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Laura Vicenzi
Giornalista
Bassanonet.it
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L'arte di Ignazio Silone
Venerdì 24 ottobre, a Vicenza, una tavola rotonda di presentazione e sabato 25 l'inaugurazione di una mostra documentaria dedicata allo scrittore
Pubblicato il 22-10-2014
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Apre sabato 25 ottobre, a Vicenza, al Centro di Cultura e Civiltà “La Vigna”, una interessante mostra documentaria su Ignazio Silone. L’esposizione, che ha già toccato con successo diverse città italiane, mette in luce il valore dell’uomo (Silone nacque a Pescina dei Marsi, in Abruzzo, nel 1900 e morì a Ginevra nell’agosto del 1978), e nel contempo, dell’intellettuale e dello scrittore italiano che seppe parlare a tutta l’Europa – apprezzato da Thomas Mann, amico fraterno di Camus.
L’inaugurazione sarà anticipata, il 24 ottobre, da una tavola rotonda ospitata a Palazzo Brusarosco-Zaccaria. L’incontro avrà inizio alle ore 17 e sarà presieduto da Mario Bagnara, presidente della biblioteca “La Vigna”. Gli ospiti invitati: il giornalista Gian Antonio Stella, Lucio Battistotti – responsabile della rappresentanza in Italia della Commissione Europea, che ha dato con gli altri enti locali, veneti e abruzzesi, il patrocinio all’iniziativa –, Romolo Tranquilli, cugino di Silone, e Angelo De Nicola, membro del Centro Studi Ignazio Silone.
La mostra, allestita nell’appartamento Gallo-Zaccaria restaurato da Carlo Scarpa, sarà visitabile fino al 9 novembre, ed è stata organizzata dal gruppo degli ex allievi della classe 5^C/1970-1971 del Liceo Scientifico “Paolo Lioy” di Vicenza con il contributo di Mondo Immigrazione Onlus. Qui un'anticipazione di "L'arte è un fiore selvaggio, ama la libertà": www.silone.it/nuovosito/node/4237.

Gli studenti della 5^C, nell’anno della maturità, sotto la guida del professor Augusto Ghellini, realizzarono una tesina sulle opere di Ignazio Silone. Il loro lavoro venne tanto apprezzato dallo scrittore che segnalò l’iniziativa dei ragazzi alla Rai, dove il contributo degli studenti fu utilizzato per un programma andato in onda. L’anno scorso, nel 35° anniversario della morte di Silone, l’amministrazione comunale di Pescina ha invitato gli ex allievi vicentini alla prima edizione del Festival Siloniano delle Arti: una loro delegazione lesse sulla tomba dello scrittore alcuni brani tratti dai suoi capolavori, scelti per la loro straordinaria attualità. Questo, un passo tratto da Uscita di Sicurezza (romanzo di Silone pubblicato nel 1965): «E se la mia opera letteraria ha un senso, in ultima analisi, è proprio in ciò: a un certo momento ha significato per me assoluta necessità di testimoniare, bisogno inderogabile di liberarmi da una ossessione, di affermare il senso e i limiti di una dolorosa ma definitiva rottura, e di una più sincera fedeltà. Lo scrivere non è stato, e non poteva essere, per me, salvo in qualche raro momento di grazia, un sereno godimento estetico, ma la penosa e solitaria continuazione di una lotta, dopo essermi separato da compagni assai cari. E le difficoltà con cui sono talvolta alle prese nell’esprimermi, non provengono certo dall’inosservanza delle famose regole del bello scrivere, ma da una coscienza che stenta a rimarginare alcune nascoste ferite, forse inguaribili, e che tuttavia, ostinatamente, esige la propria integrità. Poiché per essere veri non basta evidentemente essere sinceri».
L’impegno del gruppo a portare a Vicenza la mostra ha il proposito di far riscoprire la grandezza dello scrittore e dell’intellettuale a chi l’ha letto solo da giovane, magari solo per doveri scolastici, e di coinvolgere attivamente gli Istituti superiori vicentini e della provincia nel percorso di conoscenza della sua opera.
La Mondadori, che in occasione della tavola rotonda del 24 ottobre lancerà l’uscita della ristampa di Uscita di sicurezza, allestirà un’esposizione delle opere letterarie di Silone e metterà a disposizione delle scolaresche che si recheranno in visita alcune copie dei suoi libri che ha attualmente in catalogo.
La mostra sarà aperta con orario 10-18.
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