Connessioni contemporanee
Un dialogo col presente
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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Pubblicato il 16-09-2025
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Il titolo di questo articolo non poteva non rendere omaggio in qualche modo al grande Robert Redford, scomparso oggi all’età di 89 anni, protagonista di tanti film memorabili tra cui Tutti gli uomini del presidente.
Ma quel film parlava dello scandalo Watergate, nel nostro caso parliamo invece di una cosa molto, ma molto più terra terra: la data delle elezioni regionali in Veneto, che a questo punto non potrà che essere fissata a novembre ma che non è stata ancora decisa.
Il presidente Luca Zaia è ormai agli sgoccioli del suo terzo e ultimo mandato consecutivo e sarà lui a firmare il decreto di fissazione della tornata elettorale.
L’intervista al presidente Zaia a margine del punto stampa di oggi a Palazzo Balbi
Come è noto, il governatore aveva auspicato che il voto venisse posticipato a primavera 2026 “per evitare un corto circuito normativo e finanziario” - come ha dichiarato oggi il consigliere regionale della Lega Alberto Villanova - in modo da consentire all’amministrazione regionale di presentare nei tempi dovuti il bilancio di previsione.
Secondo una chiave di lettura più maliziosa, invece, il posticipo alla primavera del voto regionale avrebbe consentito a Zaia di essere ancora in carica il prossimo febbraio, mese delle Olimpiadi di Milano Cortina (uno dei suoi mantra assoluti), con tutto l’enorme bagno di visibilità correlato.
Ma in quanto all’eventuale ruolo politico di Zaia in occasione dell’appuntamento olimpico, egregi lettori, la nostra sfera di cristallo non esclude novità clamorose.
Staremo a sciare. Pardon, a vedere.
Nel frattempo, lo scorso 8 settembre la giunta regionale ha approvato il disegno di legge per autorizzare l’esercizio provvisorio del bilancio di previsione per l’anno 2026, che è stato trasmesso al consiglio regionale per l’esame con urgenza.
E proprio oggi le opposizioni in consiglio regionale sono intervenute in conferenza stampa per “chiedere al presidente della Regione Luca Zaia di riferire in aula sulla scelta di ricorrere all’esercizio provvisorio, decidendo di far votare i cittadini veneti nell’ultima ‘finestra’ consentita dalla legge”.
Il provvedimento, come ha spiegato la giunta regionale, si è reso necessario in considerazione dei tempi tecnici richiesti dall’insediamento della nuova giunta e del consiglio per la successiva approvazione del bilancio di previsione 2026-2028, difficilmente approvabile entro il 31 dicembre 2025.
Ergo: in extremis, ma si andrà a votare. E l’ultima “finestra” utile per il voto è quella del 23 novembre.
Tutti i rinvii del presidente dovranno tenere conto di questa scadenza da “entro o non oltre”.
Sempre oggi, si è tenuto a Palazzo Balbi a Venezia il consueto punto stampa del martedì di Luca Zaia su temi di interesse vario. Tra i quali, ovviamente, la data delle elezioni.
E a margine del punto stampa è stato come sempre attorniato dai microfoni per una serie di videodichiarazioni trasmesse alle redazioni dall’ufficio stampa della giunta regionale.
In merito alla data del voto, ha dichiarato:
“Se guardiamo al 23 novembre, mancano più di due mesi, per cui adesso deciderò in base anche un po’ a tutti gli eventi e le scadenze che abbiamo. E si andrà poi ovviamente verso la formulazione di un decreto. Diciamo che il problema minore è quello di fissare il voto. Qualcuno vuol far passare l’idea che non si andrà a votare. Si andrà a votare perché gli ultimi giorni utili saranno domenica 23 e lunedì 24 novembre.”
Dal fronte dei cronisti, inevitabile anche una domanda sul nome del candidato governatore del centrodestra, che a due mesi dal voto è ancora in alto mare.
“Non lo dovete chiedere a me perché non mi occupo di questo, nel senso che stanno discutendo a livello nazionale e so che ci sono più Regioni in ballo - ha risposto il governatore -. C’è la Puglia, c’è la partita della Campania, c’è il Veneto e quindi il tavolo del centrodestra discuterà. Immagino che poi, a breve giro di posta, ci diranno chi sarà la persona indicata.”
C’è stato anche chi gli ha fatto notare che il centrosinistra “sta già facendo campagna elettorale da un pezzo”.
Risposta zaiana:
“Beh, è un vantaggio. Garantire un vantaggio così, non dovrebbero lamentarsi.”