Pubblicità

Connessioni Contemporanee

Pubblicità

Connessioni Contemporanee

Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it

Cronaca

La Camorra nel Veneto e il "contabile" bassanese

Scalpore per l'arresto di un consulente di Bassano, ritenuto dagli inquirenti il “commercialista” di un'organizzazione legata al clan dei Casalesi che ha strozzato, con usura e minacce, un centinaio di imprese in difficoltà

Pubblicato il 15-04-2011
Visto 7.709 volte

Pubblicità

Connessioni Contemporanee

Ha suscitato grande scalpore in città l'arresto di Ivano Corradin, consulente tributario bassanese, residente a Marostica, finito in manette nella maxi-operazione dei carabinieri di Vicenza e della Direzione Investigativa Antimafia di Padova che ha sgominato un'organizzazione legata al clan camorrista dei Casalesi.
L'organizzazione, secondo le indagini coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Venezia, si era infiltrata nel Nord Italia e soprattutto nel Veneto per condurre una fiorente attività criminale ai danni di imprenditori in difficoltà economica.
Arrestate in tutto 25 persone, accusate a vario titolo di associazione per delinquere di stampo mafioso, usura, estorsione, minacce ed esercizio abusivo dell’attività di intermediazione finanziaria. Le vittime degli strozzini sarebbero state oltre un centinaio: tutti imprenditori con l'acqua alla gola a causa di debiti e problemi finanziari.

Il consulente tributario Ivano Corradin, uno dei 25 arrestati dell'operazione antimafia dei Carabinieri di Vicenza e della DIA di Padova

L'organizzazione operava in Veneto attraverso la “Aspide”, società di Selvazzano Dentro (Pd) che dietro la facciata ufficiale di ditta di vigilanza agiva in realtà, abusivamente, nel settore del recupero crediti.
Il clan erogava crediti ai malcapitati a tassi fortemente usurari, fino al 180%, pretendendo la restituzione dei soldi con le minacce e la paura: chi ritardava nei pagamenti veniva minacciato con le armi o brutalmente picchiato. In due occasioni, per estorcere le somme richieste, si è arrivati persino al sequestro di persona. Le vittime, ridotte sul lastrico dal vortice di soldi dovuti agli aguzzini e in crisi definitiva di liquidità, arrivavano anche a cedere ai loro estorsori titoli e intere quote aziendali.
Una florida attività criminosa che avrebbe illecitamente fruttato al clan non meno di 4 milioni di euro e nella quale un ruolo di primo piano, secondo gli investigatori, sarebbe stato svolto proprio dal Corradin. Il consulente bassanese, incensurato, è ritenuto infatti dagli inquirenti il “commercialista” della gang.
Il Corradin, secondo le accuse a suo carico, sarebbe stato il presunto “contabile” delle attività della banda, gestendo in particolare le operazioni di passaggio di beni mobili e immobili e talvolta dell'intera proprietà delle aziende strozzate agli usurai legati al clan dei Casalesi, assumendo più volte anche il ruolo di amministratore pro-tempore delle società sul lastrico prima del passaggio di proprietà.
Gli inquirenti ritengono che il professionista bassanese abbia svolto anche l'incarico di informatore, segnalando all'organizzazione le imprese del territorio che versavano in situazioni di particolare difficoltà. Si tratta di accuse molto gravi: l'arrestato, assistito dall'avv. Rudy Cortese, potrà chiarire il suo presunto ruolo nell'interrogatorio previsto nei prossimi giorni.
Il clamoroso esito dell'inchiesta getta un'inedita luce sulla presenza nel nostro territorio - per molti fino a ieri impensabile - di infiltrazioni di stampo camorristico.
“Di casa nostra” è anche l'origine del filone veneto dell'indagine, scattato alcuni mesi fa da una segnalazione di una pattuglia dei Carabinieri che aveva notato una concitata discussione tra un imprenditore edile del Bassanese - poi risultato una delle vittime dell'organizzazione - e due individui con accento del sud, di seguito identificati come due casertani tramite i quali gli inquirenti sono riusciti a risalire all'“Aspide” di Selvazzano.
L'operazione dei Carabinieri di Vicenza e della DIA di Padova, che non esclude ulteriori sviluppi, ha scoperchiato un drammatico sottobosco di illegalità che lucra sull'insolvenza e sui problemi delle imprese, mettendo in mostra la faccia violenta della crisi economica.

Pubblicità

Connessioni Contemporanee

Più visti

1

Politica

29-08-2025

Fuga di Gaz

Visto 10.585 volte

2

Attualità

29-08-2025

Syncro System: l’eccellenza negli allestimenti per furgoni

Visto 9.584 volte

3

Attualità

28-08-2025

Codice Rosà

Visto 9.388 volte

4

Attualità

28-08-2025

Gli sphigati

Visto 9.370 volte

5

Politica

01-09-2025

Che cinema

Visto 7.606 volte

6

Attualità

01-09-2025

Dirty Dancing

Visto 6.972 volte

7

Imprese

28-08-2025

Oro, ma non benon

Visto 6.080 volte

8

Attualità

02-09-2025

Circo scritto

Visto 4.430 volte

9

Attualità

02-09-2025

NY. È tutto qui

Visto 4.411 volte

10

Politica

02-09-2025

Raggio taser

Visto 4.061 volte

1

Attualità

06-08-2025

Gran Dinale

Visto 18.320 volte

2

Politica

11-08-2025

Castellexit

Visto 17.304 volte

3

Attualità

07-08-2025

L’Ultimo Imperatore

Visto 16.556 volte

4

Attualità

08-08-2025

Pieve del 5Grappa

Visto 15.170 volte

5

Politica

18-08-2025

Scuola di polizzia

Visto 13.884 volte

6

Cronaca

06-08-2025

Attenzione: fragile

Visto 13.644 volte

7

Attualità

13-08-2025

Casino Municipale

Visto 11.745 volte

8

Attualità

22-08-2025

Odore di rivolta

Visto 11.543 volte

9

Attualità

07-08-2025

Via col veto

Visto 11.403 volte

10

Attualità

06-08-2025

Applausi a cena aperta

Visto 11.346 volte

Connessioni contemporanee
Un dialogo col presente

4-11-18 Settembre 2025

3 appuntamenti in sala Martinovich a Bassano per parlare di Serie TV, Intelligenza Artificiale e dinamiche giovanili