Pubblicità

Connessioni Contemporanee

Pubblicità

Connessioni Contemporanee

Laura VicenziLaura Vicenzi
Giornalista
Bassanonet.it

Teatro

Alti e bassi, detti tra donne

La stagione teatrale bassanese ha portato in scena in due serate, al Remondini, il dramma da Pulitzer di Albee

Pubblicato il 28-03-2024
Visto 4.769 volte

Pubblicità

Connessioni Contemporanee

È andato in scena al Teatro Remondini, in due serate, Tre donne alte, testo datato fine Novecento del drammaturgo americano Edward Albee, una produzione firmata Teatro dell’Elfo.
Nell’ultima settimana di marzo, la stagione teatrale bassanese, realizzata in collaborazione con Arteven, ha proposto per il suo settimo titolo in programma un testo celebre, vincitore anche il Premio Pulitzer nel 1994.
La pièce drammatica, diretta da Ferdinando Bruni, figura di primo piano della storia dell'Elfo dalla sua fondazione, ha visto protagoniste sul palco Ida Marinelli, Sara Borsarelli e Denise Brambillasca, in scena con loro Stepan Haban. In rappresentazione, le tre età della donna in una sorta di trittico per accostamento e compenetrazione, un classico delle arti figurative, sia declinato al maschile che al femminile, espresso con altri linguaggi.

da Tre donne alte (foto di Laila Pozzo)

La bella scenografia, curata da Francesco Frongia, ricca di panneggi e tutta in toni neutri e chiari, ha accolto il pubblico già abitata da tre figure femminili, anch’esse chiare e vagamente somiglianti, biondo bianche, lattee o rese angeliche. Sulla sinistra un grande e fastoso lampadario, a illuminare la camera da letto — più tardi lo si ritroverà steso a terra — e sulla destra il grande quadrante di un orologio senza lancette, che finirà poi appeso al soffitto: spazio e tempo già messi in torsione, ad assecondare il racconto.
In apparenza, i ruoli dei personaggi sono ben definiti: si tratta di una vecchia signora acciaccata e confusa, interpretata con maestria da Ida Marinelli; della sua badante, una donna sui cinquant’anni dai toni dimessi, piena di disincanto eppure amorevole (Borsarelli); infine di una giovane avvenente e “alta” segretaria di un avvocato, che con fare spiccio sventola all’aria delle carte da firmare (Brambillasca).
Le tre donne un po’ dialogano un po’ si danno al soliloquio, fittamente — niente di strano, siamo in gineceo del resto.
A condurre le danze è la signora novantenne, vestita con cura e ben ingioiellata, che ricorda e non ricorda ad alta voce fatti e persone passati e presenti della sua vita, entrando e uscendo dal bagno in siparietti da casa di riposo. A un certo punto ricomparirà con un braccio fasciato al collo, infragilita, diventata di vetro, e poco più avanti il primo atto si concluderà con lei sdraiata sul letto, vittima di un malore.
Nel secondo atto la donna ricompare in scena in duplice veste: inferma, immobile nel letto di morte e il suo doppio invece molto vitale, impegnato a conversare con le altre. Si svela subito il gioco delle parti di Albee: messe affiancate in contemporanea ci sono tre età della stessa donna. Gli uomini importanti di cui parlano a tre voci le interpreti sono in realtà lo stesso uomo — un tale basso e infedele, che però sapeva farle ridere; il figlio che nominano, e che compare educato e curato in scena, è quello che la più giovane avrà, che la cinquantenne ha fatto fuggire e che la signora anziana in qualche modo ha ritrovato e riavuto con sé.
Tutta una vita si snoda attraverso dialoghi posti su piani paralleli, in alcuni punti in distorsione resi incidenti. Se la gaia gioventù, interpretata con il giusto entusiasmo e un sovrappiù di apprezzata bionda bellezza da Denise Brambillasca, freme di vita, capricciosa e affamata d’amore per gli uomini alti, la donna adulta abita curiosa il suo disincanto (a volte ci convive serenamente a volte no), guarda gli orizzonti che la circondano con profondità inedite, il suo sguardo è al culmine dell’acutezza e questo le piace; la novantenne può voltarsi indietro e incontrare se non con ammirazione finalmente senza astio la donna giovane e adulta che è stata. Nell’ultima parte, il ricomporsi graduale di questa figura di donna avviene spontaneo, grazie alla bravura delle interpreti, all’altezza. Un’età racconta l’altra, ciascuna con il suo linguaggio modellato dall’anagrafica, tutto procede e retrocede in uno rispecchiamento continuo.
Ci sono momenti che invitano al sorriso nel corso dello spettacolo, quando si entra in piccoli istanti della quotidianità di vecchi che tornano bambini — sorriso, se è riso è un po’ amaro — e poi quando nelle conversazioni entrano particolari che evocano momenti erotici tra il goffo e il boccaccesco. La cifra della pièce resta comunque drammatica, esplora cos’è in fondo lo spettacolo della vita, e se sia possibile, grazie alla narrazione di noi che forse è possibile imparare a praticare, uscire di scena contenti.
Applausi, dal pubblico bassanese.

Pubblicità

Connessioni Contemporanee

Più visti

1

Attualità

10-09-2025

No Other Nove

Visto 12.663 volte

2

Politica

09-09-2025

Gaza-Bastogne-Gaza

Visto 10.282 volte

3

Attualità

11-09-2025

La resa dei conti

Visto 9.660 volte

4

Attualità

12-09-2025

I Ragazzi del 15-18

Visto 9.467 volte

5

Attualità

09-09-2025

Centro e lode

Visto 9.411 volte

6

Elezioni Regionali 2025

13-09-2025

Onda Civic

Visto 7.899 volte

7

Cronaca

15-09-2025

Avviso sindacale

Visto 3.699 volte

8

Interviste

13-09-2025

Adolescenza: un'età fragile, a volte interrotta

Visto 3.347 volte

9

Teatro

09-09-2025

Terre di ceramica, tra storia e teatro

Visto 3.306 volte

10

Attualità

15-09-2025

Insalata di polpo

Visto 2.762 volte

1

Politica

19-08-2025

Scuola di polizzia

Visto 14.196 volte

2

Attualità

10-09-2025

No Other Nove

Visto 12.663 volte

3

Attualità

22-08-2025

Odore di rivolta

Visto 11.868 volte

4

Attualità

18-08-2025

Si avvicina il bel tempo di Connessioni contemporanee

Visto 11.184 volte

5

Politica

04-09-2025

Fratelli d’Itaser

Visto 11.086 volte

6

Politica

23-08-2025

Non ci resta che taser

Visto 11.059 volte

7

Attualità

21-08-2025

Il nostro tempo libero: fatto in serie?

Visto 11.034 volte

8

Politica

29-08-2025

Fuga di Gaz

Visto 10.937 volte

9

Attualità

08-09-2025

Cristo si è fermato a Pove

Visto 10.758 volte

10

Politica

03-09-2025

Se il progetto non Thiene

Visto 10.749 volte

Connessioni contemporanee
Un dialogo col presente

4-11-18 Settembre 2025

3 appuntamenti in sala Martinovich a Bassano per parlare di Serie TV, Intelligenza Artificiale e dinamiche giovanili