Ultimora
26 Apr 2025 16:14
Bizet 150: Carmen e quello screzio tra Chaplin e Caruso
26 Apr 2025 14:39
L'approccio multidisciplinare contro i tumori ossei
26 Apr 2025 14:23
A Vicenza nuovo raid dei No Vax, contro la sede del Pd
26 Apr 2025 14:15
Incidenti sul lavoro:15 morti in primi due mesi 2025,79 nel 2024
26 Apr 2025 12:50
Cade da tetto di casa, morto uomo nel Vicentino
26 Apr 2025 10:46
Treviso-Ostiglia Festival eventi su 80 chilometri (1-4 maggio)
26 Apr 2025 22:05
Cadono dal tetto di un casolare, muore un 14enne, gravissimo un 13enne
26 Apr 2025 20:38
Esplosione in un porto in Iran, 8 morti e 750 feriti
26 Apr 2025 20:19
Meloni: 'L'incontro Trump-Zelensky è un evento enorme'
26 Apr 2025 19:56
E' morto Alberto Franceschini, fu fondatore delle Br
26 Apr 2025 19:41
Trump-Zelensky dallo scontro al dialogo, le foto storiche
26 Apr 2025 19:33
Zelensky e Trump, prove di pace a San Pietro, la foto è nella storia
Laura Vicenzi
Giornalista
Bassanonet.it
Alti e bassi, detti tra donne
La stagione teatrale bassanese ha portato in scena in due serate, al Remondini, il dramma da Pulitzer di Albee
Pubblicato il 28-03-2024
Visto 4.686 volte
È andato in scena al Teatro Remondini, in due serate, Tre donne alte, testo datato fine Novecento del drammaturgo americano Edward Albee, una produzione firmata Teatro dell’Elfo.
Nell’ultima settimana di marzo, la stagione teatrale bassanese, realizzata in collaborazione con Arteven, ha proposto per il suo settimo titolo in programma un testo celebre, vincitore anche il Premio Pulitzer nel 1994.
La pièce drammatica, diretta da Ferdinando Bruni, figura di primo piano della storia dell'Elfo dalla sua fondazione, ha visto protagoniste sul palco Ida Marinelli, Sara Borsarelli e Denise Brambillasca, in scena con loro Stepan Haban. In rappresentazione, le tre età della donna in una sorta di trittico per accostamento e compenetrazione, un classico delle arti figurative, sia declinato al maschile che al femminile, espresso con altri linguaggi.

da Tre donne alte (foto di Laila Pozzo)
La bella scenografia, curata da Francesco Frongia, ricca di panneggi e tutta in toni neutri e chiari, ha accolto il pubblico già abitata da tre figure femminili, anch’esse chiare e vagamente somiglianti, biondo bianche, lattee o rese angeliche. Sulla sinistra un grande e fastoso lampadario, a illuminare la camera da letto — più tardi lo si ritroverà steso a terra — e sulla destra il grande quadrante di un orologio senza lancette, che finirà poi appeso al soffitto: spazio e tempo già messi in torsione, ad assecondare il racconto.
In apparenza, i ruoli dei personaggi sono ben definiti: si tratta di una vecchia signora acciaccata e confusa, interpretata con maestria da Ida Marinelli; della sua badante, una donna sui cinquant’anni dai toni dimessi, piena di disincanto eppure amorevole (Borsarelli); infine di una giovane avvenente e “alta” segretaria di un avvocato, che con fare spiccio sventola all’aria delle carte da firmare (Brambillasca).
Le tre donne un po’ dialogano un po’ si danno al soliloquio, fittamente — niente di strano, siamo in gineceo del resto.
A condurre le danze è la signora novantenne, vestita con cura e ben ingioiellata, che ricorda e non ricorda ad alta voce fatti e persone passati e presenti della sua vita, entrando e uscendo dal bagno in siparietti da casa di riposo. A un certo punto ricomparirà con un braccio fasciato al collo, infragilita, diventata di vetro, e poco più avanti il primo atto si concluderà con lei sdraiata sul letto, vittima di un malore.
Nel secondo atto la donna ricompare in scena in duplice veste: inferma, immobile nel letto di morte e il suo doppio invece molto vitale, impegnato a conversare con le altre. Si svela subito il gioco delle parti di Albee: messe affiancate in contemporanea ci sono tre età della stessa donna. Gli uomini importanti di cui parlano a tre voci le interpreti sono in realtà lo stesso uomo — un tale basso e infedele, che però sapeva farle ridere; il figlio che nominano, e che compare educato e curato in scena, è quello che la più giovane avrà, che la cinquantenne ha fatto fuggire e che la signora anziana in qualche modo ha ritrovato e riavuto con sé.
Tutta una vita si snoda attraverso dialoghi posti su piani paralleli, in alcuni punti in distorsione resi incidenti. Se la gaia gioventù, interpretata con il giusto entusiasmo e un sovrappiù di apprezzata bionda bellezza da Denise Brambillasca, freme di vita, capricciosa e affamata d’amore per gli uomini alti, la donna adulta abita curiosa il suo disincanto (a volte ci convive serenamente a volte no), guarda gli orizzonti che la circondano con profondità inedite, il suo sguardo è al culmine dell’acutezza e questo le piace; la novantenne può voltarsi indietro e incontrare se non con ammirazione finalmente senza astio la donna giovane e adulta che è stata. Nell’ultima parte, il ricomporsi graduale di questa figura di donna avviene spontaneo, grazie alla bravura delle interpreti, all’altezza. Un’età racconta l’altra, ciascuna con il suo linguaggio modellato dall’anagrafica, tutto procede e retrocede in uno rispecchiamento continuo.
Ci sono momenti che invitano al sorriso nel corso dello spettacolo, quando si entra in piccoli istanti della quotidianità di vecchi che tornano bambini — sorriso, se è riso è un po’ amaro — e poi quando nelle conversazioni entrano particolari che evocano momenti erotici tra il goffo e il boccaccesco. La cifra della pièce resta comunque drammatica, esplora cos’è in fondo lo spettacolo della vita, e se sia possibile, grazie alla narrazione di noi che forse è possibile imparare a praticare, uscire di scena contenti.
Applausi, dal pubblico bassanese.
Il 26 aprile
- 26-04-2024Silence, Please
- 26-04-2024In un secondo Momento
- 26-04-2024Yes We Can
- 26-04-2023Dussin Generation
- 26-04-2021Coming Soon
- 26-04-2019Venerdì di Passione
- 26-04-2019Da qui all'Eternit
- 26-04-2018L'ora legale
- 26-04-2018E Maria va a far la spesa
- 26-04-2017Rientrato allarme antrace in largo Parolini
- 26-04-2016Da Bassano a Vatileaks
- 26-04-2015Social Writers
- 26-04-2015“Amanti-killer”, omicidio premeditato?
- 26-04-2014Un “Impegno” di cambiamento
- 26-04-2014Tutto in 34 ore
- 26-04-2014Cassola Beach
- 26-04-2014Mussolente, la squadra del “Patto”
- 26-04-2014Parte il “censimento dell'acqua” a Bassano
- 26-04-2014Solagna, Nervo passa la palla a Ferracin
- 26-04-2013A voi lo Scettro
- 26-04-2013La generazione “vorrei ma non me la sento”
- 26-04-2012“Centrosinistra per Romano”: incontro di presentazione a Romano capoluogo
- 26-04-2012“Con Romano Libera Si Cambia”: assemblea di presentazione a Fellette
- 26-04-2012Bassano: Confcommercio attacca il Comune
- 26-04-2012Quei puntelli ai soffitti dell'Ulss