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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Qui Cassola, a voi mondo
Dall’11 marzo al 1 aprile a San Giuseppe di Cassola la rassegna “Mondovisioni” della rivista Internazionale. Quattro proiezioni di altrettanti docufilm sui fronti caldi del mondo
Pubblicato il 08-03-2025
Visto 2.752 volte
È vero: domenica scorsa 2 marzo, grazie alla Qascom, Cassola è andata sulla Luna.
Ma c’è anche un pianeta Terra che reclama attenzione, nel senso di un mondo tutto da scoprire al di là della cosiddetta “narrazione mainstream”.
È il mondo delle zone di crisi (bellica, economica e politica) che si nasconde dietro le quinte delle informazioni di facciata ma che grazie a reporter e a filmmaker coraggiosi può far emergere alcuni lineamenti del suo vero volto.

Fermo-immagine del trailer di “Democracy Noir”, docufilm sulla resistenza al governo nazionalista di Orbán in Ungheria
Dall’11 marzo all’1 aprile (e non è un Pesce) la sala cinema del centro parrocchiale di San Giuseppe di Cassola ospiterà la rassegna “Mondovisioni” con quattro proiezioni di altrettanti docufilm dedicati ai fronti caldi del mondo e curati dalla rivista Internazionale assieme a Cine Agenzia.
Si tratta di quattro dei sei docufilm inseriti nell’ultima edizione della ormai nota e apprezzata rassegna, sempre fedele alla linea editoriale della rivista e incentrata su alcune delle questioni più urgenti di oggi: diritti, informazione e geopolitica.
Si parte martedì 11 marzo con “I shall not hate”. Il documentario narra la drammatica vicenda del dottor Izzeldin Abuelaish, primo medico palestinese a lavorare in un ospedale israeliano. La tragica morte di tre figlie, causata da un bombardamento israeliano, non mette a repentaglio la sua etica improntata al perdono e alla riconciliazione ma anzi, contro ogni logica e aspettativa, il medico trasforma la tragedia in una campagna globale per sradicare l’odio e diffondere un autentico messaggio di giustizia e di pace.
Si prosegue martedì 18 marzo con “Democracy Noir”, l’amara storia di tre attiviste nell’Ungheria di Viktor Orbán che si battono per difendere la democrazia e la libertà. “Farming the revolution” è il titolo del terzo appuntamento previsto per martedì 25 marzo. Il documentario, attraverso Gurbaz Sangha, giovane agricoltore del Punjab, racconta la lotta di oltre mezzo milione di uomini e donne indiani uniti dall’obiettivo comune di opporsi alle nuove leggi sull’agricoltura del governo di Narendra Modi.
Si chiude il 1 aprile con “Of caravan and the Dogs”, girato nel periodo a cavallo dello scoppio della guerra in Ucraina. Il documentario narra i retroscena della politica russa, attraverso la voce degli oppositori di Putin.
“Per il Comune di Cassola è un bellissimo traguardo - sottolinea la consigliera con delega alla cultura Cristina Lunardon -. Siamo i primi, infatti, ad ospitare nel Bassanese questo ciclo di proiezioni che ci porterà in Ungheria, attraverso il racconto della resistenza al governo nazionalista di Orbán, in India, durante la grande protesta degli agricoltori, in Palestina per scoprire la straordinaria e tragica storia del dottor Izzeldin Abuelaish e in Russia per conoscere attivisti e giornalisti oppositori di Putin e della guerra in Ucraina.”
“Queste storie - prosegue Lunardon - continuano a raccontarci come siamo tutti interconnessi e a ricordarci che non ci si può più disinteressare di quanto accade nel mondo.”
L'iniziativa è stata portata avanti in collaborazione con l'Unità pastorale di San Giuseppe e San Zeno, che ha messo a disposizione la sala per le quattro proiezioni, ciascuna con inizio alle 20.45. L'accesso è libero, sino ad esaurimento dei posti disponibili.
E buon mondo a tutti.
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