Pubblicità

Opera Estate Festival

Pubblicità

Opera Estate Festival

RedazioneRedazione
Bassanonet.it

Primo piano

Cinema

L'in-canto dei Miserabili

Arriva al cinema il musical tratto dal romanzo di Victor Hugo, pronto alla sfida degli Oscar.

Pubblicato il 10-02-2013
Visto 3.575 volte

Pubblicità

Opera Estate Festival

Tom Hooper alla regia.
Hugh Jackman, Anne Hathaway, Russel Crowe, Samanda Seyferied nel cast.
Una storia intensa e classica come I Miserabili.

Il musical da questa tratto che già ha sbancato a Broadway e nel West End.
Otto nomination agli Oscar e già tre Golden Globe vinti (Miglior film commedia o musicale, Miglior attore in un film commedia o musicale e Migliore attrice non protagonista).
Con queste premesse Les Miserables avrebbe tutte le carte in regola per essere un film solido, emozionante e fantastico.
Purtroppo tutto questo è vero solo in parte.

Partiamo con il dire che sì, ridurre a film il romanzo di Victor Hugo non è cosa facile e già in molti c'hanno provato negli anni. Le pagine e pagine che lo compongono devono essere sezionate e alcune scelte devono essere fatte per sacrificare fatti e personaggi.
Ecco quindi che nel film si privilegia, ovviamente, Jean Valjean e la sua fuga nella prima parte, mentre nella seconda a prevalere è la storia d'amore tra Cosette e Marius, dove sullo sfondo si staglia la rivoluzione popolare, tra barricate e comizi. Il fatto che questa riduzione duri comunque ben 158 minuti appare più come un peso per lo spettatore che un sollievo per non vedere sacrificati troppe vicende, visto che comunque la rivoluzione e la lotta del popolo non sono troppo approfondite, e perché, soprattutto, questi 158 minuti sono quasi tutti cantati.
Certo, Les Miserables è un musical, e così deve essere. Ma allora perché inserire delle parti recitate che appaiono deboli, perché altre, che meglio sarebbe state se interpretate normalmente, vengono cantate su arie e temi non certo indimenticabili? Non si discute sulla potenza emotiva di I dreamed a dream, né della trascinante Do you hear the people sing?, ma molte parti canore sono scialbe e potevano rendere di più, anche per gli attori stessi, in modalità parlato.
Gli attori, almeno, sono tutti in parte. Hugh Jackman oltre a svelare ancora una volta le sue potenzialità di cantante, è un Jean Valjean sofferto e sofferente, Russel Crowe un perfido Javert (anche se la sua voce non è fenomenale come le altre) e Anne Hathaway offre un'interpretazione intensa di Fantine, che nonostante duri gran poco nel minutaggio complessivo del film, lascia il segno. Ecco perché l'attrice si è già portata a casa un Golden Globe e molto probabilmente bisserà la sera del 24, anche se qualche smorfia in meno poteva anche farla. I meno convincenti sono comunque Sacha Baron Coen e Helena Bonham Carter (che già aveva dato prova delle sue doti canore in Sweeny Todd), i cui personaggi sono delle macchiette divertenti che stemperano l'atmosfera e l'umore del film con qualche risata, ma nulla di più.

Il film raggiunge molta più partecipazione nella seconda parte, dove il popolo inizia a ribellarsi, dove finalmente barricate improvvisate e guerriglie prendono piede. Anche qui però queste durano gran poco, rispetto soprattutto alle pagine che Hugo aveva loro dedicato. La splendida Do you hear the people sing? riecheggia nell'aria come canto di protesta, come grido di un popolo sofferente e straziato da fame e povertà. Hooper mostra tutta la sporcizia, tutta la degradante situazione di una Parigi che non trova pace dopo la sua Rivoluzione. Il sangue deve ancora scorrere, ma ancora una volta l'azione si sposta sui protagonisti, sull'amore di Marius, sulla sfida e la caccia perenne tra Javert e Valjean. E così è anche il film stesso, che offre molti piani stretti quando la vera emozione arriva con quelle inquadrature grandi, aeree a mostrare la decadenza della città, delle sue zone più degradate, dell'immensità delle sue chiese e dei suoi spazi.
Con un prefinale un po' troppo veloce si arriva comunque ad una conclusione maestosa, con quelle barricate costruite in tutta la loro precarietà, con quel canto che si fa inno ad innalzare i toni del film, ad emozionare. Salvandosi in zona cesarini, Les Miserables resta un kolossal, che per durata, per genere e per trasposizione non può convincere tutti.
Poteva essere un film solido, emozionante e fantastico.
Purtroppo tutto questo è vero solo in parte.

    Pubblicità

    Opera Estate Festival

    Più visti

    1

    Attualità

    02-07-2025

    Come ti Park

    Visto 10.932 volte

    2

    Politica

    01-07-2025

    Un Mar di cose

    Visto 9.791 volte

    3

    Attualità

    03-07-2025

    Serena Variabile

    Visto 9.719 volte

    4

    Attualità

    02-07-2025

    Parata di stelle

    Visto 9.678 volte

    5

    Politica

    04-07-2025

    MBM Productions

    Visto 9.514 volte

    6

    Attualità

    02-07-2025

    Griglia di partenza

    Visto 9.411 volte

    7

    Attualità

    06-07-2025

    Stingin’ in the Rain

    Visto 8.468 volte

    8

    Attualità

    05-07-2025

    Centro Elioterapico

    Visto 8.232 volte

    9

    Attualità

    06-07-2025

    Nicola Ignazio Elio

    Visto 5.661 volte

    10

    Cinema

    01-07-2025

    Al cinema, tra arte e montagne

    Visto 3.513 volte

    1

    Attualità

    21-06-2025

    Bundesliga

    Visto 18.343 volte

    2

    Attualità

    11-06-2025

    Aria di Gaza

    Visto 11.930 volte

    3

    Attualità

    13-06-2025

    Humanum Est

    Visto 11.908 volte

    4

    Attualità

    02-07-2025

    Come ti Park

    Visto 10.932 volte

    5

    Attualità

    17-06-2025

    La conquista dello spazio

    Visto 10.714 volte

    6

    Attualità

    10-06-2025

    Tant’è Viero

    Visto 10.415 volte

    7

    Attualità

    21-06-2025

    Grazie Well

    Visto 10.404 volte

    8

    Attualità

    14-06-2025

    Poste Germaniche

    Visto 10.390 volte

    9

    Politica

    28-06-2025

    Generazione Z

    Visto 10.220 volte

    10

    Attualità

    14-06-2025

    Gaza a Colori

    Visto 10.146 volte