Ultimora
8 Dec 2025 20:12
Golden Globe, 18 nomination per i film della Mostra di Venezia
8 Dec 2025 18:17
La Mostra del Presepe premia opera degli studenti di Verona
8 Dec 2025 17:58
Inaugurata nuova Casa delle Associazioni a San Bonifacio
8 Dec 2025 17:31
Oltre 9.500 imprese straniere a Padova, +12,7% in 5 anni
8 Dec 2025 16:28
David Byrne, tre date in Italia nel 2026 con Who Is The Sky?
8 Dec 2025 15:37
Malessere dei giovani, Vescovo Cipolla 'ricostruiamo fiducia'
8 Dec 2025 23:02
A Torino il Milan vince 3-2 CRONACA e FOTO Pulisic entra e con una doppietta ribalta tutto
8 Dec 2025 22:29
Serie A: in campo Torino-Milan 2-3 DIRETTA e FOTO
8 Dec 2025 22:17
Serie A: in campo Torino-Milan 2-2 DIRETTA e FOTO
8 Dec 2025 21:56
Nuovo alt della Bce sull'oro di Bankitalia. Giorgetti: 'Chiariremo'
8 Dec 2025 21:16
Il Papa: 'L'umanità è provata, si aprano le porte della pace'
8 Dec 2025 21:15
Serie A: in campo Torino-Milan 2-1 DIRETTA e FOTO
Laura Vicenzi
Giornalista
Bassanonet.it
Modalità lettura 1 - n.16
Una recensione di Alessandra Caron del romanzo di Virgilio Scapin intitolato: "Il bastone a calice"
Pubblicato il 05-07-2020
Visto 2.723 volte
Il romanzo di Virgilio Scapin a cui nel 1995 fu assegnato il premio Selezione al Campiello è protagonista della recensione inviata a "Modalità lettura" da Alessandra Caron, che ringraziamo.
«Le storie di ogni famiglia, anche se taciute per tanto tempo, non muoiono, vivono nella tradizione, si tramandano come una eredità», afferma una serva nel romanzo Il bastone a calice (di Virgilio Scapin, Neri Pozza Editore, Vicenza, 1994, 161 pagine).
un filò (presepio di Bibano)
È lei che rievoca, e mette insieme, alcuni pezzi della storia di una ricca e prestigiosa famiglia veneta in progressiva decadenza. È lei che funge da memoria, per aver vissuto i fatti in prima persona o per averli scoperti nel diario della sua padrona o per averli ascoltati nei filò, le riunioni serali nelle stalle dove i contadini condividevano il fascino delle narrazioni. È lei la protagonista! È identificata da un nome proprio, seppure svelato solo alla fine del libro, mentre gli altri personaggi sono indicati da nomi comuni. In tono colloquiale, racconta di altri e di sé. Figlia di contadini, all’età di otto anni diventa cameriera personale di una signora della famiglia Rossi e per tale motivo è contrastata da una cuoca invidiosa e prepotente. La signora padrona trascorre le giornate con inquietudine e si comporta in modo distaccato. È vedova e ha cinque figli, quasi degli estranei, solo accennati, tranne uno – il cosiddetto avvocato – che vanta un ruolo decisivo in vista dell’epilogo. La padrona, inoltre, si caratterizza per il logorante conflitto con la suocera: accuse, indifferenza, dispetti, sfide in carrozza, piatti mandati per aria, insistenti colpi di bastone sul muro sono le uniche forme di comunicazione tra le due signore.
Scenario predominante nello svolgimento della trama è una villa circondata da campi condotti a mezzadria. Oltre il cortile c’è un giardino con alberi ombrosi. In vicinanza ci sono le colline, i paesi e i loro campanili, in lontananza le montagne. È spaziosa, con cinque granai, sette camerotti per la servitù, dieci stanze signorili. Al pianterreno: una sala da pranzo; una cucina con il focolare; un tinello poco illuminato dove sono custodite le foto solenni degli antenati; una stanza fresca per la conservazione della frutta. In alcuni momenti, la villa è avvolta da un tempo silenzioso e rallentato, in altri è animata dall’operosità obbediente dei suoi lavoratori in balia di ordini imprevedibili.
La protagonista, portavoce della sapienza contadina, vive la quotidianità con uno spirito di accettazione che mai si traduce in passività o pessimismo: si impegna con costanza nello svolgimento di varie mansioni e, con la sua paziente concretezza, dimostra forza d’animo e discernimento. È molto riconoscente alla padrona per averle insegnato a leggere e a scrivere e per averla salvata dalle fatiche e dalle miserie dei campi, si considera fortunata rispetto agli altri contadini, ma conserva l’umiltà originaria e non si crea illusioni in merito al proprio futuro.
Nel romanzo (finalista nel Premio Campiello 1995) gli avvenimenti non seguono un ordine strettamente cronologico, il loro intreccio è affidato all’impiego delle tecniche narrative dell’analessi per ritornare al passato e della prolessi per anticipare il futuro. Di fatto, passano due Guerre Mondiali che lasciano segni nei paesi, nelle menti e anche nella villa. Vecchiaia e malattie impongono il loro corso, senza distinzione di classe sociale. Sulla villa grava il peso degli anni. In tutto ciò, la protagonista, affezionata e dedita alla villa, non si perde di coraggio e continua ad agire senza recriminazioni. Fa una scelta e, a un certo punto, la sua vita cambia… eccome cambia! È l’inizio di una nuova storia per la famiglia Rossi che – privata dell’antico e ingente patrimonio materiale – si arricchisce del valore di nuovi affetti. E nessuno rivendica più un particolare ed emblematico bastone a calice!
Il 09 dicembre
- 09-12-2024Scommettiamo Mezzalira
- 09-12-2024Viva la diga
- 09-12-2023Mago Merlino
- 09-12-2023Acqua in bocca
- 09-12-2022Un pass avanti
- 09-12-2022The Special One
- 09-12-2019Fondi di caffè
- 09-12-2019Il Riccio pungente
- 09-12-2017Dimmi la post-verità
- 09-12-2016La rinascita di Luisangela
- 09-12-2016Di Astuni in Pippo
- 09-12-2013Protesta dei Forconi: disagi a Cittadella
- 09-12-2013Primarie PD, Renzi sbanca anche a Bassano
- 09-12-2013Beraldin resta al suo posto
- 09-12-2013Bassano in prestito
- 09-12-2013L'Indipendenza e i Forconi
- 09-12-2011“La condanna ha svegliato la tigre che è in me”
- 09-12-2011“Nuova Valsugana: fermiamoci!”
- 09-12-2011Zaia a Monti: “Non chiudete il Tribunale di Bassano”
- 09-12-2011La Stevan sposa “Progetto Veneto”
Più visti
Politica
14-11-2025
Andrea Nardin: “Mi propongo non per quello che prometto ma per quello che ho fatto”
Visto 20.490 volte
Politica
19-11-2025
Roberto Ciambetti: “La mia esperienza per il Veneto di domani”
Visto 19.587 volte



