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Riuscire a dominare ogni sfumatura della nostra vita, sotto ogni aspetto, sentimentale come professionale ed affettivo. Non è forse ciò che vorremmo tutti? Ebbene, ci sono figure professionali che possono guidarci, o almeno indirizzarci, in un percorso che prevede una radicale messa in discussione degli aspetti più intimi del nostro carattere per rendere possibile il conseguimento di questi obbiettivi.
Figure come Alessandro Carli, "L'allenatore della vita" di esperienza ventennale che ieri sera ha presentato a "La Bassanese" il suo ultimo libro, "E la borsa e la vita!", in un incontro introdotto e moderato da Eugenio Benetazzo, il famoso divulgatore finanziario già ospite del palinsesto culturale della Libreria di Largo Corona d'Italia.
Cosa accomuna un opinionista finanziario ad un Life Coach? Il concetto di "crisi", inteso nel suo significato etimologico di derivazione greca, che sta a significare "scelta, decisione".

Alessandro Carli con Eugenio Benetazzo, presentatore d'eccezione.
"Si sente parlare quotidianamente di 'crisi' in televisione come sulla carta stampata. Ma, a ben vedere, il termine è utilizzato in maniera del tutto inappropriata: - spiega Carli - una situazione di 'crisi', nel nostro vivere quotidiano, può essere una grande opportunità, perchè ci mette di fronte ad un bivio attraverso il quale noi possiamo fare i conti con noi stessi, con gli aspetti più profondi e sinceri del nostro carattere".
Alcune precisazioni sono d'obbligo, per chi pensa che da seminari come quelli tenuti dal Professor Carli si possa uscire con le risposte a tutte le domande che ci affliggono: "Non dò 'formule magiche' per risolvere i problemi che ci troviamo davanti ogni giorno. Al contrario, mi preoccupo di porre le domande giuste. Il mio non è un approccio psichiatrico o psicologico: io studio il modo di porsi del soggetto nei confronti di alcune domande che lui stesso si pone, ma dalle quali sfugge, per giustificarsi o per 'quieto vivere'. In un contesto di questo tipo l'autostima svolge un ruolo fondamentale: in una catena di elementi formata da 'convinzione-potenziale-azione-risultati' è proprio l'autostima il comune denominatore che influenza ogni anello di questa catena".
Meccanismi del genere sono applicabili a tutte le situazioni che ci troviamo ad affrontare, da un impegno di lavoro che ci preoccupa particolarmente ai semplici rapporti interpersonali con le persone della cerchia familiare: "Il titolo del mio libro intende sottolineare un concetto portante dell'intero discorso: perchè dover rinunciare a qualcosa? Perchè accontentarsi? Chi si accontenta spesso si sta autogiustificando per non aver ottenuto di più. Un atteggiamento che non porterà mai al miglioramento dei nostri risultati, in un circolo vizioso che danneggia la nostra autostima".
I sintomi della mancanza di autostima sono riscontrabili in molti dei gesti che meccanicamente ripetiamo nella nostra vita: le dipendenze da alcool o tabacco, o semplicemente la nostra postura nel relazionarci con gli altri, sul posto di lavoro come a casa. Attraverso esercizi pratici basati sui bisogni emozionali più immediati è possibile lavorare su noi stessi in un'ottica di continuo miglioramento: "Non si tratta di stabilire cosa sia universalmente 'giusto' o 'sbagliato', - conclude l'ospite della serata - ma di cosa ognuno di noi ha realmente bisogno per realizzare al 100% le proprie inclinazioni e potenzialità. E per questo bisogna ben distinguere tra 'Etica' e 'Morale': la prima, per me, è un insieme di principi dati dalla Natura ed è ben altra cosa rispetto alla seconda, prodotta dalla cultura propria di ogni sistema sociale. Nella nostra scala di priorità la nostra piena realizzazione deve sempre occupare il primo posto, senza mentire a noi stessi per giustificarci".
La programmazione di incontri culturali prosegue: Venerdì 16 alle 20,45 ospite di turno sarà il Direttore di "Famiglia Cristiana" Don Antonio Sciortino, per parlare di famiglia, rapporti tra Stato e Chiesa...Senza Censura.
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