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"Il referendum contro la privatizzazione dell'acqua? Un successo pazzesco"

Elisa Cavalli (PD): "Spero che i cittadini accorsi numerosi ai banchetti di raccolta firme siano altrettanto numerosi al momento del voto referendario"

Pubblicato il 07-07-2010
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“La raccolta firme per indire il referendum contro la privatizzazione dell'acqua pubblica sta avendo un successo pazzesco!"- il PD di Bassano commenta testualmente così i risultati (non ancora confermati) che in queste ore stanno arrivando da tutta Italia, ma soprattutto dalla provincia di Vicenza e da Bassano.
Si parla di 18.000 firme raccolte in provincia e ben 3000 raccolte nella sola Bassano del Grappa.
“L’impegno del PD su questo fronte - informa un comunicato del Partito Democratico - parte da lontano. Ricordiamo che già dal finire del 2009, i consiglieri regionali del PD, unitamente ad altre forze politiche, presentarono una risoluzione con la quale si richiedeva al Presidente Galan di ricorrere per chiedere l’incostituzionalità dell’articolo di legge n. 135 approvato dal Parlamento italiano il 18 novembre 2009 con voto di fiducia al Governo. Se non si dovesse intervenire, a conseguenza di ciò, sarebbe permessa la privatizzazione dei servizi pubblici. In contrasto con le norme comunitarie, infatti, si andrebbe incontro all’espropriazione della gestione dell’acqua (e dei rifiuti) da parte dei consigli comunali e dei Sindaci, come avviene ora. Si aprirebbe uno scenario che non esitiamo a definire angoscioso, nel quale l’interesse di pochi (i privati, anche multinazionali) potrebbero realizzare guadagni enormi, a spese di tutti i cittadini, che vedrebbero inevitabilmente aumentare le bollette.”

Il consigliere comunale bassanese del PD Elisa Cavalli

“Già ora, negli ultimi anni - afferma ancora la nota del PD - abbiamo assistito ad un aumento del prezzo dell’acqua, mediamente del 68 %, tre volte tanto l’inflazione. Un altro dato preoccupante è l’aumento dello spreco d’acqua, già significativo negli anni scorsi: recentemente esso è aumentato del 22 %. L’acqua, come bene universale, deve essere a disposizione di tutti, e la sua gestione deve essere necessariamente pubblica. Va promossa, al contrario, una battaglia culturale volta alla tutela e al risparmio delle risorse idriche. L'impegno di tutte le associazioni coinvolte e del Partito Democratico è stato totale e i cittadini hanno capito l'importanza di questa mobilitazione".
Mobilitazione che ricordiamo essere cominciata a Bassano, non solo con l'avvio della raccolta firme, ma in primis con la mozione contro la privatizzazione dell'acqua pubblica che vedeva come prima firmataria e proponente la consigliera comunale del PD Elisa Cavalli, e che è stata approvata in Consiglio Comunale con i soli voti contrari della Lega Nord e del PDL.
"Spero di cuore - dichiara la consigliera Cavalli- che i cittadini che in questi giorni sono accorsi numerosi ed entusiasti ai banchetti, siano altrettanto numerosi al momento del voto referendario. La nostra battaglia non finisce con la raccolta firme. Bisogna mobilitare altra gente e dobbiamo raggiungere il quorum. Prima di tutto perché non vogliamo che in Italia si ripeta l'esperimento disastroso che si è verificato in molti Paesi europei, come la Francia, dove l'acqua è stata privatizzata, e adesso molti Comuni ne stanno riacquisendo la gestione andando contro le direttive governative; e secondo perchè se neanche questo referendum dovesse essere valido, vorrebbe dire che come cittadini non abbiamo più potere di imporre al Governo le nostre scelte sulla gestione dei diritti e dei beni fondamentali per la nostra vita e il nostro benessere. Sarebbe un segnale grave!”
“I democratici - conclude Elisa Cavalli - ritengono questa una battaglia di civiltà, degna di una democrazia matura, da combattere con entusiasmo a fianco di tutti coloro che condividono un semplice ma grandissimo principio: i servizi pubblici universali devono essere pubblici, e tolti dalla logica del profitto.

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