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Bye bye, Ato
Dal 1 aprile gli “Ambiti territoriali ottimali” per la gestione dell'acqua e dei rifiuti saranno sciolti e commissariati per l'ordinaria amministrazione. Tra gli otto enti aboliti nel Veneto c'è anche Ato Brenta
Pubblicato il 29-03-2011
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Una legge nazionale lo ha previsto, il governatore veneto Luca Zaia lo aveva già annunciato, noi lo avevamo già scritto e ora il provvedimento diventa esecutivo.
Gli Aato, enti di gestione degli Ambiti territoriali ottimali per la gestione dell’acqua e dei rifiuti - competenti per la determinazione delle tariffe, per la gestione degli impianti e per il controllo dell'ente gestore dei servizi - avranno dal 1 aprile un commissario che gestirà l’ordinaria amministrazione.
E’ quanto ha deciso la Giunta regionale del Veneto con una delibera adottata su proposta dell’assessore all’Ambiente Maurizio Conte, nell’imminenza della data prevista dal legislatore nazionale come termine per lo scioglimento di questi enti (31 marzo) senza che sia stata deciso come ridistribuire le competenze attualmente esercitate dagli Aato.
Tra le competenze degli Aato in fase di scioglimento, la gestione del ciclo idrico integrato
Gli Ambiti territoriali ottimali del Veneto, interessati dal provvedimento di abolizione, sono in tutto otto: tra questi c'è anche Ato Brenta, l'ente con sede a Cittadella la cui competenza riguarda anche i Comuni del comprensorio bassanese.
L'azzeramento degli otto enti è conseguenza della legge finanziaria 2010 che ha previsto lo scioglimento delle Autorità di ambito territoriale ottimale per la gestione del servizio idrico integrato e di quelle per la gestione dei rifiuti e ha imposto alle Regioni di riallocare le funzioni entro il termine del 31 marzo, pena la nullità di ogni atto compiuto dalle Autorità dopo il termine.
La Giunta regionale già a febbraio ha adottato due disegni di legge per trasferire le funzioni esercitate delle Aato ad altri soggetti. “Il ddl sulla gestione dei rifiuti - spiega l’assessore Conte - approvato dalla Giunta e ora all’esame del Consiglio, prevede che le Ato soppresse siano sostituite da bacini di utenza provinciali e che le funzioni amministrative delle Autorità d’ambito siano attribuite alle Province, che già hanno competenze sulla localizzazione degli impianti e sulle relative risorse finanziarie”.
“Il ddl riguardante la gestione del servizio idrico integrato - prosegue l’assessore all’Ambiente - prevede un’unica autorità che coordini il lavoro di otto Consigli di bacino che gestiranno otto “sub-ambiti” corrispondenti agli ambiti territoriali ottimali attuali e ai bacini idrografici, con compito di gestione e di pianificazione. Le funzioni amministrative, di gestione, di pianificazione e di controllo degli ambiti ottimali saranno esercitate dai Consigli di bacino, dove saranno rappresentati i Comuni”.
La delibera approvata stamani dalla Giunta regionale prevede che - in attesa che il Consiglio regionale esamini e approvi con tutte le modifiche che riterrà opportune i disegni di legge proposti dalla Giunta - l’ordinaria amministrazione venga gestita attraverso Commissari regionali individuati nella persona dei presidenti di ciascuna Aato.
“E’ una scelta - spiega l’assessore Maurizio Conte - necessaria per assicurare la regolare erogazione del servizio idrico integrato e la gestione del ciclo dei rifiuti con l’adozione di atti amministrativi che non possono più essere compiuti dalle Autorità nel caso non venisse approvato il preannunciato l’ulteriore decreto di proroga del termine dell’attività delle Aato attualmente prevista al 31 marzo”.
Le funzioni dei commissari si limiteranno all’ordinaria amministrazione e non avranno costi a carico dell’amministrazione regionale.
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