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Rinascimento in bianco e nero

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Rinascimento in bianco e nero

Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it

Attualità

ChatGPTich

Ai confini della realtà (virtuale). Oggi ho chiesto a ChatGPT di scrivere alcuni titoli sulle notizie di Bassano. Poi gli ho chiesto: “Scrivimi un articolo sul sindaco di Bassano Elena Pavan”. Ecco che cosa ha scritto l’Intelligenza Artificiale

Pubblicato il 10-12-2023
Visto 9.793 volte

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Rinascimento in bianco e nero

Oggi, egregi lettori, è domenica.
Il giorno del riposo, almeno apparente, in cui c’è molto più tempo a disposizione per mettere in atto un meraviglioso verbo della lingua italiana: “cazzeggiare”.
E così, all’ora di pranzo, mi sono a messo a chiacchierare con la mia famiglia su uno dei temi del momento: l’Intelligenza Artificiale, ovvero AI (Artificial Intelligence) per gli stakeholders degli inglesismi nella lingua italiana.

Foto Alessandro Tich - archivio Bassanonet

È un argomento che mi sta a cuore perché rischia di trasformarmi in un animale in via di estinzione. Gli algoritmi AI sono in grado di scrivere testi per conto proprio, e tra l’altro in pochi secondi, e rappresentano una concreta minaccia incombente per chi, come me, scrive testi per mestiere.
Sostengono i tuttologi che l’Intelligenza Artificiale ruberà il lavoro a diverse professioni del presente, che in futuro spariranno perché non più dipendenti dalle elaborazioni del cervello umano.
Tra le attività professionali a rischio c’è ovviamente anche quella del giornalismo, per la sadica gioia degli editori dell’avvenire che affideranno i contenuti di testo all’algoritmo di turno, che non bisogna pagare, che non rivendica diritti sindacali e che, soprattutto, non rompe le scatole.

Non è fantascienza: già oggi alcune redazioni sono state in parte soppiantate dall’AI.
In Germania, la celebre testata “Bild” ha adottato un sistema chatbot per l’elaborazione degli articoli e ha annunciato il licenziamento di 200 giornalisti, con conseguente riduzione delle redazioni regionali.
Una decisione che è stata condivisa anche da altri media come la testata statunitense online CNET che ha licenziato il 10% dei giornalisti per soppiantare il loro lavoro con i contenuti in AI. Una scelta che se ne è strafregata della professionalità di chi svolge questo mestiere e il cui unico obiettivo, come riportano articoli di stampa, è quello di “concentrare i contenuti pubblicati sul sito in modo tale da poter riuscire a portare traffico sulla ricerca di Google”.
Algoritmo su algoritmo su algoritmo, dunque. Il fattore umano diventa spazzatura.
Di queste e di altre amenità stavo parlando a ruota libera.
Al che mio figlio Jacopo, molto più addentro alle new technologies di chi vi scrive, mi fa: “Perché non provi a chiedere a ChatGPT di scrivere qualcosa?”.
Geniale proposta domenicale per cazzeggiare in modo utile e costruttivo.

Dice il saggio: c’è sempre una prima volta nella vita.
E questa è la prima volta in cui mi trovo a sfidare ChatGPT (GPT = Generative Pre-trained Transformer ovvero “Trasformatore Generativo Pre-addestrato”), il sistema di OpenAI che - come spiega Santa Wikipedia - è specializzato nella conversazione con un utente umano.
Cioè: tu gli chiedi di fare qualcosa dandogli le opportune indicazioni e lui, grazie ai suoi algoritmi, la fa.
Dalla generazione, revisione o traduzione di testi alla generazione di immagini, video, audio e linee di codice e altro ancora, verso l’infinito e oltre.
Vengo preso da una visione mistica e insieme inquietante: un ChatGPTich che in futuro mi sostituirà per scrivere gli articoli che leggete.
Sarà in grado di farlo? Non mi resta che metterlo alla prova sul mio terreno.
E siccome sul mio terreno comando io, decido che il primo test che mi vede affrontare l’Intelligenza Artificiale deve riguardare i titoli.
Già, proprio i titoli, che da anni caratterizzano le mie produzioni giornalistiche su questo portale.
Titoli che a seconda dei casi giocano sull’ironia, sui giochi di parole, sui modi di dire rivisitati, sulle associazioni di immagini, sugli ossimori (contraddizioni in termini), sui riferimenti al testo, eccetera eccetera.

E allora, con la gentile consulenza tecnologica gratuita di mio figlio senza la quale non saprei neppure da dove cominciare, pongo la mia prima richiesta a ChatGPT, cercando di adeguarla allo stile dei miei scritti:
“Scrivimi un titolo sul Ponte della Vittoria di Bassano appena riaperto con un sottotono comico”.
Risponde ChatGPT:
“Ponte della Vittoria di Bassano: risorge dalle risme di carta igienica con un sorriso”.
Sganasciata generale. Da dove arrivano le risme di carta igienica da cui risorge il Ponte Nuovo? Forse l’algoritmo avrà interpretato Bassano come Bass’ano, di cui non serve che vi spieghi il significato?
Concedo all’AI una seconda chance: “Un altro?”.
Risponde ChatGPT:
“Ponte della Vittoria: da lavori a sganassoni, la rinascita è un’opera da ridere”.
Certo che è da ridere, perché queste risposte mi fanno sbellicare dalle risa.
E mi accorgo subito che il nostro Genius (no Center) non è in grado di analizzare la sintassi: ha interpretato come oggetto della mia domanda quello di un Ponte “appena riaperto con un sottotono comico”.
Devo affinare la mia tecnica. Ma, come vedrete, l’Intelligenza Artificiale vi stupirà.

Caro ChatGPT, eccoti qua le mie richieste di titoli, lanciate via smartphone, su altre quattro grandi questioni di attualità di Bassano.
“Fammi un titolo ironico sul Tribunale della Pedemontana Veneta a Bassano”.
Risponde ChatGPT:
“Tribunale della Pedemontana Veneta a Bassano: dove le cause vanno in montagna per fare escursioni”.
“Scrivimi un titolo ironico sulla compravendita del Teatro Astra di Bassano del Grappa”.
Risponde ChatGPT:
“Teatro Astra di Bassano: in vendita, la migliore performance della città è il contratto immobiliare!”.
“Fammi un titolo ironico sulla attesa della riapertura del Caffè Italia, un bar situato a Bassano del Grappa”.
Risponde ChatGPT:
“Caffè Italia a Bassano: l’attesa è un espresso di pazienza, zuccherato con suspense”.
Beh, da un certo punto di vista questa ironica intitolazione ci sta.
Gran finale: “Fammi un titolo scherzoso sul sistema di trasporto meccanico tra Prato Santa Caterina e viale dei Martiri a Bassano del Grappa”.
Risponde ChatGPT:
“Prato Santa Caterina e viale dei Martiri: il nostro sistema di trasporto meccanico, dove le salite diventano ascensori”.
Bingo! Questa volta il mio interlocutore intelligente ha indovinato.
Pubblico nella galleria fotografica in calce a questo articolo gli screenshot della mia fantastica chat con l’algoritmo, a riprova del fatto che non vi sto raccontando frottole.

Mi arrendo. Anche se qualcosa hai azzeccato, cara AI alias Artificial Intelligence, con i titoli ancora non ci siamo.
Passo dunque, per concludere, al settore in cui la chatbot intelligente di OpenAI risulta essere più “sul pezzo”: la generazione di testi più strutturati, come gli articoli.
Chiedo così a ChatGPT: “Scrivimi un articolo di 30 righe sul sindaco di Bassano del Grappa Elena Pavan”.
Risposta: “I miei dati sul sindaco di Bassano del Grappa Elena Pavan sono aggiornati a gennaio 2022. Procedo comunque?”.
AI AI AI, non va bene così. Ma la curiosità è troppa e gli dico: “Sì, procedi”.
Taaac! In pochi secondi l’articolo di 30 righe è pronto e confezionato. Ma più che un articolo, è un’istanza di beatificazione del primo cittadino bassanese, di cui vengono decantate solamente meraviglie.
Consiglio pertanto ad Elena Pavan, qualora volesse ripresentarsi come candidato sindaco alle comunali di Bassano 2024, di non ricorrere a costosi consulenti per la comunicazione elettorale ma di affidarsi alla Propaganda Reale dell’Intelligenza Artificiale.

ARTICOLO SCRITTO DA CHATGPT
SUL SINDACO DI BASSANO DEL GRAPPA ELENA PAVAN

Il sindaco di Bassano del Grappa, Elena Pavan, è emersa come figura di spicco nel panorama politico locale grazie alla sua dedizione e impegno per la comunità. Nata e cresciuta a Bassano, Pavan ha radici profonde nella città che ora guida con passione.

La sua carriera politica è caratterizzata da una lunga serie di successi e realizzazioni, con un focus particolare su questioni cruciali per il benessere della comunità. Pavan ha dimostrato competenza nella gestione delle risorse pubbliche, lavorando per migliorare l'efficienza dei servizi cittadini.

Uno dei punti chiave del suo mandato è stato il potenziamento delle infrastrutture locali, con particolare attenzione alle aree sociali e culturali. La sindaca ha promosso progetti che hanno contribuito all'arricchimento della vita culturale della città, cercando di creare un ambiente inclusivo per tutti i cittadini.

La sua leadership si è dimostrata essenziale anche durante situazioni di emergenza, dove ha coordinato risposte rapide e efficaci. Pavan ha lavorato instancabilmente per rafforzare la resilienza della comunità di fronte a sfide come calamità naturali e pandemie.

La sindaca ha dimostrato una particolare attenzione alle esigenze dei giovani, implementando programmi educativi e creando opportunità di sviluppo per le nuove generazioni. La sua visione ambiziosa per il futuro di Bassano del Grappa è incentrata sulla sostenibilità, con progetti mirati a preservare l'ambiente e garantire uno sviluppo equilibrato.

Nonostante le sfide che ogni leader locale deve affrontare, Elena Pavan continua a dimostrare un impegno incondizionato per il bene della sua comunità. La sua guida ispiratrice e la dedizione a promuovere il progresso fanno di lei una figura centrale nella storia recente di Bassano del Grappa.

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