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Incontri

Tutto esaurito per “I padroni del Veneto”

Inizio col botto venerdì 21 settembre per la nuova edizione degli “Incontri senza censura” a Bassano. Con Renzo Mazzaro, autore del libro “I padroni del Veneto”, dialogo a ruota libera su politica, appalti e potere nell'ex sacrestia d'Italia

Pubblicato il 19-09-2012
Visto 3.452 volte

Debutta con un “tutto esaurito” il nuovo palinsesto culturale di “Incontri senza censura”, la manifestazione tra le più importanti a Nordest per i temi trattati,
organizzata dalla storica libreria La Bassanese e l’omonima associazione culturale che collabora alle serate di presentazione, con il patrocinio dell’Ordine dei giornalisti del Veneto.
La stagione autunnale 2012 è la 13^ edizione del ciclo di incontri con gli autori di fatto ormai riconosciuta per la qualità degli ospiti e degli argomenti.

Quadretto d'insieme: Giancarlo Galan, Luca Zaia e Flavio Tosi

L’edizione precedente ha sfiorato le 9000 presenze in oltre 30 appuntamenti annui che hanno visto il tutto esaurito per l’85% delle serate.
Questi numeri - commentano i promotori della rassegna - testimoniano la volontà del nostro territorio bassanese e vicentino di voler crescere culturalmente, conoscere, apprendere e approfondire temi che spesso non hanno il giusto spazio tra le proposte offerte.
In anteprima a Bassano, venerdì 21 settembre alle ore 20.45 nella consueta sala presentazioni della libreria La Bassanese in Galleria Corona d’Italia, in centro a Bassano, decollano gli Incontri con una serata dedicata al Veneto e ai veneti.
Il giornalista del gruppo “Repubblica-Espresso” Renzo Mazzaro, autore del libro “I padroni del Veneto” , edito da Laterza, farà “il pelo e contropelo” a chi rappresenta o pensa di rappresentare il Veneto: Luca Zaia, Giancarlo Galan, Massimo Cacciari, Flavio Tosi e gli altri sindaci che, come tutti i sindaci, hanno il polso reale della nostra Regione.
E qual è il ruolo dei vari imprenditori veneti più rappresentativi?
Una serata per capire gli ultimi 20 anni di politica e di investimenti economici.
Durante la presentazione, introdotta e moderata dal giornalista e Direttore di Bassanonet Alessandro Tich, sarà messo il focus sulle prossime opere pubbliche venete che ci riguardano da vicino come la Pedemontana e la Nuova Valsugana, chi sono gli appaltanti e gli appaltatori.
Chi ha distribuito i tanti soldi pubblici e chi ha beneficiato dei denari delle nostre tasse? Scrive Mazzaro: “In un mare di soldi pubblici navigano pochi operatori privati. Gli appalti variano ma i nomi si ripetono”.
Ma l’incontro con Mazzaro si preannuncia anche un’occasione per ripercorrere la politica regionale, provinciale e locale, gli scandali e gli accordi tra centrodestra e centrosinistra: dallo scandalo Pdl delle tessere di partito alle liti delle correnti interne, dagli scandali delle tangenti venete al rapporto tra politica regionale e nazionale.
I rappresentanti locali “ quando vanno a Roma, si innamorano di Roma” dichiara Mario Carraro presidente regionale di Confindustria alla fine degli anni ’90. Quello che più disturba i veneti - scrive Mazzaro - è la manifesta volontà di mascherare la gravità delle situazioni locali nascondendole sotto le medie nazionali.
E che dire del centrosinistra che non ha mai governato in Regione?
“Penso che al centrosinistra sta bene a tutti perdere per continuare a gestire il lato B del potere nel Veneto” conclude l’autore nel capitolo dedicato al “grande incantatore” Massimo Cacciari. Argomento che precede quello del rapporto della Chiesa e della Magistratura in questa nostra regione.
Infine parleremo della gente veneta, del modo di “ pensare in veneto”: Veneto “lavora e tasi” o Veneto “ lavora e parla par gnente? “
Alla luce anche della chiusura del Tribunale di Bassano accorpato a quello di Vicenza, ripercorreremo anche la conflittualità tra i veneti, tra bassanesi e vicentini. “Se uno dice che Bassano del Grappa è in provincia di Vicenza non ha capito niente: a Bassano non sanno che farsene di Vicenza”, scrive Mazzaro.
Ma questa conflittualità e voglia di indipendenza è una marcia in più o è un freno che incombe per un cambiamento futuro del Veneto?
Infine una riflessione sulla fisicità del territorio, sul paesaggio della nostra regione.
Il Veneto conserva grandi risorse ma è disarticolato, un territorio bellissimo e vario che si sta consumando da tempo, sottolineato e reso acuto in una intervista al grande poeta veneto Andrea Zanzotto che già nel 1978 dichiarava “siamo passati dai campi di sterminio allo sterminio dei campi.”

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