Ultimora
13 Dec 2025 21:37
Fuga di monossido in casa, trovato morto un uomo di 80 anni
13 Dec 2025 20:08
Atterraggio di emergenza per un ultraleggero nella Laguna di Venezia
13 Dec 2025 19:37
Si schianta contro un albero, morta una donna di 56 anni
13 Dec 2025 15:57
Causa incidente e fugge, identificata 29enne pirata della strada
13 Dec 2025 14:36
Milano Cortina: nuovi park per Natale e la 'legacy' delle strade
14 Dec 2025 00:15
Spari alla Brown University: 'Almeno due morti e 20 feriti'. Caccia a chi ha esploso i colpi
14 Dec 2025 00:09
Spari alla Brown University: 'Colpite una ventina di persone' Caccia a chi ha esploso i colpi
14 Dec 2025 00:06
Sparatoria alla Brown University: 'Diverse persone colpite'
13 Dec 2025 23:46
Sparatoria alla Brown University: 'Diverse persone colpite'
13 Dec 2025 23:05
Doppietta di Scamacca al Cagliari e all'Atalanta passa la paura
Tom Hooper alla regia.
Hugh Jackman, Anne Hathaway, Russel Crowe, Samanda Seyferied nel cast.
Una storia intensa e classica come I Miserabili.
Il musical da questa tratto che già ha sbancato a Broadway e nel West End.
Otto nomination agli Oscar e già tre Golden Globe vinti (Miglior film commedia o musicale, Miglior attore in un film commedia o musicale e Migliore attrice non protagonista).
Con queste premesse Les Miserables avrebbe tutte le carte in regola per essere un film solido, emozionante e fantastico.
Purtroppo tutto questo è vero solo in parte.
Partiamo con il dire che sì, ridurre a film il romanzo di Victor Hugo non è cosa facile e già in molti c'hanno provato negli anni. Le pagine e pagine che lo compongono devono essere sezionate e alcune scelte devono essere fatte per sacrificare fatti e personaggi.
Ecco quindi che nel film si privilegia, ovviamente, Jean Valjean e la sua fuga nella prima parte, mentre nella seconda a prevalere è la storia d'amore tra Cosette e Marius, dove sullo sfondo si staglia la rivoluzione popolare, tra barricate e comizi. Il fatto che questa riduzione duri comunque ben 158 minuti appare più come un peso per lo spettatore che un sollievo per non vedere sacrificati troppe vicende, visto che comunque la rivoluzione e la lotta del popolo non sono troppo approfondite, e perché, soprattutto, questi 158 minuti sono quasi tutti cantati.
Certo, Les Miserables è un musical, e così deve essere. Ma allora perché inserire delle parti recitate che appaiono deboli, perché altre, che meglio sarebbe state se interpretate normalmente, vengono cantate su arie e temi non certo indimenticabili? Non si discute sulla potenza emotiva di I dreamed a dream, né della trascinante Do you hear the people sing?, ma molte parti canore sono scialbe e potevano rendere di più, anche per gli attori stessi, in modalità parlato.
Gli attori, almeno, sono tutti in parte. Hugh Jackman oltre a svelare ancora una volta le sue potenzialità di cantante, è un Jean Valjean sofferto e sofferente, Russel Crowe un perfido Javert (anche se la sua voce non è fenomenale come le altre) e Anne Hathaway offre un'interpretazione intensa di Fantine, che nonostante duri gran poco nel minutaggio complessivo del film, lascia il segno. Ecco perché l'attrice si è già portata a casa un Golden Globe e molto probabilmente bisserà la sera del 24, anche se qualche smorfia in meno poteva anche farla. I meno convincenti sono comunque Sacha Baron Coen e Helena Bonham Carter (che già aveva dato prova delle sue doti canore in Sweeny Todd), i cui personaggi sono delle macchiette divertenti che stemperano l'atmosfera e l'umore del film con qualche risata, ma nulla di più.
Il film raggiunge molta più partecipazione nella seconda parte, dove il popolo inizia a ribellarsi, dove finalmente barricate improvvisate e guerriglie prendono piede. Anche qui però queste durano gran poco, rispetto soprattutto alle pagine che Hugo aveva loro dedicato. La splendida Do you hear the people sing? riecheggia nell'aria come canto di protesta, come grido di un popolo sofferente e straziato da fame e povertà. Hooper mostra tutta la sporcizia, tutta la degradante situazione di una Parigi che non trova pace dopo la sua Rivoluzione. Il sangue deve ancora scorrere, ma ancora una volta l'azione si sposta sui protagonisti, sull'amore di Marius, sulla sfida e la caccia perenne tra Javert e Valjean. E così è anche il film stesso, che offre molti piani stretti quando la vera emozione arriva con quelle inquadrature grandi, aeree a mostrare la decadenza della città, delle sue zone più degradate, dell'immensità delle sue chiese e dei suoi spazi.
Con un prefinale un po' troppo veloce si arriva comunque ad una conclusione maestosa, con quelle barricate costruite in tutta la loro precarietà, con quel canto che si fa inno ad innalzare i toni del film, ad emozionare. Salvandosi in zona cesarini, Les Miserables resta un kolossal, che per durata, per genere e per trasposizione non può convincere tutti.
Poteva essere un film solido, emozionante e fantastico.
Purtroppo tutto questo è vero solo in parte.
Il 14 dicembre
- 14-12-2024Natale Palla-diano
- 14-12-2023Equilibrio stabile
- 14-12-2022E Compagnia bella
- 14-12-2021Cronaca di un’intervista mai fatta
- 14-12-2021Virus di classe
- 14-12-2020Mavì Ma che dici
- 14-12-2018Stelle di Natale
- 14-12-2018Ci vediamo da Rino
- 14-12-2018A piè di lista
- 14-12-2017Luca Forever
- 14-12-2016Nove, “La ceramica in-forma”
- 14-12-2015Te lo do io il Palladio
- 14-12-2013Il popolo della strada
- 14-12-2013Etra: “Arriva il gelo? Coprite i contatori”
- 14-12-2012ZTL in via Angarano
- 14-12-2011Bassano tra le "città intelligenti" d'Europa
- 14-12-2011Sulla testa dei cittadini
- 14-12-2011Cimatti: “Non è la ZTL che svuota i negozi del centro”
- 14-12-2011Parcheggio alla bassanese (seconda puntata)
- 14-12-2010Un gala per l'ospedale
- 14-12-2010Lega: espulsione per Giangregorio, richiamo scritto per la Stevan
Più visti
Politica
14-11-2025
Andrea Nardin: “Mi propongo non per quello che prometto ma per quello che ho fatto”
Visto 20.662 volte
Politica
19-11-2025
Roberto Ciambetti: “La mia esperienza per il Veneto di domani”
Visto 19.723 volte



