e riavuto con sé.
Tutta una vita si snoda attraverso dialoghi posti su piani paralleli, in alcuni punti in distorsione resi incidenti. Se la gaia gioventù, interpretata con il giusto entusiasmo e un sovrappiù di apprezzata bionda bellezza da Denise Brambillasca, freme di vita, capricciosa e affamata d’amore per gli uomini alti, la donna adulta abita curiosa il suo disincanto (a volte ci convive serenamente a volte no), guarda gli orizzonti che la circondano con profondità inedite, il suo sguardo è al culmine dell’acutezza e questo le piace; la novantenne può voltarsi indietro e incontrare se non con ammirazione finalmente senza astio la donna giovane e adulta che è stata. Nell’ultima parte, il ricomporsi graduale di questa figura di donna avviene spontaneo, grazie alla bravura delle interpreti, all’altezza. Un’età racconta l’altra, ciascuna con il suo linguaggio modellato dall’anagrafica, tutto procede e retrocede in uno rispecchiamento continuo.
Ci sono momenti che invitano al sorriso nel corso dello spettacolo, quando si entra in piccoli istanti della quotidianità di vecchi che tornano bambini — sorriso, se è riso è un po’ amaro — e poi quando nelle conversazioni entrano particolari che evocano momenti erotici tra il goffo e il boccaccesco. La cifra della pièce resta comunque drammatica, esplora cos’è in fondo lo spettacolo della vita, e se sia possibile, grazie alla narrazione di noi che forse è possibile imparare a praticare, uscire di scena contenti.
Applausi, dal pubblico bassanese.
Il 28 novembre
- 28-11-2024Di padre in figlie
- 28-11-2023Road to Nigeria
- 28-11-2023Cerva Unchained
- 28-11-2022Grande Fratello Vip
- 28-11-2020Ma che bel museo
- 28-11-2019Bigoli di coda
- 28-11-2019Funghi e Meloni
- 28-11-2019Polizia bilocale
- 28-11-2018No Logo
- 28-11-2017La controfigura
- 28-11-2016Siamo al verde
- 28-11-2016Un premio in bike-checa
- 28-11-2015Vado al Massimo
- 28-11-2014Mercatino di Natale a Bassano, il programma del weekend
- 28-11-2014Se son lose, fiolilanno
- 28-11-2014Etra del Sud
- 28-11-2014Vaccino Fluad, la voce dell'Ulss
- 28-11-2013Consoliamoci col Diplodoco
- 28-11-2013Tares: polemiche e minacce
- 28-11-2012Un'azione comune per combattere la criminalità
- 28-11-2011Asparagi e ristoratori: rivoluzione in vista?
- 28-11-2011Pdl all'attacco: “Vogliamo tornare a determinare le sorti di Bassano”
- 28-11-2011Primo giorno di scuola per la ZTL
- 28-11-2009Cimatti: “Il “Grifone”? Iniziativa giusta, in un luogo assolutamente sbagliato”
- 28-11-2009Nasce il “Polo Museale Santa Chiara”
- 28-11-2009Ernesto Marcadella, il giorno del commiato
- 28-11-2008Fusaro: sì alla perizia psichiatrica
- 28-11-2008Sindaci in guerra contro le "briglie" sul Brenta
Più visti
Elezioni Regionali 2025
16-11-2025
Renzo Masolo: “Il mio impegno è quello di fare comunità”
Visto 24.402 volte
Elezioni Regionali 2025
10-11-2025
Elena Pavan: “Sono pronta a rimettermi in gioco”
Visto 20.380 volte
Elezioni Regionali 2025
14-11-2025
Andrea Nardin: “Mi propongo non per quello che prometto ma per quello che ho fatto”
Visto 19.983 volte
