Connessioni contemporanee
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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Pubblicato il 14-09-2012
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Il ministro della Giustizia Paola Severissimo non si schioda di un millimetro dalla sua posizione.
E riesce nella mirabile impresa di rovesciare i termini dello spreco di denaro pubblico risultante dalla chiusura del Tribunale di Bassano del Grappa, ovvero dall'azzeramento della nuova e ormai quasi completata Cittadella della Giustizia: uno scatolone costato 12 milioni di euro messi a disposizione dallo stesso Ministero della Giustizia attingendo ai fondi del Risparmio Postale, e costruito quindi col sudore dei piccoli risparmiatori italiani.
Lo ha detto a chiare lettere nell'audizione di ieri alla Commissione Giustizia della Camera: la costruzione del nuovo tempio della giustizia bassanese - assieme a quelli di Chiavari e di Tolmezzo - ha comportato un inutile dispendio di risorse, perché “i numeri dicevano che era sufficiente il tribunale già esistente”.
La nuova Cittadella della Giustizia di Bassano del Grappa (foto Alessandro Tich - Archivio Bassanonet)
Dunque la colpa non è sua, ma degli sconsiderati governanti che l'hanno preceduta e che hanno consentito di gettare 12 milioni nella spazzatura - per riprendere la nota immagine dell'inserzione a pagamento del Comitato pro-tribunale, pubblicata a tutta pagina sul “Corriere della Sera”.
L'uscita del ministro, che può scandalizzare gli osservatori meno attenti, si inserisce in realtà perfettamente nella logica del governo Monti, impegnato nella “mission” di turare il più possibile le gigantesche falle di bilancio delle finanze pubbliche.
In quest'ottica, i 26 milioni di euro pagati per i nuovi Tribunali di Bassano e di Chiavari sono una cifra enorme sul piano della risonanza locale, ma un bruscolino rispetto allo sconquasso dei conti dello Stato che l'attuale Esecutivo si ripromette di aggiustare e di “razionalizzare” per non perdere credito, e soprattutto la faccia, nei confronti dell'Europa.
Per la Severissimo, il nuovo Tribunale di Bassano del Grappa è semplicemente e solo un numero, ovvero una delle tante voci di bilancio già messe a consuntivo nel grande calderone delle “uscite” da mettere definitivamente in archivio e da compensare con le nuove politiche di entrate, di tagli e di risparmi: e il suo ragionamento, dal punto di vista della linea di governo, non fa una grinza.
Ora la “Cittadella vuota della Giustizia” di via Marinali resta una gigantesca patata bollente che frigge in mano ai bassanesi e circa il suo nuovo, possibile destino - come fa chiaramente intendere l'esponente di governo - sono cavoli nostri.
Che ci volete fare? Il ministro guardasigilli è di Napoli, e riguardo al nuovo palazzo di giustizia di Bassano le calza a pennello il celebre slogan di Sofia Loren nell'altrettanto famoso spot anni '90 del Parmacotto: “Accattatevillo”.
Traduzione: “Prendetevelo”.