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Laura Vicenzi
Giornalista
Bassanonet.it
Sulla tavolozza del barocco veneziano, con I Solisti Veneti
Martedì 1 agosto, a Villa Dolfin Boldù a Rosà, con Operaestate Festival è di scena la grande musica classica
Pubblicato il 31-07-2023
Visto 4.432 volte
Martedì 1 agosto, Villa Dolfin Boldù a Rosà ospiterà un appuntamento inserito nel cartellone di Operaestate Festival con la grande musica classica interpretata da I Solisti Veneti.
Il concerto I colori del barocco veneziano vedrà l’esecuzione di alcune pagine musicali tratte dalle opere di grandi compositori del barocco veneziano.
Fondati nel 1959 a Padova dal maestro Claudio Scimone, I Solisti Veneti hanno tributato all’arte della musica e a quella veneta in particolare un omaggio costante e di grande successo. Il loro impegno continua con il direttore Giuliano Carella, già allievo di Scimone, impegnato nel dare continuità alla straordinaria eredità del grande Maestro morto nel 2018.
Villa Dofin Boldù, a Rosà
Tra le altre cose, nel 2021 hanno presentato e organizzato la 51^ edizione del Veneto Festival (festival internazionale "Giuseppe Tartini") e la seconda edizione del festival promosso in collaborazione con il Fondo per l’Ambiente italiano “I Solisti Veneti per il FAI”, ciclo concertistico nato nel 2020 e strutturato in forma di festival itinerante che intende promuovere un dialogo suggestivo tra musica, storia ed arte.
Il programma della serata, che avrà inizio alle ore 21, prenderà avvio con il Concerto op. 5 n. 2 di Tomaso Albinoni, stupendo esempio dello stile veneziano, con il solista Giuseppe Barutti al violoncello. Ad Albinoni spetta il merito di avere definito, nell'ambito della civiltà musicale veneta contraddistinta a un certo punto da una commistione tra sacro e profano, le strutture del concerto barocco nei due generi da chiesa e da camera: al primo di questi appartiene la Sinfonia in La maggiore, che, quantunque conservi il vecchio nome caro alla strumentalità padana del tardo Seicento, si deve in realtà considerare come un vero Concerto grosso.
Seguirà uno dei concerti più celebri di Giuseppe Tartini: il Concerto D 96 per violino e archi con Lucio Degani al violino. Si tratta di uno dei momenti più alti dell'intera produzione del compositore autore della celebre sonata Il trillo del diavolo, di cui Charles Burney, autore del celebre Viaggio musicale in Italia, ebbe modo di dire: «Dirò soltanto che come compositore fu uno dei pochi geni originali di questo secolo che soltanto in se stesso trovò la fonte della propria ispirazione».
Antonio Vivaldi con due composizioni: la Sinfonia dall’opera L’Olimpiade basata sull'omonimo libretto di Pietro Metastasio, messo in musica per la prima volta nel 1733 dal veneziano Antonio Caldara e rappresentata a Vienna; poi il Concerto per violoncello e archi RV 419. Si affiancheranno alcune composizioni di Baldassarre Galuppi, altro compositore veneto appassionato del clavicembalo, eseguite allo strumento da Roberto Loreggian. Concluderà il programma il Concerto per violini e orchestra BWV 1043 di Johann Sebastian Bach, eseguito dai violini di Lucio Degani e Enzo Ligresti, opera geniale dove è evidente la vicinanza con lo stile di Vivaldi.
Per informazioni e prenotazioni: biglietteria Operaestate tel.0424.524214 - www.operaestate.it.
In caso di pioggia il concerto si terrà in Sala Da Ponte, a Bassano.
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