Connessioni contemporanee
Un dialogo col presente
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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Pubblicato il 18-09-2025
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Gira e rigira, cammina cammina, abbiamo finalmente la data ufficiale delle prossime elezioni regionali in Veneto. Il fatidico Elec-scion Dei.
Si andrà a votare nell’ultima “finestra” utile per allestire i seggi e cioè domenica 23 e lunedì 24 novembre prossimi.
Da oggi parte dunque il vero e proprio conto alla rovescia: questa mattina il presidente della Regione Veneto Luca Zaia ha infatti firmato il decreto per l’indizione delle elezioni per il rinnovo del consiglio regionale e del presidente della giunta regionale. Il quale, come è ampiamente noto, non sarà più lui.
Luca Zaia mostra il decreto di indizione delle elezioni regionali, appena firmato
“Ho firmato il decreto che fissa la data delle nuove elezioni regionali - dichiara Zaia tramite comunicato stampa -. Si conclude la legislatura e annuncio ufficialmente che si andrà a votare domenica 23 novembre dalle 7 del mattino fino alle 23 e il giorno successivo, lunedì 24 novembre, dalle 7 del mattino alle 15.”
“Per coloro che intendono candidarsi alla carica di consigliere regionale o di presidente, le giornate per presentare le candidature e, quindi, le liste sono il 24 ottobre e il 25 ottobre - aggiunge Zaia -. Auguro a tutti coloro che si candideranno una buona campagna elettorale. Esprimo l’auspicio, inoltre, che sia una campagna di reale, civile e sereno confronto costruttivo, condotto nell’interesse di tutti noi veneti. Spero anche sentitamente che la squadra che sarà chiamata dall’elettorato a guidare questa Regione e ad affrontare i prossimi cinque anni di governo sia una squadra che possa portare ancora più in alto il nostro Veneto.”
“Ringrazio tutti i cittadini - conclude il governatore - invitandoli ad andare a votare.”
Ma può un apparente atto “tecnico” come quello della firma del decreto elettorale essere esente da reazioni in campo politico? Certo che no.
Dal fronte dell’attuale maggioranza regionale, ad esempio, il consigliere di Fratelli d’Italia Joe Formaggio interviene - proprio lui - in modalità “Avanti Popolo”.
“Sarà il popolo a scegliere da chi farsi rappresentare e quale futuro dare alla nostra terra - sottolinea Formaggio in una nota -. Il voto arriva in un momento decisivo per il Veneto, abbiamo davanti sfide cruciali, dalla sanità alla sicurezza, dal lavoro alle infrastrutture e serve un governo regionale saldo, capace di rispondere ai problemi reali dei cittadini, senza tentennamenti né ideologie.”
“Fratelli d’Italia - conclude Formaggio - sarà in campo con la determinazione di sempre: vicini alla gente, difensori delle nostre comunità e garanti di una visione chiara. Il Veneto deve camminare in coerenza con il Governo Meloni, che sta restituendo dignità e orgoglio all’Italia. Il 23 e 24 novembre p.v., sarà il momento di scrivere una nuova pagina di libertà e buon governo per la nostra Regione.”
Di tutt’altro pensiero, ovviamente, è il consigliere regionale di AVS - Alleanza Verdi e Sinistra Andrea Zanoni che in un comunicato stampa commenta: “Addio a Zaia, il 23 novembre finisce l’era dell’attacco alla natura in Veneto”.
Legge sulle case panoramiche in alta montagna, il Piano Casa “che ha incentivato il consumo di suolo a livelli record”, le “tante leggi sulla caccia che hanno consentito ai cacciatori di agire a briglia sciolta”, il Piano Faunistico “che ha ridotto le aree protette” e naturalmente “le grandi opere, come la Pedemontana, che ha cancellato 850 ettari di fertili terreni agricoli”.
Sono solo alcuni dei provvedimenti legislativi citati da Zanoni, che arriva a dichiarare quanto segue:
“Per me e per milioni di cittadini, Zaia sarà ricordato come l’'Attila della natura'.”
“Chi ama il Veneto non ne sentirà la mancanza, ma proverà un senso di sollievo - conclude Andrea Zanoni -. Il 23 novembre sarà la data che darà l’opportunità per voltare pagina e costruire un futuro diverso, dove la tutela dell'ambiente e la salute dei cittadini siano finalmente al centro dell'azione politica.”
“Data voto Veneto: da Luca Zaia più che una decisione una resa” è invece il titolo di un comunicato trasmesso in redazione da Vanessa Camani, capogruppo del Partito Democratico in consiglio regionale.
“Apprendiamo da un video social che Luca Zaia avrebbe firmato il decreto di indizione delle elezioni regionali in Veneto - afferma l’esponente dem -. In attesa di vederne la pubblicazione sul Bollettino Ufficiale, esprimiamo soddisfazione: finalmente sappiamo quando si vota e quando si chiude l’era Zaia.”
“Dispiace - aggiunge - che anche l’ultima puntata di questa storia sia triste. Invece di scegliere, con coraggio, la data migliore per il Veneto, e cioè la prima possibile, ha scelto l’ultima possibile, quella migliore per se stesso, annunciandolo solo dopo che lo avevano fatto già tutti gli altri. Non una decisione, insomma, ma una resa.”
“Il Veneto merita molto di più - incalza Camani -. Meritano rispetto i veneti che lavorano e creano lavoro, che saranno costretti a fare i conti con l’incertezza che l’esercizio provvisorio comporterà alla gestione del bilancio regionale, e meritano attenzione i bisogni delle persone, a partire da quelli più fragili, che anche in questi cinque anni hanno visto ridurre i servizi per la loro cura. Finalmente finisce la stagione che ha reso il Veneto più debole, e si può aprire un tempo nuovo.”
Insomma: non sentite l’aria agreste, gli animali della fattoria, il profumo delle messi?
Siamo già in piena campagna.