Connessioni contemporanee
Un dialogo col presente
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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Pubblicato il 30-10-2010
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“Le professioni intellettuali oggi rappresentano una spinta all’economia, la professione notarile ha un impatto molto forte e credo che si debba ripensare l’accesso a questo lavoro, anche limitatamente ai professionisti legati ad un territorio, o penso che l’esame debba essere regionalizzato, ciò permetterebbe infatti una maggior trasparenza”.
A dichiararlo, all’indomani della vicenda del concorso per notai sospeso a Roma per disordini dovuti a presunte irregolarità, è Elena Donazzan, assessore regionale all’Istruzione, Formazione e Lavoro, che aggiunge: “Martedì mattina chiamerò il Ministro della Giustizia Angelino Alfano per chiedergli la massima attenzione nella verifica di quanto accaduto in occasione dell’esame per accedere alla professione notarile, che pare essere stato oggetto di gravissime irregolarità”.
“Ho ricevuto già due segnalazioni - precisa Donazzan - di avvocatesse vicentine che, come i loro colleghi, dopo una seria preparazione e con il dovuto atteggiamento di rispetto nei confronti di un esame così importante, si sono sentite offese da un “sistema” che mi auguravo fosse più leggenda metropolitana che realtà”.
L'assessore regionale Elena Donazzan: "L'Italia ha il bisogno di ricostruire un'immagine di rigore e di serietà nei confronti dei propri cittadini"
“L’Italia - sottolinea l’assessore regionale - ha bisogno di ricostruire un’immagine di rigore e serietà nei confronti dei propri cittadini ai quali, in primis come rappresentanti delle istituzioni, dobbiamo rendere conto. E’ un’immagine, quella di una “Italietta del sotterfugio e delle fregature”, che non possiamo accettare, né vogliamo arrenderci ai soliti sistemi che spesso non premiano il merito”.
“Sono offesi- prosegue l’assessore regionale- gli avvocati di Palermo come quelli di Vicenza, e a tutti dobbiamo una risposta immediata”.
“Come assessore al Lavoro di questa Regione- conclude Donazzan- mi farò parte diligente perché i miei giovani professionisti abbiano opportunità di vita che rendano giustizia al merito, alle competenze e alle legittime ambizioni”.